Immacolata Concezione tra Santi (Piero di Cosimo)

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Piero di cosimo, incarnazione.jpg

Piero di Cosimo, Immacolata Concezione tra Santi (1485 - 1505), olio su tavola
Immacolata Concezione tra Santi
Opera d'arte
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Toscana
Regione ecclesiastica Toscana
Provincia Firenze
Comune Stemma Firenze
Diocesi Firenze
Ubicazione specifica Galleria degli Uffizi
Uso liturgico nessuno
Comune di provenienza Firenze
Luogo di provenienza Basilica della SS. Annunziata, Cappella Tebaldi
Oggetto pala d'altare
Soggetto Immacolata Concezione tra san Giovanni evangelista, san Filippo Benizi, santa Caterina d'Alessandria, santa Margherita d'Antiochia, sant'Antonino Pierozzi e san Pietro apostolo
Datazione 1498 - 1505
Ambito culturale
Autore Piero di Cosimo (Piero di Lorenzo Chimenti)
detto Piero di Cosimo
Materia e tecnica olio su tavola
Misure h. 206 cm; l. 172 cm
Virgolette aperte.png
27In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Virgolette chiuse.png


L’Immacolata Concezione tra Santi è una pala d'altare, realizzato tra il 1498 e il 1505, ad olio su tavola, da Piero di Lorenzo Chimenti, detto Piero di Cosimo (1462 - 1521), proveniente dalla Cappella Tebaldi nella Basilica della SS. Annunziata a Firenze e conservato presso la Galleria degli Uffizi nella stessa città toscana.

Descrizione

Soggetto

La scena dell'Immacolata Concezione tra Santi si svolge all'aperto e vi compaiono:

  • Maria Vergine con la mano sul ventre, gesto tipico delle gestanti, che indica il tema dell'opera: l’Incarnazione di Gesù. Ella si leva su una base marmorea, decorata sulla fronte con l’Annunciazione a bassorilievo.
  • Colomba, simbolo dello Spirito Santo, che discende sulla Madonna è accompagnata dalla luce divina che, a differenza di altri pittori del XV secolo, non è una semplice discesa di raggi dorati, ma è un vero e proprio fascio luminoso che investe Maria e il centro della scena, fino al libro cadutole dalle mani e ora in terra, una piccola natura morta d’ispirazione fiamminga.

Completano la scena sei santi disposti in maniera simmetrica, ma riconoscibili dai loro gesti ed attributi. Si riconoscono:

Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche

Notizie storico-critiche

L'opera, che aveva originariamente una predella, proviene dalla Cappella Tedaldi nella Basilica della SS. Annunziata, che un tempo era provvista anche di predella. Nel 1670 fu acquistata dal cardinale Leopoldo de' Medici e dal 1804 è custodita nella Galleria degli Uffizi.

La datazione tradizione dell'opera è al 1505 circa, in linea con i giudizi di "eccentrico ritardatario" che riguardano l'artista. Laura Cavazzini, storica dell'arte, nel 1997 ne ha anticipato la datazione al 1498 circa, che ne farebbe un'opera più originale rispetto al panorama figurativo dell'epoca. La datazione tarda, invece, si basa con confronti stilistici che legano questa ed alcune altre opere ad un'influenza di Leonardo da Vinci e Lorenzo di Credi.

Si conoscono;

Galleria fotografica

Bibliografia
  • Gloria Fossi, Uffizi, Giunti Editore, Firenze 2004 ISBN 9788809036751
  • A. Forlani Tempesti, E. Capretti, Piero di Cosimo. Catalogo completo, 1996, pp. 127 - 128
  • Chiara Pasqualetti, Il Quattrocento in Italia. Da Masaccio a Piero della Francesca: l'armonia ritrovata, Editore San Paolo, Palazzolo sull'Oglio 2003, pp. 59 - 60
Voci correlate
Collegamenti esterni