Festa di San Rocco (Palmi)

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Festa di San Rocco (Palmi)
Palmi StatuaS.Rocco XVIII.jpg

Statua di san Rocco (XVIII secolo), legno
Festa patronale
Processione
Festa locale
Commemorazione celebrata San Rocco, patrono della città
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Calabria
Provincia Reggio Calabria
Comune Palmi
Luogo specifico vie del centro storico
Diocesi Oppido Mamertina-Palmi
Periodo Estate
Data inizio 12 agosto
Data fine 16 agosto
Data d'istituzione XVI secolo, ultimo quarto
Organizzata da Congrega dell'Immacolata Concezione e San Rocco
Tradizioni religiose processione, corteo degli spinati, ex voto
Tradizioni folcloristiche {{{tradizioni folcloristiche}}}
Tradizioni culinarie mostaccioli
Collegamenti esterni
Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA)

La Festa di San Rocco si tiene annualmente a Palmi (Reggio Calabria) dal 12 al 16 agosto, in onore di san Rocco, patrono della città.

Storia

Le prime notizie del culto di san Rocco a Palmi, risalgono alla fine del XVI secolo, quando è testimoniata nel 1586 l'esistenza della Chiesa di Maria Immacolata e San Rocco, nel resoconto della visita pastorale ex limina del vescovo della Diocesi di Mileto, Marco Antonio Del Tufo (1585 - 1606).

Nel 1656, la devozione verso san Rocco ebbe un forte impulso, perché proprio a lui si rivolsero i palmesi, durante l'epidemia di peste di quell'anno, che colpì duramente tutta la Calabria.

Inoltre, nel 1837 nella città si propagò il colera, che in pochi giorni portò alla morte di 325 persone su una popolazione di 8.700 abitanti circa, e, quando la malattia terminò di provocare la morte, i palmesi ritennero che questo fosse dovuto ad un miracolo operato da san Rocco e come ringraziamento portarono la statua del Santo in processione per le vie del centro storico.

A metà del XIX secolo, in alcuni documenti, si trova conferma dell'esistenza di una festa dedicata a san Rocco, nella chiesa a lui intitolata quale "secondo patrono", in data 16 agosto.

Descrizione

La festa si svolge secondo un programma tradizionalmente ben definito.

Calata del Santo

Il 12 agosto, la Statua di San Rocco (XVIII secolo), in legno, viene "calata" (ore 17.30), ossia viene scesa dalla nicchia, nella quale è normalmente situata, per collocarla su di una base processionale, dove rimarrà per tutta la durata della festa.

Giorno della festa

Il 16 agosto, giorno della festività di san Rocco:

  • mattina: il priore della Congrega opera la vestizione della Statua del Santo con gli oggetti devozionali più pregiati del Tesoro, a cui seguono alcune celebrazioni eucaristiche.
  • ore 18.00: processione con la Statua di San Rocco, collocata sulla vara, decorata di fiori, portata a spalla da trenta portatori (detti mbuttaturi), ciascuno dei quali ha ereditato dal proprio padre e dalla famiglia di appartenenza tale compito. La processione, che ha un itinerario di oltre 7 chilometri ed una durata di circa 4 ore e mezza, si sviluppa lungo le vie del centro storico, raggiungendo l'Ospedale civile e sostando di fronte a tutte le principali istituzioni religiose e civili della città (chiese, curia diocesana, municipio, caserma dei carabinieri, commissariato di Polizia e tribunale). All'arrivo in Piazza 1° Maggio, viene effettuata da un palco la benedizione, alla quale fa seguito uno spettacolo pirotecnico. Da qui la processione riprende il suo cammino per fare ritorno nella Chiesa di Maria Immacolata e San Rocco. L'ordine dei partecipanti alla processione è il seguente:

Devozione popolare

Spinati

Nella processione dedicata a san Rocco, sono presenti alcuni riti ed oggetti devozionali popolari che la rendono peculiare. Tra queste la presenza del Corteo degli Spinati e gli ex voto.

Corteo degli Spinati

Il Corteo degli Spinati è formato da uomini penitenti che, per ex voto, rimangono a torso nudo, durante il percorso della Processione di San Rocco, indossando una cappa di spine, chiamata Spalas, composta da rami pungenti di ginestra selvatica che vengono legati tra di loro sopra il capo in modo da ricadere fino al bacino. In conseguenza della forma delle Spalas, le spine tendono a lacere la pelle facendone uscire il sangue. Le donne, invece, "vestono" solamente una corona, sempre di rami di ginestra selvatiche con spine, a ricordo di quella "indossata" da Gesù Cristo sulla Croce.

I rami di ginestra vengono raccolti dai penitenti, il giorno prima della festa, nella campagna palmese.

Il Corteo degli Spinati, costituito da un centinaio di persone, nel corteo processionale trova posto davanti alla Statua di San Rocco. Prima dell'inizio della stessa, gli Spinati hanno il dovere di entrare in chiesa, onorare il Santo, inginocchiandosi davanti al simulacro, e procedere durante la processione disposti in due file ai lati della strada.

Al termine della processione, i penitenti tolgono le rispettive Spalas che vengono accatastate nella Piazza San Rocco.

Ex voto

Nella festa di San Rocco hanno un ruolo importante e particolarmente peculiare, non è rintracciabile in altri riti simili, gli ex voto in cera a forma di:

  • parti anatomiche, che testimoniano gravi malattie superate oppure operazioni chirurgiche subite, tra i quali: occhi, seni, pancreas, gambe, cervello, fegato, stomaco, reni, cuore, ecc.
  • bambinelli, come testimonianza della grazia ricevuta dal Santo a chi non aveva più speranza di poter avere figli.

Sapori di festa

Bambinelli e parti anatomiche (ex voto in cera)

La festa, come vuole la tradizione, vive anche a tavola con i piatti della tradizione:

  • mostaccioli di farina e miele a forma di gallo, cuore, cane, ecc.

Riconoscimenti

L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia

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Patrimonio immateriale d'Italia

Bibliografia
  • Francesco Lovecchio, Palmi, i Giganti e la festa di San Rocco, Editore Jason, 1991
Voci correlate
Collegamenti esterni