Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù

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Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù
in latino Congregatio a SS. Stigmatibus D.N.I.C.
Stimmatini.png
Lo stemma degli Stimmatini.

Istituto di vita consacrata
Congregazione religiosa maschile di diritto pontificio

Altri nomi
Stimmatini
Fondatore don Gaspare Bertoni
Data fondazione 4 novembre 1816
sigla C.S.S.
Titolo superiore
Prima approvazione da Decreto di lode 16 aprile 1855
Approvato da Leone XIII
Data di approvazione 15 settembre del 1890
Scopo meditazione e apostolato.
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Scheda su gcatholic.com
Scheda su catholic-hierarchy.org

La Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo (in latino Congregatio a SS. Stigmatibus D.N.I.C.) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti popolarmente Stimmatini, pospongono al loro nome la sigla C.S.S..

Origini

Il 4 novembre 1816, nella chiesa di San Fermo Maggiore a Verona, fu organizzata una missione popolare. La missione consisteva in tre settimane di predicazione ad opera di un gruppo di sacerdoti, tra cui il giovane don Gaspare Bertoni. La missione riscosse molto successo, e molti che vivevano freddamente la propria fede, cominciarono a vivere più intensamente la vita cristiana. Don Gaspare, che da tempo meditava la fondazione di una comunità religiosa, vedendo le conversioni e il fervore di vita che la missione aveva prodotto, cominciò a pensare ad una congregazione di Missionari Apostolici, che avesse come suo ministero quella dell'evangelizzazione.

Qualche mese dopo la missione di San Fermo, don Gaspare ottenne alcuni locali, con annessa una chiesa dedicata alle stimmate di san Francesco d'Assisi, per iniziare il nuovo istituto religioso, che doveva fare proprie le Regole di sant'Ignazio. I primi membri della nascente comunità vivevano "insieme in povertà e leti­zia", come religiosi, e si dedicavano alla predicazione, alla catechesi ed alle confessioni.

Agli inizi erano solo in tre: don Gaspare, don Giovanni Maria Marani e Paolo Zanolli un giovane laico. Ufficialmente erano insieme per fare scuola ai ragazzi poveri della zona. Un po' alla volta si unirono a loro altri compagni. Erano soprattutto sacerdoti che don Gaspare aveva incontrato nella sua attività di animazione e assistenza agli Oratori Mariani. Questi rapporti di amicizia si erano rinsaldati a causa dell'ostracismo statale nei confronti di questi oratori, infatti il governo del Regno d'Italia aveva stabilito che dovessero essere soppresse "le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali...".

Lentamente la comunità delle Stimmate diventò più numerosa, fino a raggiungere un massimo di diciannove membri. Don Gaspare era la guida della comunità, e ne scrisse le Regole. Quando morì, erano rimasti in pochi: le malattie, le morti e gli abbandoni avevano ridotto la comunità appena a sette preti e quattro fratelli e l'Istituto non era ancora stato approvato.

Il suo primo compagno, don Giovanni Maria Marani, andò a Roma per ottenere l'approvazione, il 16 aprile 1855 con il Decreto di lode nonostante il numero esiguo dei membri: non essendo ancora l'erezione canonica formale, l'Istituto poté evitare la soppressione legale delle congregazioni religiose nel 1866. Il 15 settembre del 1890 l'istituto venne nuovamente approvato dalla Santa Sede: nello stesso anno venne avviata la causa canonica di canonizzazione del Padre Fondatore, conclusa nel 1989 con la proclamazione di san Gaspare Bertoni.

Le attività

Secondo l'idea di san Gaspare, gli Stimmatini devono essere "monaci in casa e apostoli fuori".

In casa gli Stimmatini vivono come dei monaci, cioè in clima di silenzio e di raccoglimento che favorisce la meditazione e lo studio personale. Momenti qualificante della giornata è la Lectio Divina, cioè il leggere e meditare insieme Parola di Dio.

Un orario comune regola i momenti principali della giornata: i momenti di preghiera, i pasti, il lavoro, la distensione e il riposo. A ciascun membro è affidato un compito per il buon andamento della comunità: superiore, economo, bibliotecario, sacrista, ecc. Tutto è messo in comune e tutti i confratelli possono usare i beni della comunità.

Nonostante la dimensione "monastica" interna, san Gaspare Bertoni volle gli Stimmatini come Missionari Apostolici in aiuto dei vescovi. Infatti, questi religiosi si dedicano all'attività di predicazione e di catechesi ovunque li mandino i vescovi e senza rivolgersi a qualche particolare categoria sociale come i giovani, i poveri o i professionisti, ma a chiunque abbia bisogno di conoscere Dio.

Oggi la Congregazione è diffusa nel mondo: i centri maggiori di irradiazione sono in Italia, negli Stati Uniti e in Brasile, e fiorenti missioni sono in Thailandia e nelle Filippine (la missione in Cina fu cancellata dall'instaurazione del comunismo maoista), in Sudafrica, in Costa d'Avorio e in Tanzania, in Cile. È stimmatino il vescovo di Tbilisi in Georgia. Al 31 dicembre 2005, la congregazione contava 96 case e 443 religiosi, 314 dei quali sacerdoti.[1]

Membri illustri

Vescovi viventi appartenenti alla Congregazione

  • Giancarlo Maria Bregantini, C.S.S. (arcivescovo di Campobasso-Boiano).
  • Fernando Antônio Brochini, C.S.S. (vescovo di Jaboticabal).
  • Antônio de Souza, C.S.S. (vescovo emerito di Assis).
  • Antônio Alberto Guimarães Rezende, C.S.S. (vescovo emerito di Caetité).
  • Mauro Montagnoli, C.S.S. (vescovo di Ilhéus).
  • José Alberto Moura, C.S.S. (arcivescovo di Montes Claros).
  • José Geraldo Oliveira do Valle, C.S.S. (vescovo emerito di Guaxupé).
  • Giuseppe Pasotto, C.S.S. (vescovo-amministratore apostolico del Caucaso).
  • João Carlos Seneme, C.S.S. (vescovo ausiliare di Curitiba).
  • Moacyr José Vitti, C.S.S. (arcivescovo di Curitiba).
Note
  1. dati statistici riportati dall'Annuario Pontificio per l'anno 2007, Città del Vaticano, 2007, p. 1477.
  2. Salerno Today 24 gennaio 2017 online
Collegamenti esterni