Dossale
Il dossale è un rivestimento decorativo della parete dell'altare, a forma di gradino o di pannello ad andamento orizzontale, realizzato in stoffa, metallo, legno o in altri materiali.
Il termine dossale deriva dal latino volgare dossum (classico dorsum) che significa "veste che ricopre il dorso"; questo nome è utilizzato anche come sinonimo di polittico.
Storia
Il dossale non esisteva nell'altare isolato: solo quando l'altare fu addossato al muro si sentì l'esigenza di decorare la parete che fungeva da sfondo.
All'inizio dell'XI secolo, l'altare subì così una fondamentale modifica alzandosi in verticale sul retro per l'aggiunta di una sorta di riquadro mobile in stoffa, legno dipinto o metallo con figure a rilievo, che erano in relazione iconografica con quelle dell'altare. Tale arredo veniva aggiunto in occasione delle grandi feste del calendario liturgico, ma poteva essere permanente negli altari secondari.
Nel XII secolo, l'uso del dossale diventò sempre più stabile e le proporzioni di questo arredo, già imponenti, si accrebbero ulteriormente nel XIII secolo, diventando monumentali alla fine del Medioevo: cornici elaborate e superficie divisa in scomparti dipinti o scolpiti diedero luogo al polittico o alla pala d'altare.
Esemplari significativi
Tra i dossali conservatisi si ricorda per il rilievo storico-artistico:
- Dossale con Madonna con Gesù Bambino, sant'Antonio abate, santa Chiara d'Assisi, san Giovanni evangelista, santa Cecilia, santa Dorotea, san Francesco d'Assisi e angeli (fine XIII - inizio XIV secolo), tempera su tavola a fondo oro, di Memmo di Filippuccio, conservato nel Museo Diocesano Arborense di Oristano.[1]
- Dossale detto Pala d'oro con Storie della vita di Gesù Cristo e santi (XIV secolo), argento dorato, di bottega veneziana, conservato nel Museo di San Marco di Venezia.
Note | |
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