Festa della Madonna della Lettera (Palmi)

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Festa della Madonna della Lettera (Palmi)
Palmi Varia 01.jpg
Varia lungo Corso Garibaldi
Festa mariana
Festa patronale
Festa locale
Commemorazione celebrata Madonna della Sacra Lettera, patrona della città
Chiamata anche Festa della Varia
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Calabria
Provincia Reggio Calabria
Comune Palmi
Località
Luogo specifico vie del centro storico
Diocesi Oppido Mamertina-Palmi
Periodo Estate
Data
Data fine
Data mobile agosto, dalla penultima all'ultima domenica
Data d'istituzione 1582
Organizzata da Associazione Mbuttaturi della [macchina processionale
Tradizioni religiose processione del Sacro Capello e della Madonna della Sacra Lettera, trasporto della Varia
Tradizioni folcloristiche {{{tradizioni folcloristiche}}}
Tradizioni culinarie
Informazioni
Collegamenti esterni
Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA)

La Festa della Madonna della Lettera, detta anche Festa della Varia, si tiene annualmente a Palmi (Reggio Calabria), dalla penultima all'ultima domenica di agosto, in onore della Madonna della Sacra Lettera, patrona della città.

Storia

Origini

Nel 1575 a Messina scoppiò un'epidemia di peste che durò circa trent'anni procurando la morte di oltre 40.000 persone. Il morbo venne da Oriente, dopo la Battaglia di Lepanto (1571) e in breve tempo si propagò anche a Reggio Calabria e in altre località calabre, tra cui Palmi (anche se in modo minore). I palmesi accolsero quanti fuggivano dalla città siciliana e inoltre, tramite i suoi marinai, mandarono aiuti inviando generi alimentari e olio.

Superata la calamità, la città di Messina in segno di riconoscenza verso i palmesi, con delibera del Senato cittadino volle donare, in segno di ringraziamento per gli aiuti prestati:

  • il Sacro Capello dello di Maria Vergine, uno di quelli della ciocca mariana portati nella città siciliana nel 42 d.C.
  • Lettera di benedizione e di protezione da parte della Madonna.

Nel 1582, le reliquie furono accompagnate, durante la traversata da una moltitudine di barche "vestite a festa". Da quel momento, anche nella comunità cristiana palmese, cominciò la devozione verso la Madonna detta "della Sacra Lettera". In suo onore furono innalzate cappelle e altari e, nella ricorrenza dell'Assunzione di Maria (15 agosto), vennero organizzate solenni processioni con grandi festeggiamenti. Inoltre, sul modello della città siciliana, fu costruito una macchina processionale rappresentante l'Assunzione di Maria, opera di un certo "Mastro Jacopo".

XVIII - XIX secolo

La Sacra Congregazione dei Riti, con Decreto del 12 settembre 1733, elesse la Madonna della Lettera quale patrona principale della città, fissandone l'Ufficio Divino e la Santa Messa nell'ultima domenica di agosto.

Nel XIX secolo il comitato festeggiamenti della Sacra Lettera veniva nominato, dalla Giunta comunale, immediatamente dopo l'ultima celebrazione. Il comitato era comporto da due procuratori, uno per le festa della Sacra Lettera e uno per quella dell'Assunta.

La Varia antica veniva trasportata sulle spalle degli "mbuttaturi" che percorrevano il corso principale, in terra battuta, al suono di una caratteristica marcetta composta dal maestro Rosario Jonata. Il carro, una volta giunto al centro della Piazza San Ferdinando, veniva fatto girare per tre volte intorno alla Fontana della Palma per poi concludere il tragitto davanti alla Chiesa Madre in piazza Maria Cristina.

Nel 1872 il trasporto della Varia fu abolito con un decreto che definiva la manifestazione "barbara e incivile", in seguito ad alcuni seri incidenti avvenuti nelle ultime edizioni. Dopo l'abolizione del trasporto della Varia, venne comunque festeggiata annualmente la Madonna della Sacra Lettera con luminarie, fuochi d'artificio e con la processione del Sacro Capello.

XX secolo

Madonna della Sacra Lettera (1774), dipinto su tavola con copertura in argento

Nel 1900, dopo quasi tre decenni dalla soppressione, Palmi riprese la tradizionale manifestazione della Varia, grazie a Giuseppe Militano che realizzò una Varia meccanica, simile a quella antica, che riusciva però a camminare senza le ruote, ma veniva trascinata a spinta sulle lastre di granito del Corso Giuseppe Garibaldi, mediante quattro pattini di ferro fissati sotto la base della struttura.

Il percorso del trasporto cambiò, data la demolizione della Fontana della Palma nel 1886 e lo spostamento della Chiesa Madre, in seguito al terremoto del 1908; pertanto il trasporto della Varia avvenne solamente lungo il tracciato del Corso Giuseppe Garibaldi.

Icona

L'icona della Madonna con Gesù Bambino, detta "Madonna della Sacra Lettera" (1774), è un dipinto su legno con una copertura in lamina d'argento, opera di un anonimo artista bizantineggiante: questa immagine è simile a quella venerata a Messina.

