Edoardo Ciccodicola
Edoardo Ciccodicola Presbitero | |
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Età alla morte | 72 anni |
Nascita | Arpino 4 gennaio 1835 |
Morte | Roma 17 aprile 1907 |
Edoardo Ciccodicola (Arpino, 4 gennaio 1835; † Roma, 17 aprile 1907) è stato un presbitero e scrittore italiano.
Cenni biografici
Monsignor Edoardo Ciccodicola, membro di molte accademie scientifiche e letterarie, italiane e straniere[1], nasce ad Arpino il 4 gennaio 1835 da una nobile famiglia di proprietari terrieri che proprio in quegli anni, in piena Rivoluzione Industriale, stava trasformandosi in facoltosa famiglia dedita all'industria e particolarmente attiva nel settore della produzione di panni e carta.
Giovanissimo dedica la propria vita al sacerdozio e nel giro di pochi anni entra a far parte stabilmente della Curia Romana ricoprendo incarichi prestigiosi e dedicandosi alla scrittura di libri dalle tematiche religiose ma anche politiche e storiche.
Fu particolarmente legato alla figura di papa Pio IX a cui dedicò ben due volumi di cui il primo, L'eroe del secolo e il vero cittadino edito nel 1868 veniva così recensito sulle colonne de La Civiltà Cattolica[2]:
« | Con varia ricchezza di prove e forte eloquenza, l'Autore mostra nel Regnante Pontefice Pio IX l'eroe del secolo nostro e il vero cittadino. È questa una scrittura, la cui lezione ricrea il cuore del cattolico e al tempo stesso l'accende di vivo amore al Vicario di Cristo e alla più santa delle cause, che è quella della Sede di S.Pietro, tanto oggidì combattuta. » |
Il secondo volume dedicato a Pio IX era in realtà un elogio funebre[3] composto nel 1878 alla morte del pontefice. Ancora una volta è facile notare i toni entusiastici utilizzati da Ciccodicola per esaltare le virtù e le opere di papa Mastai, il cui lunghissimo pontificato viene minuziosamente esaminato e rivisitato.
Altri due libri, pubblicati tra il 1870 e il 1872, L' insocialità ossia la democrazia pura e Incoerenza e cecità dimostrate al cospetto dell'Europa, analizzano politicamente, pur se dal punto di vista di un eminente menbro della Curia, la situazione successiva alla breccia di Porta Pia.
Il Concilio Vaticano: pietra di paragone pei cattolici, si presenta invece come un'analisi attenta e accurata dei grandi temi proposti dal Concilio Vaticano I quali tra gli altri razionalismo, liberalismo, materialismo, ispirazione della Bibbia e infallibilità papale.
L'Imitazione di Maria, edita nel 1901, è l'opera più strettamente teologica di ispirazione religiosa di Edoardo Ciccodicola.
Donazione delle sacre reliquie al Santuario di Pompei
Oltre al papa Pio IX, conobbe e intrattenne rapporti con altri grandi personaggi della sua epoca come Carlo III di Monaco o Bartolo Longo[4] al quale donò, nel 1902, per il Santuario di Pompei, alcune reliquie di proprietà dela sua famiglia. Nello specifico si trattava di una spina, intrisa di sangue, che sarebbe appartenuta alla corona di spine posta sul capo di Gesù Cristo e di un pezzetto di legno della santa croce. Così è narrata la cronaca della donazione nel Calendario del Santuario e delle opere di beneficenza cristiana di Pompei del 1950[5]:
« | Il Santuario della Regina del Rosario si è arricchito di due preziose reliquie. È stato un generoso dono della nobile famiglia dei Signori Ciccodicola di Arpino, famiglia dell'Illustre Maggiore Federico Ciccodicola, Plenipotenziario e Rappresentante di Sua Maestà il Re d'Italia alla Corte dell'imperatore Menelik.
