Foglianti

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Congregazione dei Foglianti
in latino Congregatio Fuliensis, Congregatio Beatae Mariae Fuliensis cistercense Ordinis
Arms of Ordo cisterciensis.svg
Istituto di vita consacrata
Ordine monastico maschile di diritto pontificio soppresso
Congregazione monastica
Altri nomi
Congregazione di Nostra Signora dell 'ordine cistercense Feuilles
Fondatore Servo di Dio Jean-Baptiste de la Barrière
Data fondazione 1577
Luogo fondazione Notre-Dame de Feuilles (Tolosa)
sigla O.Cist. (Ful.)
Regola Regola di san Benedetto (S. VI) cistercense rigorosa
Approvato da Sisto V
Data di approvazione 1586
Motto 'Mater Cistercium nostram'
Abito tunica bianca e scapolare,
senza cappuccio;
piedi nudi (dal 1595, sandali)
Costituzioni 1577, 1595, 1634 (filiale francese), 1667 (filiale italiana)
Santo patrono San Benedetto da Norcia,
San Bernardo di Chiaravalle
Soppresso da governo francese e Napoleone I
Collegamenti esterni

I Foglianti erano monaci appartenenti all'ordine sorto dalla riforma introdotta da Jean-Baptiste de la Barrière nell'abbazia cistercense di Notre-Dame de Feuillant, presso Tolosa: resisi indipendenti dal capitolo di Cîteaux nel 1592, si difusero rapidamente in Francia e in Italia, dove erano noti come bernardoni. Esisteva pure il ramo femminile delle fogliantine. L'ordine si estinse negli anni a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. I membri di questa congregazione posponevano al loro nome la sigla O.Cist. (Ful.).

Cenni storici

Nel 1577 Jean-Baptiste de la Barrière, abate del monastero cistercense di Notre-Dame de Feuillant, introdusse nel suo monastero una riforma basata sulla rigorosa osservanza della regola di san Benedetto, sul culto liturgico e sulla pratica dell'austerità di vita e del silenzio. Tale riforma, incoraggiata da papa Gregorio XIII nel 1581, venne approvata da papa Sisto V con il breve Religiosos viros del 5 maggio 1586; lo stesso pontefice, nel 1587, concesse al de la Barrière il permesso di estendere la riforma anche ad altri monasteri cistercensi.[1]

La riforma venne abbracciata da numerose abbazie cistercensi di Francia e d'Italia: papa Clemente VII, con il breve Pastoralis nostri muneris ratio del 4 settembre 1592, esentò tali abbazie dalla giurisdizione del capitolo generale dell'ordine Cistercense e dell'abate di Cîteaux.[1]

Papa Urbano VIII, con la costituzione Ab uberes et suaves fructus, divise i foglianti in due congregazioni nazionali: la Congregatio gallica beatae Mariae Fuliensis e la Congregatio italica monachorum reformatorum sancti Bernardi; i foglianti italiani, detti bernardoni, vennero poi ulteriormente divisi nelle congregazioni "pedemontana" e "romana".[2]

Le fogliantine

Con il breve di papa Sisto V Super specula militantis Ecclesiae del 13 novembre 1587, Jean-Baptiste de la Barrière ottenne l'autorizzazione a introdurre la sua riforma anche nei monasteri femminili.[1]

Poiché l'abate era direttore spirituale di alcune dame legate all'abbazia di Notre-Dame de Feuillant, le spinse ad abbracciare la vita religiosa e fondò il monastero femminile di Montesquiou (trasferito a Tolosa nel 1599), che ebbe come prima superiora Marguerite de Polastron.[2]

Nel 1622, su richiesta della regina Anna d'Austria, le fogliantine fondarono anche il monastero di Saint-Jacques a Parigi.[2]

Estinzione dell'ordine

Tutti i monasteri foglianti francesi vennero soppressi nel 1791 a causa della Rivoluzione; gli ultimi vennero dissolti in età napoleonica.[2]

Curiositâ

Dal loro monastero in rue Saint-Honoré a Parigi prese il nome il movimento politico della rivoluzione francese detto Club dei foglianti.

Note
  1. 1,0 1,1 1,2 G. Viti, DIP, vol. IV (1977), col. 93.
  2. 2,0 2,1 2,2 2,3 G. Viti, DIP, vol. IV (1977), col. 94.
Bibliografia
Collegamenti esterni