Memorare

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Immaginetta devozionale riportante l'immagine della Madonna della Medaglia Miracolosa, e al verso la traduzione inglese del Memorare. Si noti l'errata attribuzione a San Bernardo
Il Memorare

(LA) (IT)
« Memoráre,
o piissima Virgo Maria,
non esse auditum a saéculo
quémquam ad tua curréntem praesídia,
tua implorántem auxilla,
tua peténtem suffrágia,
esse derelictum.

Ego, tali animátus confidentia,
ad te, Virgo virginum, Mater,
curro, ad te venio, coram te,
gemens peccátor, adsisto.

Noli, Mater Verbi,
verba mea despicere,
sed audi propitia et exáudi.
Amen. »

« Ricordati,
o piissima Vergine Maria,
che non si è mai udito
che qualcuno sia ricorso
alla tua protezione,
abbia implorato il tuo patrocinio
e domandato il tuo aiuto,
e sia rimasto abbandonato.

Sostenuto da questa fiducia,
mi rivolgo a te, Madre, Vergine delle vergini,
vengo a te, peccatore contrito,
mi prostro davanti a te.

Non disprezzare le mie parole,
o Madre del Verbo,
ma benigna ascoltami ed esaudiscimi.
Amen»

Il Memorare è una preghiera alla Madonna, solitamente ma falsamente attribuita a Bernardo di Chiaravalle, e composta verosimilmente nel XV secolo.

Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica la riporta nell'Appendice delle preghiere comuni del cristiano.[1]

Storia

Negli scritti di San Bernardo di Chiaravalle (1090-1153) si trovano echi delle parole del Memorare, ma non il testo della preghiera. Probabilmente l'attribuzione comune al santo monaco cistercense è dovuta all'assonanza del suo nome con quello di un sacerdote francese, Claude Bernard (1588-1641).

Claude Bernard è conosciuto come il povero prete, che si dedicò con zelo alla predicazione e all'aiuto dei carcerati e dei condannati a morte. Affidando il suo servizio pastorale all'intercessione di Maria, Bernard diffondeva un'immaginetta con la preghiera del Memorare[2] ed invitava a recitarla.

Una ragione per cui Claude Bernard teneva la preghiera in tanta considerazione era che egli stesso era stato miracolosamente guarito facendone uso. In una lettera alla Regina Anna d'Austria, moglie di Luigi XIII di Francia, scrisse che, trovandosi una volta in punto di morte a causa di una malattia, recitò il Memorare e subito iniziò a star meglio. Nella lettera affermò che in un primo momento pensò che la guarigione fosse dovuto a qualcosa di naturale, ma un certo tempo dopo padre Fiacre, un agostiniano scalzo, recandosi da lui, gli confessò di aver visto in visione la Vergine Maria, che gli aveva detto della malattia di Bernard, e che lei l'aveva guarito, e che aveva inviato padre Fiacre a comunicarglielo. Al termine della lettera Bernard ammise di aver provato vergogna per la sua ingratitudine, consistita nell'aver attribuito la guarigione a cause naturali, e chiese perdono a Dio per tutto ciò.

Un'altra evidenza dell'associazione del Memorare con Claude Bernard si trova alla Bibliotheque Nationale di Parigi, dove diciotto incisioni che ritraggono questo prete riportano la preghiera sotto la sua immagine. La preghiera è sostanzialmente identica al Memorare di oggi, ed è introdotta dalle parole: Oraison du R. P. Bernard a la Vierge ("Preghiera del Reverendo Padre Bernard alla Vergine"). Dal momento che varie di tali incisioni sono ritratti contemporanee a Bernard, la sua associazione con il Memorare è chiarissima. È facile pensare che, dopo la morte di Bernard, la "Preghiera del Reverendo Padre Bernard" è divenuta la "Preghiera di San Bernardo".

Se è certo che Claude Bernard diffuse il Memorare, è altresì certo che non ne è l'autore, perché egli stesso affermò di averla imparata da suo padre, e perché la preghiera era conosciuta e usata da San Francesco di Sales, che nacque 21 anni prima di Bernard.

La preghiera appare inoltre come parte di una più estesa preghiera del XV secolo, Ad sanctitatis tuae pedes, dulcissima Virgo Maria ("Ai piedi della tua santità, dolcissima Vergine Maria"). Tale preghiera appare in un certo numero di libri stampati e manoscritti a partire dall'ultimo quarto del XV secolo:

Il Memorare è parte integrante di tutti e tre questi testi. Non si sa quando il Memorare fu estratto dalla preghiera più estesa, verosimilmente nel corso del XVI secolo. A partire dalla fine del XVI secolo si riscontrano parecchie varianti del Memorare, come quella inserita nel Coeleste Palmetum, o quella all'interno dell'Ave Augustissima.

Le esatte parole del Memorare attuale si sono stabilizzate nel XIX secolo, e furono indulgenziate da papa Pio XI nel 1846.

La Beata Teresa di Calcutta

Alla recita di questa preghiera era particolarmente legata la Beata Teresa di Calcutta, che era solita recitarla per nove volte consecutive ogni volta che avesse bisogno di ottenere una grazia dalla Vergine Maria.

Nel 1955, essendosi ammalata gravemente una suora ai polmoni, pregò insieme alle sue consorelle 25.000 Memorare per ottenere la guarigione della donna.

Alla stessa preghiera è legato anche un miracolo attribuito a Madre Teresa, per la guarigione di una donna animista colpita da un tumore ovarico di grandi dimensioni[3].

Note
  1. La traduzione del Compendio è la seguente:
    « Ricordati, o piissima Vergine Maria, non essersi mai udito al mondo che alcuno abbia ricorso al tuo patrocinio, implorato il tuo aiuto, chiesto la tua protezione e sia stato abbandonato. Animato da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle Vergini, a te vengo e, peccatore contrito, innanzi a te mi prostro.

    Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma ascoltami propizia ed esaudiscimi. Amen. »

  2. È attestato che in certo momento aveva in suo possesso 200.000 immaginette della preghiera in varie lingue.
  3. http://www.sanpaolo.org/madre03/0301md/0301md20.htm
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 11 dicembre 2010 da don Paolo Benvenuto, baccelliere in Teologia.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.