Gesù Cristo nella casa di Marta e Maria di Betania (Jan Vermeer)
Jan Vermeer, Gesù Cristo nella casa di Marta e Maria di Betania (1655 ca.), olio su tela | |
Gesù Cristo nella casa di Marta e Maria di Betania | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Nazione | Scozia |
Comune | |
Diocesi | Saint Andrews ed Edimburgo |
Ubicazione specifica | National Gallery of Scotland |
Uso liturgico | nessuno |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Gesù Cristo nella casa di santa Marta e santa Maria di Betania |
Datazione | 1655 ca. |
Autore |
Jan Vermeer (Johannes Vermeer) |
Materia e tecnica | olio su tela |
Misure | h. 158,5 cm; l. 141,5 cm |
Iscrizioni | IV Meer |
Note opera firmata | |
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Gesù Cristo nella casa di Marta e Maria di Betania è un dipinto, eseguito nel 1655 circa, ad olio su tela dal pittore olandese Johannes Vermeer, detto Jan Vermeer (1632 - 1675), conservato presso la National Gallery of Scotland di Edimburgo (Regno Unito).
Descrizione
Soggetto
La scena del dipinto si svolge all’interno dell'abitazione di Marta e Maria di Betania, dove compaiono:
- Gesù Cristo, seduto, sta replicando pacatamente alle obiezioni di Marta ed alla sua richiesta d'aiuto nelle faccende domestiche da parte di Maria.
- Santa Maria di Betania, sorella di Marta, seduta, ad un livello più basso di Gesù, in segno di sottomessa e devota attenzione.
- Santa Marta di Betania non si rivolge alla sorella, ma a Gesù, perché la esorti ad aiutarla negli aspetti pratici dell'accoglienza; ella è colta, mentre porta a tavola un cesto con il pane, gesto che sottolinea la sua attività nei preparativi della cena.
Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche
- L'artista nell'opera realizza un capolavoro di psicologia e spiritualità, che gioca sull'apparente opposizione tra "fede" ed "opere": questione che nel XVII secolo era vivamente dibattuta non solo tra protestanti e cattolici, ma all'interno dello stesso protestantesimo, incline ad energiche espressioni sociali dell'impegno cristiano.
- Al centro del dipinto Jan Vermeer colloca la cesta con il pane alludendo all'esortazione pronunciata da Cristo (Gv 6,27 ):
« | Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo. » |
Iscrizione
Nel dipinto si trova un'iscrizione, svelata dopo un restauro eseguito nel 1901, collocata nello sgabello, sul quale è seduta Maria di Betania e dove si legge la firma dell'opera:
« | IV Meer » |
Notizie storico-critiche
L'opera, verso la fine del XIX secolo, fu acquistata nella contea di Bristol (Regno Unito) da un mercante di mobili al prezzo di otto sterline.
In seguito, appartenne ad Arthur Leslie di Londra, che la vendette alla Forbes & Paterson, casa antiquaria londinese, dove fu scoperta la firma dell'artista. Questa la cedette a W. A. Coats di Skelmorlie Gasile (Scozia), i cui eredi nel 1927 la donarono al Museo in memoria del padre.
Bibliografia | |
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