Juan Azor

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Juan Azor, S.J.
Presbitero
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battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 68 anni
Nascita Lorca
1535
Morte Roma
19 febbraio 1603
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[]]
Professione religiosa 28 gennaio 1571
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 1565
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Juan Azor (Lorca, 1535; † Roma, 19 febbraio 1603) è stato un presbitero e teologo spagnolo.

Cenni biografici

Nacque a Lorca (Murcia, Spagna) nel 1535.

Studiò filosofia ad Alcalá dove ebbe come maestro Pero Sanchez, che come lui entrerà più tardi nella Compagnia di Gesù e in quel collegio ottenne il bachillerato. Il 18 marzo 1559 entrò presso i Gesuiti, fu ordinato sacerdote nel 1565 e fu poi professore di filosofia e ebraico presso il collegio di Alcalá. In seguito fu professore nel collegio di Plasencia dove divenne rettore a partire dall'ottobre del 1571.

Uomo di vasta e solida cultura, molto versato nel greco, ebraico e nella storia, così come nella scienza teologica. Il preposito generale Claudio Acquaviva lo volle a Roma come uno dei dodici membri del primo comitato incaricato della stesura della Ratio Studiorum. Dal 1579 fu professore presso il Collegio Romano dove divenne per due mandati prefetto degli studi (1586-89 e 1592-94). Dopo gli scarsi risultati ottenuti dal primo comitato, l'Azor fece parte di un gruppo più ristretto per la stesura della Ratio Studiorum che comprendeva i padri: Gaspar González (Portogallo), James Tyrie (Francia), Pierre Busée (Olanda), Anthony Ghuse (Fiandre) e Stefano Tuccio (Italia).

La sua opera principale, frutto di diciotto anni di insegnamento di teologia, di Sacra Scrittura per sei e come incaricato dei casi di coscienza per quattro, fu lo Institutionum Moralium, in quibus universae quaestiones ad conscientiam recte aut prave factorum pertinentes breviter tractantur[1] il cui primo volume venne pubblicato nel 1600 a Roma e onorato da una breve prefazione di papa Clemente VIII.

Morì a Roma, presso il suo collegio, il 19 febbraio 1603.

Note
Bibliografia
  • (ES) Charles E. O'Neill; Joaquín María Domínguez, Diccionario histórico de la Compañía de Jesús, pp. 316. online