Il dipinto, durante l'anno, è collocato in una nicchia sull'altare maggiore nella Concattedrale di San Nicola.

Varia

La Varia è un enorme macchina processionale, che raffigura l'universo e l'Assunzione di Maria in cielo, alta 16 metri, trasportata a spalla da 200 Mbuttaturi (portatori), dove trovano posto alcuni figuranti umani che rappresentano la Madonna, Dio Padre, gli Apostoli e gli angeli.

Struttura

Varia in due momenti del corteo con e senza l'Animella

La struttura della Varia è costituita da:

  • una base in legno di quercia, detto "Ccippu", che deriva dal termine con cui veniva chiamata la base circolare di granito con la quale si macinavano le olive.
  • un'intelaiatura in acciaio, posta sopra "u Ccippu", simile ad un cono con il vertice verso l'alto, sulla cui cima è collocato un meccanismo sferico a simboleggiare il globo terrestre, sul quale poggia una piattaforma dove si posiziona il Padreterno e, più in alto, un asta di acciaio con il seggiolino su cui si siederà l'Animella.

La struttura in acciaio viene rivestita da una carta particolare spruzzata di mica per dargli l'aspetto di una nuvola. Internamente l'intelaiatura d'acciaio è munita di un meccanismo che consente a due operatori di far muovere il sole e la luna, che sono collocati al centro della piramide, uno sul recto e l'altra nel verso della struttura.

Un altro ingranaggio interno, una ruota persiana, viene azionato da altri quattro operatori e permette ad un carosello di angeli di girare attorno alla Varia in movimento. Altri angeli umani sono collocati fra le pieghe della grande nuvola, insieme ad alcuni cherubini costituiti da bambole, acquistate all'inizio del XX secolo a Norimberga.

Alla base del macchina processionale vengono inserite e fissate cinque grandi travi lignee, che servono per il trasporto della Varia da parte di duecento portatori. Ognuna di queste travi rappresenta una delle cinque antiche Corporazioni cittadine che avevano l'onere e il privilegio del trasporto:

  • Artigiani,
  • Bovari,
  • Carrettieri,
  • Contadini,
  • Marinai.

Figuranti

'Mbuttaturi spingono la Varia

Sulla Varia sono collocati, durante il trasporto, alcuni figuranti umani che la rendono, pertanto, unica nel suo genere in Italia. I figuranti rappresentano:

Animella

Sulla sommità della Varia è posta una bambina che simboleggia la Madonna Assunta in cielo. Viene chiamata Animella (in dialetto palmese "à nimeddhra") come rappresentazione dell'anima della Madonna che, abbandonate le sue spoglie, sale al cielo.

Ogni anno sono molte le bambine candidate al ruolo di Animella, per cui i membri del Comitato Varia, i consiglieri comunali e le principali personalità cittadine effettuano una prima selezione presso Palazzo San Nicola. I requisiti obbligatori per le candidate sono:

  • avere un'età compresa tra i 10 e i 12 anni;
  • avere i capelli lunghi, preferibilmente neri;
  • provenire da una famiglia povera.

Le scelta finale della bambina che impersonerà il ruolo dell'Animella viene effettuato attraverso una votazione popolare che si svolge nella Villa comunale "Giuseppe Mazzini", la domenica precedente il trasporto della Varia. Dopo l'elezione e per tutte le cerimonie in programma, la bambina indosserà una vestito bianco con una fascia azzurra.

Il giorno del trasporto della Varia, per antico privilegio, l'Animella è ospitata e vestita dalla famiglia Tigano, alla quale apparteneva Giuseppe Tigano che trasportò la reliquia del Sacro Capello a Palmi.

Padreterno

La figura del Padreterno, prende posto anch'essa sulla sommità cima della Varia, immediatamente sotto l'Animella: questi ha il compito, durante il trasporto, di incoraggiare e sostenere la bambina, nonché di affrontare con prontezza di riflessi eventuali problemi. Dato il ruolo delicato e impegnativo, la scelta del Padreterno viene operata dal Comitato Varia, con votazione a scrutinio segreto, tra i candidati che per professione, età e prestanza fisica possano assolvere nel migliore tale compito. La proclamazione avviene all'interno del Comitato, con la consegna di una fascia gialla da parte del presidente.

Apostoli

Gli apostoli sono impersonati da dodici giovani di sesso maschile che vestono costumi dell'epoca scelti dal Comitato della Varia; la loro collocazione sul carro votivo è sopra "ù Ccippu".

Angeli

Ai lati della nuvola, a varie altezze, troviamo gli angeli che sono bambine di età compresa tra i 7 e gli 11 anni.

'Mbuttaturi

I portatori della Varia sono detti mbuttaturi. Il termine forse deriva dal verbo mbuttare che in dialetto calabrese significa spingere.

Gli 'mbuttaturi sono 200 giovani disposti sotto le cinque stanghe ancorate alla base della stessa e scelti tra gli iscritti all'"Associazione 'Mbuttaturi", che, istituita nel 2005, riunisce le cinque corporazioni cittadine.

