Papa Gregorio XVI
Gregorio XVI, O.S.B. Cam. Papa | |
---|---|
al secolo Bartolomeo Alberto Mauro Cappellari | |
Hippolyte Delaroche, Ritratto di papa Gregorio XVI (1844), olio su tela; Reggia di Versailles | |
Età alla morte | 80 anni |
Nascita | Belluno 18 settembre 1765 |
Morte | Roma 1º giugno 1846 |
Sepoltura | Città del Vaticano, Basilica di San Pietro |
Professione religiosa | Murano, 1786 |
Ordinazione presbiterale | Murano, 1787 |
Consacrazione vescovile | Basilica di San Pietro in Vaticano, 6 febbraio 1831 dal card. Bartolomeo Pacca |
Creato Cardinale in pectore |
21 marzo 1825 da Leone XII (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
13 marzo 1826 da Leone XII (vedi) |
Cardinale per | 20 anni, 2 mesi e 19 giorni |
Incarichi ricoperti prima dell'elezione |
|
Informazioni sul papato | |
254° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
2 febbraio 1831 Conclave del 1830-1831 |
Consacrazione | 6 febbraio 1831 |
Fine del pontificato |
1º giugno 1846 (per decesso) |
Durata del pontificato |
15 anni, 3 mesi e 27 giorni |
Predecessore | papa Pio VIII |
Successore | papa Pio IX |
Extra | Encicliche Papa Gregorio XVI Anni di pontificato |
Cardinali | 75 creazioni in 26 concistori |
Proclamazioni | Venerabili Beati Santi |
Eventi | Nessun Giubileo indetto |
Collegamenti esterni | |
(EN) Scheda su gcatholic.org (EN) Scheda su catholic-hierarchy.org (EN) Scheda su Salvador Miranda Scheda su santiebeati.it |
Gregorio XVI, al secolo Bartolomeo Alberto Mauro Cappellari (Belluno, 18 settembre 1765; † Roma, 1º giugno 1846) è stato il 254º vescovo di Roma e papa italiano dal 1831 alla morte.
Biografia
Origini e carriera ecclesiastica
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno[1] il 18 settembre 1765; i suoi genitori si erano lì trasferiti da Pesariis, una frazione del comune di Prato Carnico.
In giovane età entrò nell'ordine dei Benedettini camaldolesi nel monastero di san Michele di Murano (Venezia) assumendo il nome religioso di frate Mauro (1783). Diventato sacerdote nel 1787, si distinse rapidamente per i suoi successi negli studi teologici e linguistici. Il suo primo riconoscimento ufficiale avvenne nel 1799, quando pubblicò un lavoro contro i giansenisti e i febroniani italiani, intitolato II Trionfo della Santa Sede e della chiesa contro gli assalti dei novatori combattuti e respinti con le loro stesse armi.
Il testo, oltre a essere pubblicato in diverse edizioni in Italia, ebbe enorme diffusione all'estero e venne tradotto in molte lingue europee. Nel 1800 divenne membro dell'Accademia della Religione Cattolica, fondata da Papa Pio VII, alla quale partecipò con diverse contributi su questioni teologiche e filosofiche; più tardi, nel 1805 venne nominato abate di San Gregorio al Celio di Roma.
Quando Napoleone, nel 1808, impose a papa Pio VII l'adozione del Codice Napoleonico con il quale reclamava il diritto imperiale di nomina di un terzo dei cardinali, l'abolizione del celibato ecclesiastico e degli ordini religiosi, Cappellari si ritirò dapprima nel suo monastero a Murano, poi nel 1814, con alcuni membri del suo ordine, si stabilì a Padova.
Dopo la disfatta definitiva di Napoleone, lo Stato pontificio fu ricostituito; Pio VII abolì i diritti feudali, riorganizzò i tribunali e avviò una politica interna liberale. Cappellari fu così richiamato a Roma, dove ricevette in successione le nomine a vicario generale dei Camaldolesi (1823), consigliere dell'Inquisizione, prefetto della Propaganda 1826, ed esaminatore dei Vescovi.
