Meminisse Iuvat

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Meminisse Iuvat
Lettera enciclica di Pio XII
XL di XL di questo papa
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Data 14 luglio 1958
(XX di pontificato)
Approvazione {{{approvazione}}}
Traduzione del titolo Aver pensato giova
Argomenti trattati pubbliche preghiere nella Novena dell'Assunta
Enciclica precedente Ad Apostolorum Principis
Enciclica successiva Ad Petri Cathedram

(IT) Testo integrale sul sito della Santa Sede.

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Virgolette aperte.png
Ci sembra opportuno ricordare che, quando nuovi pericoli minacciavano il popolo cristiano e la chiesa, sposa del divino Redentore, Noi, come nei secoli scorsi già i Nostri predecessori avevano fatto, ci rivolgemmo supplichevoli alla vergine Maria, nostra amorevolissima Madre, e invitammo tutto il gregge affidatoCi ad abbandonarsi fiduciosamente alla sua protezione. E mentre il mondo era funestato da una guerra spaventosa, abbiamo fatto di tutto per esortare alla pace città, popoli e nazioni, e per richiamare gli animi, dilaniati dalle contese, al mutuo accordo nel nome della verità, della giustizia e dell'amore; né ci limitammo a questo, ma, vedendo che venivano a mancarci i mezzi umani e le umane risorse, con diverse Lettere ammonitrici, indicendo come una santa gara di preghiere, invocammo l'aiuto celeste mediante la potente intercessione della gran Madre di Dio, al cui cuore immacolato consacrammo con Noi tutta l'umana famiglia.
Virgolette chiuse.png
(Papa Pio XII incipit dell'enciclica.)

Meminisse Iuvat è la XLI e ultima enciclica di papa Pio XII, promulgata il 14 luglio del 1958.

Con questa enciclica il Pontefice chiede a tutti i fedeli di pregare per le Chiese perseguitate in Oriente e per sottrarre la Cristianità ai dannosi sviluppi culturali in atto in Occidente.

« poiché molto confidiamo nell'interposto patrocinio della vergine Maria, esprimiamo ardenti voti, perché in ogni regione della terra i cattolici, durante la novena che suole precedere la festa dell'augusta Madre di Dio assunta al cielo, innalzino pubbliche preghiere, in modo particolare per la Chiesa che, come si è detto, in talune contrade è vessata e afflitta. (Brando del II capitolo dell'enciclica) »
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