Descrizione

Processione della Madonna della Sacra Lettera

La Festa si articola in momenti celebrativi e devozionali precisi, scanditi dalla tradizione:

Festa di san Rocco

Il 16 agosto, festa di San Rocco, si tiene la Calata d'u Ccippu (ore 10.00), ossia il trasporto della base in legno della Varia con due lunghe corde fissate ai piedi dello stessa, dal luogo dove è custodita durante l'anno, fino all'Arangiara, il posto in cui la macchina processionale verrà costruita dalle maestranze.

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Festa di San Rocco (Palmi)

Elezione dell'Animella

Nella penultima domenica di agosto, si svolge elezione dell'Animella (ore 17.00), tra le tre bambine selezionate in precedenza, che viene effettuata tramite votazione diretta e popolare a scrutinio segreto in alcuni seggi appositi collocati all'interno della Villa comunale. Sono elettori tutti i residenti o i nativi del Comune di Palmi. Al termine dello spoglio (ore 22.00), il sindaco comunica alla cittadinanza i risultati. La bambina scelta viene posta su di una portantina e portata a spalla dalla Villa comunale fino alla Piazza I Maggio, dove verrà proclamata ufficialmente la sua elezione.

Scelta del Padreterno

Nel mercoledì precedente il trasporto si svolge la votazione per la scelta del Padreterno (ore 18.00). Al termine annuncio dell'eletto e consegna della fascia da parte del presidente del Comitato Varia.

Prova di coraggio

Nel giovedì precedente, si tiene la Prova di coraggio ('19.00), lAnimella viene fatta salire sulla Varia, ancora da ultimare, e assicurata sul seggiolino di ferro collocato sulla cima, nel quale sarà collocata durante il trasporto della stessa. L'eventuale esito positivo della prova, fa seguito ad alcune oscillazioni che vengono date al seggiolino e all'asta in ferro sopra la quale è collocato, come simulazione di quelle che avverranno durante il tragitto della macchina.

Vigilia

Vascello con il Reliquiario del Sacro Capello

Nel sabato precedente:

  • ore 18.00: dalla Chiesa del Soccorso esce il vascello contenente il "Trionfino" del Sacro Capello trasportato a spalla verso la Concattedrale, dove viene inserito al suo interno il Reliquiario del Sacro Capello
  • ore 18.30': dal Duomo inizia la processione per le vie del centro storico con il Reliquiario del Sacro Capello e con l'icona della Madonna della Sacra Lettera collocata su una vara lignea, entrambi trasportati a spalla dagli Mbuttaturi della Madonna della Lettera, vestiti con pantaloni e camicia bianchi, fascia celeste alla vita.

Giorno della festa

Nell'ultima domenica di agosto:

  • ore 10.00: Messa solenne, durante la quale il Sindaco, a nome della città, offre alla Madonna della Sacra Lettera il cero votivo.
  • ore 16.30: raduno in Piazza 1° maggio delle Corporazioni provenienti ciascuna dalle proprie sedi, del Comitato Varia, delle autorità civili e dei figuranti.
  • ore 17.00: partenza del corteo per le vie del centro storico, che sosta tradizionalmente presso Casa Tigano, dove l'Animella viene accolta sulla portantina. Da qui il corteo raggiunge la Concattedrale per la benedizione.
'Mbuttaturi tirano con corde la Varia
  • ore 19.00: il corteo arriva allArangiara, dove è collocata la Varia, dal quale viene data la "scasata", ovvero il segnale di partenza, con un tradizionale colpo di cannone. La macchina processionale viene sollevata e spinta lungo Corso Giuseppe Garibaldi dai 200 Mbuttaturi che spingono sotto le cinque travi lignee. Nello sforzo vengono aiutati dalla popolazione che tira anch'essa tramite due lunghe corde protese davanti alla Varia. Durante tutto il trasporto, l'Animella compie il gesto di impartire la benedizione in nome della Madonna della Sacra Lettera" mentre, per tradizione, il popolo recita la frase: Senza Sconzu Maria di la Littara! (in italiano, Senza danno, Maria della Lettera!) come preghiera alla Madonna. L'itinerario del trasporto consiste nel percorrere tutto Corso Garibaldi, fermare il carro per girare lAnimella e le corde nella direzione opposta e partire di nuovo ripercorrendo la stessa strada fino alla Piazza 1° maggio dove lo stesso verrà posizionato al centro. La tradizione vuole che la Varia non si debba mai fermare per una sosta imprevista, poiché la cosa sarebbe da interpretare come un segno nefasto. A conclusione del trasporto lAnimella viene fatta scendere dalla macchina e fatta salire sulla portantina per farle fare un giro tra la popolazione.

Riconoscimenti

  • L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia

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Patrimonio immateriale d'Italia

  • Il Forum Nazionale dei Giovani ha riconosciuto l'evento, quale Meraviglia Italiana

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Premio Meraviglia Italiana

Bibliografia
  • Francesco Lovecchio, La Varia - Storia e tradizione, Editore GolemSoftware, 2000
  • Mimmo Petullà, La Varia di Palmi. Una prospettiva socio-antropologica tra archetipo del femminile e religiosità popolare, Editore Barbaro, 2007
Voci correlate
Collegamenti esterni