Il 21 marzo 1825 fu creato cardinale da papa Leone XII, e, poco dopo, gli venne affidata l'importante missione di regolare un concordato riguardante gli interessi dei cattolici del Belgio e dei protestanti dei Paesi Bassi; egli lavorò alacremente e con successo, a tale missione.
Il pontificato
Per approfondire, vedi la voce Conclave del 1830-1831 |
Il 2 febbraio 1831, dopo ben sessantaquattro giorni di conclave, fu scelto come successore di papa Pio VIII che era morto dopo solo un anno di pontificato. Erano gli anni in cui l'Europa si preparava al consolidamento degli Stati nazionali; ovunque sommosse e rivendicazioni determinavano un acceso clima politico.
In Italia,a partire dal febbraio 1831, scoppiano moti liberali a Modena, nelle legazioni pontificie e a Parma. I duchi di Modena e Parma e i rappresentanti dell'autorità pontificia sono costretti a fuggire e nelle città vengono costituiti governi provvisori. La natura ancora settaria e municipale dei moti, la mal riposta fiducia nei sovrani (Francesco IV d'Austria e Luigi Filippo di Francia), la mancanza di coordinamento delle insurrezioni facilitano la repressione austriaca, che in poche settimane riporta l'ordine nei territori.
Un ruolo essenziale viene riconosciuto da una parte dei politici italiani alla figura del pontefice. Il piemontese Vincenzo Gioberti auspica come presidente della confederazione degli stati italiani proprio Gregorio XVI. Nel cristianesimo infatti, Gioberti individua il fondamento della civiltà e della storia d'Italia:nessuno più del papa-afferma- potrebbe incarnare lo Spirito e la grandezza del suo popolo. Critici nei confronti di questa proposta sono invece molti liberali che pur condividendo la soluzione del federalismo, tuttavia, scelgono la neutralità del pontefice, al quale attribuiscono un ruolo esclusivamente spirituale. A questa linea appartengono sia i cattolici più intransigenti, legati a una visione della Chiesa evangelica e spirituale, sia laicisti liberali come Massimo D'Azeglio, sia i neoghibellini come Domenico Guerrazzi, sia infine i repubblicani e i democratici come Carlo Cattaneo.
Gregorio XVI promosse la cultura, gli studi accademici e fu mecenate di molti intellettuali come Angelo Mai, Giuseppe Mezzofanti, Gaetano Moroni e altri.
Gli anni del suo pontificato furono segnati dal rapido svilupparsi e diffondersi dell' industrializzazione, della modernizzazione in campo economico, agricolo, sanitario e educativo. È il tempo in cui si sviluppano le comunicazioni, i trasporti, si diffonde l'alfabetizzazione popolare. Sorgono infatti asili e scuole soprattutto per le classi più povere; sono gestiti e promossi da ordini religioni, che si dedicano con passione alla promozione umana e culturale dei ceti meno abbienti. Nel 1832 Gregorio XVI pubblica l'enciclica Mirari vos il cui contenuto riguarda le innovazioni tecnologiche e i principi liberali.
Gregorio XVI morì il 1º giugno 1846, senza vedere la maturazione del lento processo di emancipazione politica ed economica che avrà nel 1848 il suo momento culminante.
Gregorio XVI e la ferrovia
(FR) | (IT) | ||||
« | Chemin de fer, chemin d'enfer. » | « | La strada di ferro, la strada per l'inferno. » | ||
(Frase falsamente attribuita a Gregorio XVI )
|
Gregorio XVI fu un fine scrittore di lettere. Dedicò alla ferrovia un distico rimasto famoso per l'uso della figura retorica del bisticcio. Dal punto di vista culturale il primo ottocento vede i classicisti opporsi ai romantici. I primi, rifacendosi a Petrarca soprattutto, riprendono l'uso delle figure retoriche. Gregorio XVI gioca sul bisticcio semantico tra ferro e inferno, termini che nella lingua francese suonano identici. Petrarca, analogamente, lo aveva fatto con il famoso verso "erano i capei d'oro a l'aura sparsi" intendendo giocare con il sostantivo aria e con il nome Laura, donna alla quale dedica i suoi componimenti.
