Cornelio Fabro

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Cornelio Fabro, C.S.S.
Presbitero
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battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 83 anni
Nascita Flumignano Talmassons
24 agosto 1911
Morte Roma
4 maggio 1995
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 1935
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Incarichi ricoperti
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pontificato
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2 anni, 2 mesi e 25 giorni
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Cornelio Fabro (Flumignano Talmassons, 24 agosto 1911; † Roma, 4 maggio 1995) è stato un presbitero, teologo e filosofo italiano. Nacque da Angelo ed Anna Zanello; terzo dei quattro figli. Fu un religioso della Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo (Stimmatini)..

Biografia

Nel1922 entrò come aspirante nel seminario degli stimmatini. Compiuti tutti gli studi inferiori e superiori, nel 1931 si laureò in Filosofia presso la Pontificia Università Lateranense (con il massimo dei voti, la lode e l'assegnazione di un premio speciale). Il titolo della sua tesi di laurea fu: L'oggettività del principio di causa e la critica di D. Hume. Alla Lateranense, Fabro era stato in precedenza allievo del biologo Giuseppe Reverberi. Nel 1935 ricevette l'ordinazione presbiterale, e conseguì (con pieni voti e lode) la licenza in Teologia presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino (Angelicum).

Si dedicò quindi allo studio da una parte delle scienze naturali e biologiche, per le quali sembrava avviarsi alla docenza universitaria, dall'altra, e soprattutto, della filosofia: nel 1938 conseguì il dottorato in Teologia nella Pontificia Università "Angelicum" con la dissertazione teologica La nozione metafisica di partecipazione secondo San Tommaso, che diventa un'opera capitale per la comprensione della Quarta Via e di tutto il pensiero tomista. Nel 1939 è docente straordinario di Metafisica nella Pontificia Università Urbaniana (dal 1941 diventa ordinario).

Gli studi e le pubblicazioni si susseguono a ritmo serrato. Nel 1948 consegue la "libera docenza" di Filosofia teoretica all'Università di Roma la Sapienza, ed è anche nominato professore honoris causa di filosofia nell'Università di Buenos Aires. Continua a insegnare nelle università pontificie, ma dal 1949 ha anche un incarico di Filosofia all'Università di Roma. Nel 1954 diventa straordinario di Filosofia teoretica presso l'Istituto Universitario Pareggiato di Magistero "Maria SS. Assunta" di Roma, e nello stesso anno risulta vincitore della cattedra di Filosofia teoretica presso l'Università di Napoli come secondo ternato.

Nel 1960 è nominato membro della Commissione preparatoria e perito del Concilio Vaticano II.

Nel 1965 è nominato professore ordinario di Filosofia nell'Università di Perugia, e preside della Facoltà di Magistero nell'Università di Perugia. Di qui in avanti è un seguito ininterrotto d'incarichi sia accademici sia culturali e istituzionali del più alto prestigio, nella Chiesa, in Italia e nel mondo. Nonostante il susseguirsi instancabile di studi, di pubblicazioni, d'impegni, e la fama che ne consegue, il padre Fabro continua a vivere modestamente e semplicemente nella parrocchia Basilica di Santa Croce a via Flaminia, retta dai suoi confratelli stimmatini, dedicandosi alla pastorale parrocchiale,anche con i ragazzi dell' oratorio

Il pensiero

Cornelio Fabro s'inscrive, con speciale vigore e originalità, nell'alveo della neoscolastica, o, più precisamente, del neotomismo. Il suo apporto più profondo alla metafisica classica, sulle orme di san Tommaso d'Aquino, è la distinzione reale tra essentia (essenza) e actus essendi (atto d'essere) sulla base del concetto di partecipazione e nel loro rapporto come potenza ed atto.. È questa la leva straordinaria di pensiero che lo porterà a riconoscere con sicurezza le debolezze e le aporie del pensiero moderno, il quale, movendo dall'immanentismo del cogito (penso) cartesiano, sfocia ineluttabilmente nell'ateismo.

Nel saggio Introduzione all'ateismo moderno (Studium, Roma, 1964) egli ha sviluppato un ampio esame del pensiero ateo moderno, trovandone l'origine nel pensiero di Cartesio e con successivi importanti apporti di quello di Spinoza. Secondo Fabro Cartesio pone per primo il principio di immanenza, che sovverte l'ordine circolare tra essere e pensiero, principio che opera costantemente in tutta la filosofia moderna e che comporta in maniera necessaria (se incontestato) la risoluzione del pensiero nell'ateismo e nel nichilismo. In accordo dialettico con questa visione sta Augusto Del Noce per il quale il principio di immanenza comporta necessariamente l'ateismo, ma non può essere ravvisato in Cartesio; per Del Noce quindi l'ateismo caratterizza la filosofia moderna solo problematicamente (e non necessariamente).

Altri pensatori moderni su cui si è esercitata l'acribìa fabriana sono Emanuele Severino e Karl Rahner. Con il teologo gesuita polemizzò per la sua svolta antropologica.

Sul fronte opposto, Fabro ha valorizzato in misura importante il pensiero cristiano, esistenzialista, anti-idealista di Søren Kierkegaard (Copenaghen, 5 maggio 1813 – Copenaghen, 11 novembre 1855), traducendolo direttamente dal danese, con ampi e puntuali commenti. Egli ha contribuito a far conoscere il grande pensatore anche al di fuori dell'ambito strettamente accademico, rettificandone la presentazione che ne aveva fatta, a suo tempo, il filosofo Benedetto Croce. Per Fabro,Kierkegaard si colloca fra razionalismo e fideismo, cioè sulla linea tomistica.

Opere

  • La nozione metafisica di partecipazione secondo S. Tommaso d'Aquino, S.E.I., Torino, 1939;
  • Percezione e pensiero, Vita e Pensiero, Milano, 1941
  • La fenomenologia della percezione, Vita e Pensiero, Milano, 1941
  • Introduzione all'esistenzialismo, Vita e Pensiero, Milano, 1943
  • Problemi dell'esistenzialismo, A.V.E., Roma, 1945
  • Tra Kierkegaard e Marx: per una definizione dell'esistenza, Vallecchi, Firenze, 1952
  • L'assoluto nell'esistenzialismo, Miano-Catania, 1953
  • Dio: introduzione al problema teologico, Studium, Roma, 1953
  • L'anima, Studium, Roma, 1955
  • Dall'essere all'esistente, Morcelliana, Brescia, 1957
  • Breve introduzione al Tomismo, Desclée, Roma, 1960
  • Partecipazione e causalità secondo S. Tommaso D'Aquino, S.E.I., Torino, 1960;
  • Introduzione all'ateismo moderno, Studium, Roma, 1964;
  • L'uomo e il rischio di Dio, Studium, Roma, 1967
  • Esegesi tomistica, Pontificia Università Lateranense, Roma, 1969
  • Tomismo e pensiero moderno, Pontificia Università Lateranense, Roma, 1969
  • Karl Rahner e l'ermeneutica tomistica, Divus Thomas, Piacenza, 1972
  • L'avventura della teologia progressista, Rusconi, Milano, 1974
  • La svolta antropologica di Karl Rahner, Rusconi, Milano, 1974
  • Ludwig Feuerbach: l'essenza del cristianesimo, Japadre, L'Aquila, 1977
  • La preghiera nel pensiero moderno, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 1979
  • La trappola del compromesso storico: da Togliatti a Berlinguer, Logos, Roma, 1979
  • L'inaccettabilità del compromesso storico, Quadrivium, Genova, 1980
  • L'alienazione dell'Occidente: osservazioni sul pensiero di Emanuele Severino, Quadrivium, Genova, 1981
  • Introduzione a San Tommaso, Ares, Milano, 1983
  • Riflessioni sulla libertà, Maggioli, Rimini, 1983
  • L'enigma Rosmini, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1988
  • Le prove dell'esistenza di Dio, La Scuola, Brescia, 1989
  • L'odissea del nichilismo, Guida, Napoli, 1990
  • Per un progetto di filosofia cristiana, D'Auria, Napoli, 1990
  • Gemma Galgani, testimone del soprannaturale, CIPI, Roma s.d.

È in corso la pubblicazione dell' Opera Omnia.

Curò edizioni di opere di Kierkegaard, Hegel, Feuerbach e Marx.

Bibliografia
  • Rosa Guglia, Cornelio Fabro. Profilo biografico, cronologico, tematico da inediti, note di archivio, testimonianze, EDIVI, Segni (RM), 2010, pp. 304.
Voci correlate
Collegamenti esterni