Una delle reliquie, la più preziosa perché rarissima, è formata da una Spina della Santissima Corona che fu posta sul capo del nostro amato Redentore. La spina, che è lunga circa tre centimetri, vedesi, nella parte più acuminata, tinta del Sangue preziosissimo che in quella dolorosa effusione dalla coronazione sgorgò dal capo venerato del Salvatore. La reliquia è chiusa in una fialetta posta in un ricco reliquiario di argento e di oro, lavoro d'arte squisitissimo per fattura e per magistrale cesellatura. Tutto intorno al piede o base sono rappresentati i simboli della Passione dell'Uomo-Dio. » |
« | L'altra reliquia è un pezzetto del Legno della santa Croce. Il reliquiario che la contiene, meno nella parte superiore che è a forma di croce, è eguale all'altro reliquiario che contiene la sacra Spina. Sono insomma due reliquiari gemelli, preziosissimi, sia per le Reliquie, sia per la fattura.
L'Ill.mo e Rev.mo Mons. Edoardo Ciccodicola, Protonotario Apostolico, scrittore tenerissimo della Vergine Madre di Dio, l'autore del libro L'Imitazione di Maria, insieme con suo fratello Roberto, portò di persona a Valle di Pompei il prezioso dono e compì tanto dolce ufficio il giorno 29 settembre di questo anno 1902. Volle in quel giorno istesso rimetterci pure le antiche autentiche, le quali rendono inestimabile l'offerta che egli e la sua intera famiglia faceva alla Basilica Pontificia di Pompei. Per gli studiosi di Archeologia Sacra e per i devoti del mondo che verranno nel Santuario di Pompei a venerare queste sacre reliquie, noi diamo qui sommariamente la storia del come esse pervennero alla Famiglia Ciccodicola. Queste due preziose reliquie alla fine del diciassettesimo secolo erano presso l'Arcivescovo di Chieti Mons. Luigi Manzo. Sopraggiunta la rivoluzione del 1799 il predetto Arcivescovo di Chieti donò queste reliquie a una sua nipote, la Marchesa Mariannina Manzo. Questa è l'avventurata madre dei Signori Ciccodicola di Arpino, fra cui è l'illustre Mons. Eduardo, donatori delle reliquie. Tra le autentiche che i Signori Ciccodicola ci hanno consegnate è preziosissima quella relativa alla sacra Spina. Essa porta la data del 1º aprile 1734. L'altra, quella del sacro Legno della Croce, è del 6 novembre 1784. Come perenne ricordo di sì generoso dono e come attestato di imperitura gratitudine, abbiamo promesso ai ragguardevoli signori Ciccodicola e scritto negli obblighi annuali del Santuario Pompeiano che ogni anno, in perpetuo, nel giorno del Venerdì dopo le Ceneri, in cui la Chiesa commemora la Coronazione di Spine di N.S., nella Pontificia Basilica del SS. Rosario in Valle di Pompei saranno esposte alla pubblica adorazione le due sacre reliquie e sarà celebrata una Messa per l'anima di essi, così insigni benefattori e generosi cristiani. » |
Opere
- L'eroe del secolo e il vero cittadino, Napoli, 1868.
- L' insocialità ossia la democrazia pura, Naopli, 1870.
- Il Concilio Vaticano: pietra di paragone pei cattolici, Napoli, 1871.
- Incoerenza e cecità dimostrate al cospetto dell'Europa, Napoli, 1872.
- A Pio IX pontefice massimo: elogio funebre per mons. Edoardo Ciccodicola... letto nei solenni funerali celebrati nella chiesa parrocchiale di s. Maria di Civita in Arpino Diocesi di Sora il di 16 marzo 1878, Napoli, 1878.
- L'Imitazione di Maria, Napoli, 1901.
Titoli e onorificenze
- Prelato domestico di Sua Santità
- Protonotario Apostolico
- Cappellano Conventuale dell' Ordine Sovrano di Malta
- Elemosiniere Onorario di Sua Altezza Serenissima Carlo III Principe Sovrano di Monaco
- Membro del Gran Priorato dell'Ordine Sovrano di S.Giovanni di Gerusalemme in Napoli
Parenti illustri
- Il nipote Federico Ciccodicola, Colonnello d'artiglieria, Ministro Plenipotenziario italiano in Etiopia, Ministro Residente italiano a Bangkok e Commendatore al merito coloniale.
- La cugina Elisa Ciccodicola, pianista e concertista italiana.
- Il cugino Alberto Ciccodicola, Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia.
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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