Congregazione delle Scuole di Carità
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Congregazione delle Scuole di Carità | |
in latino Congregatio Scholarum Charitatis | |
![]() | |
Istituto di vita consacrata Congregazione religiosa maschile di diritto pontificio | |
Altri nomi Istituto Cavanis | |
Fondatore |
Antonangelo e Marcantonio Cavanis |
---|---|
Data fondazione | 2 gennaio 1804 |
Luogo fondazione | Venezia |
sigla | C.S.Ch. |
Approvato da | Gregorio XVI |
Data di approvazione | 21 giugno 1836 |
Motto |
Sola in Deo sors (solo in Dio la nostra Speranza) |
Scopo | istruzione e educazione cristiana della gioventù |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale Scheda su gcatholic.com Scheda su catholic-hierarchy.org |
La Congregazione delle Scuole di Carità (in latino Congregatio Scholarum Charitatis), o Istituto Cavanis, è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale pospongono al loro nome la sigla C.S.Ch.[1]
Cenni storici
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La nascita dell'istituto è da inquadrarsi nel contesto storico determinatosi a Venezia dopo la caduta della Repubblica di Venezia e il passaggio del Veneto alla dominazione austriaca (1797), che decretò la chiusura di tutte le scuole gratuite per i fanciulli delle classi popolari.[2]
La congregazione venne fondata dai fratelli Antonangelo e Marcantonio Cavanis: appartenenti a un'antica famiglia patrizia veneziana, per desiderio del padre intrapresero la carriera di segretari e parteciparono alla vita pubblica. Nel 1795 Antonangelo, sostenuto dal fratello, venne ordinato sacerdote: Marcantonio, che aveva sempre affiancato il fratello nell'attività pastorale, fu elevato al sacerdozio solo nel 1806, quando l'istituto era già avviato.[3]
Per la formazione dei giovani, il 2 maggio 1802 i Cavanis crearono presso la chiesa di Sant'Agnese la congregazione mariana e il 2 gennaio 1804 aprirono la loro prima scuola di carità; cresciuto il numero degli alunni, nel 1806 acquistarono il palazzo Da Mosto e vi trasferirono la loro opera; venne anche aperta una tipografia per dare lavoro agli allievi che non avevano intenzione di proseguire gli studi.[2]
L'istituto, detto in origine dei Sacerdoti secolari delle Scuole di carità, venne approvato da Francesco Milesi, patriarca di Venezia, il 16 settembre 1819 e da papa Gregorio XVI con breve del 21 giugno 1836.[2]
Attività e diffusione
I religiosi si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù mediante scuole, collegi e opere di azione cattolica giovanile.[3]
Sono presenti in Italia, Romania, Congo, Filippine e in alcuni paesi dell'America meridionale (Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador);[4] il moderatore supremo dell'istituto, che porta il titolo di Preposito generale, risiede presso la chiesa dei Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros, in via Casilina a Roma.[1]
Al 31 dicembre 2005 la congregazione contava 31 case con 166 religiosi, 90 dei quali sacerdoti.[1]
Note | |
Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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