L'anticlericale Giosuè Carducci nelle Odi barbare compose un Inno a Satana nel quale il treno viene visto come il simbolo del progresso e della civiltà. Lo stesso A., in una altra poesia, Alla stazione in una mattina d'autunno vede il treno come lo strumento che gli toglie l'amore e gli affetti della donna amata. Il treno è ora visto come un empio mostro ed è considerato in opposizione radicale ai valori dell'intimità e della classicità, dell'amore e della bellezza. Il progresso tecnico e la vita moderna sono respinti in quanto sinonimi di insignificanza, di vuotezza, di tedio che rendono gli uomini simili a inerti fantasmi la vita eguale a un lugubre inferno, per Carducci la vita non può più avere un senso senza l'amore e il sentimento.
Concistori per la creazione di nuovi cardinali
Per approfondire, vedi la voce Concistori di Gregorio XVI |
Papa Gregorio XVI durante il suo pontificato creò 75 cardinali nel corso di 24 distinti concistori; 67 italiani; 4 francesi; 2 portoghesi; 1 austriaco; 1 belga.
Encicliche
Per approfondire, vedi la voce Elenco delle encicliche#Gregorio XVI (1831-1846) |
Papa Gregorio XVI scrisse 9 encicliche tra il 1831 e il 1846.
Altre pubblicazioni
Corrispondenza privata
Oggetti personali
- Tabacchiera in madreperla: vedi
- Fronte retro del passaporto di Bartolomeo Cappellari datato 16 agosto 1814: vedi
Onorificenze
Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Cristo | |
Gran Maestro dell'Ordine dello Speron d'Oro | |
Gran Maestro dell'Ordine di San Gregorio Magno | |
Genealogia episcopale
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII, O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Giovanni Carlo Boschi
- Cardinale Bartolomeo Pacca
- Papa Gregorio XVI (Bartolomeo Alberto Cappellari)
Successione degli incarichi
Predecessore: | Abate del Monastero di San Gregorio al Celio | Successore: | |
---|---|---|---|
? | 1805 - 1826 | ? |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Callisto | Successore: | |
---|---|---|---|
Domenico Spinucci | 1826 - 1831 | Luigi Emmanuele Nicolo Lambruschini |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli | Successore: | |
---|---|---|---|
Giulio Maria Della Somaglia | 1826-1831 | Carlo Maria Pedicini |
Predecessore: | Papa | Successore: | |
---|---|---|---|
Papa Pio VIII | 2 febbraio 1831 - 1 giugno 1846 | Papa Pio IX |
Note | |
| |
Bibliografia | |
| |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|
- Camaldolesi italiani
- Italiani del XVIII secolo
- Italiani del XIX secolo
- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Leone XII
- Abati del Monastero di San Gregorio al Celio
- Cardinali presbiteri di San Callisto
- Prefetti della Congregazione di Propaganda Fide
- Presbiteri ordinati nel 1787
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Presbiteri del XIX secolo
- Vescovi consacrati nel 1831
- Vescovi italiani del XIX secolo
- Vescovi del XIX secolo
- Vescovi per nome
- Professioni religiose del 1786
- Monaci italiani
- Monaci del XVIII secolo
- Monaci del XIX secolo
- Vescovi consacrati da Bartolomeo Pacca
- Concistoro 13 marzo 1826
- Concistoro 21 marzo 1825
- Cardinali italiani del XIX secolo
- Cardinali del XIX secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Leone XII
- Papa Gregorio XVI
- Papi
- Papi del XIX secolo
- Italiani
- Biografie
- Vescovi italiani
- Nati nel 1765
- Nati il 18 settembre
- Nati nel XVIII secolo
- Morti nel 1846
- Morti il 1º giugno
- Fondatori italiani
- Fondatori di musei
- Prefetti della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli