San Francesco di Sales
San Francesco di Sales Vescovo | |
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Santo | |
Dottore della Chiesa | |
Età alla morte | 55 anni |
Nascita | Thorens-Glières 21 agosto 1567 |
Morte | Lione 28 dicembre 1622 |
Ordinazione presbiterale | 1593 |
Consacrazione vescovile | 1599 |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Ginevra |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 8 gennaio 1662, da Alessandro VII |
Canonizzazione | 19 aprile 1665, da Alessandro VII |
Ricorrenza | 24 gennaio |
Altre ricorrenze | 28 dicembre a Lione |
Santuario principale | Annecy Francia |
Attributi | Sacro Cuore di Gesù, corona di spine |
Patrono di | giornalisti, scrittori, autori, stampa cattolica, Piemonte, sordi e sordomuti |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
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Nel Martirologio Romano, 24 gennaio, n. 1:
28 dicembre, n. 5, ricorrenza secondaria:
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San Francesco di Sales (Thorens-Glières, 21 agosto 1567; † Lione, 28 dicembre 1622) è stato un vescovo francese. Fu proclamato santo nel 1665 da Papa Alessandro VII ed è uno dei Dottori della Chiesa.
Biografia
Francesco fu il figlio primogenito del signore di Boisy, nobile di antica famiglia savoiarda. Nacque nel castello di Sales presso Thorens, appartenente alla sua famiglia e ricevette una raffinata educazione. Il padre, che voleva per lui una carriera giuridica, lo mandò all'Università di Padova, dove Francesco si laureò, ma dove decise di divenire sacerdote. Ordinato il 18 dicembre 1593, fu inviato nella regione del Chablais, dominata dal Calvinismo e si dedicò soprattutto alla predicazione, prediligendo il metodo del dialogo: inventò i cosiddetti «manifesti», che permettevano di raggiungere anche i fedeli più lontani. San Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa, è il più importante e celebre santo della Savoia e del Piemonte.
Formazione
Ricevette sin dalla più tenera età un'accurata educazione, coronata dagli studi universitari di giurisprudenza a Parigi e a Padova. Qui ricevette, con grande lode, il berretto dottorale e ritornato in patria fu nominato avvocato del Senato di Chambéry. Sin dalla sua frequentazione accademica erano iniziati a emergere i suoi preminenti interessi teologici, culminati poi nelle scoperta della vocazione sacerdotale, che deluse però le aspettative paterne. Nel 1593 ricevette l'ordinazione presbiterale e il 21 dicembre celebrò la sua prima Messa. Fu sacerdote zelante e instancabile lavoratore. Visti gli scarsi frutti ottenuti dal pulpito, si diede alla pubblicazione di fogli volanti, che egli stesso faceva scivolare sotto gli usci delle case o affiggeva ai muri, meritandosi per questa originale attività pubblicitaria il titolo di santo patrono dei giornalisti e di quanti diffondono il cristianesimo servendosi dei mezzi di comunicazione sociale. Ma anche quei foglietti, che egli cacciava sotto le porte delle case, ebbero scarsa efficacia.
Predicazione a Ginevra
Spinto da un enorme desiderio di salvaguardare l'ortodossia cristiana, mentre imperversava la riforma calvinista, Francois chiese volontariamente udienza al vescovo di Ginevra affinché lo destinasse a quella città, simbolo supremo del calvinismo e massima sede dei riformatori, per la difficile missione di predicatore cattolico. Stabilitosi a Ginevra, non si fece remore a discutere di teologia con i protestanti, ardendo dal desiderio di recuperare quanti più fedeli alla Chiesa cattolica. Il suo costante pensiero era rivolto inoltre alla condizione dei laici, preoccupato di sviluppare una predicazione e un modello di vita cristiana alla portata anche delle persone comuni, immerse nella difficile vita quotidiana. Proverbiali divennero i suoi insegnamenti, pervasi di comprensione e di dolcezza, permeati dalla ferma convinzione che a supporto delle azioni umane vi fosse sempre la provvidenziale presenza divina. Molti dei suoi insegnamenti sono infatti intrisi di misticismo e di nobile elevazione spirituale. I suoi enormi sforzi e i grandi successi ottenuti in termini pastorali gli meritarono la nomina a vescovo coadiutore di Ginevra già nel 1599, a trentadue anni di età e dopo soli sei anni di sacerdozio.
Episcopato
Dopo altri tre anni divenne vescovo a pieno titolo e si spese per l'introduzione nella sua diocesi delle riforme promulgate dal Concilio di Trento. La città rimase comunque nel suo complesso in mano ai riformati e il novello vescovo dovette trasferire la sua sede nella cittadina savoiarda di Annecy, sulle rive del lago omonimo. Fu direttore spirituale di San Vincenzo de' Paoli. Nel corso della sua missione di predicatore, nel 1604, conobbe a Digione la nobildonna Giovanna Francesca Frèmiot, vedova del barone de Chantal, con la quale iniziò una corrispondenza epistolare e una profonda amicizia che sfociarono nella fondazione dell'Ordine della Visitazione.
« | Se sbaglio, voglio sbagliare piuttosto per troppa bontà che per troppo rigore » |
In questa affermazione di François de Sales sta il segreto della simpatia che egli seppe suscitare tra i suoi contemporanei.
Le opere letterarie
Il duca di Savoia, dal quale Francesco dipendeva politicamente, sostenne l'opera dell'inascoltato apostolo con la maniera forte, ma l'intolleranza non si addiceva al temperamento del santo e quest'ultimo preferì portare avanti la sua battaglia per l'ortodossia con il metodo della carità, illuminando le coscienze con gli scritti, per i quali ha avuto il titolo di dottore della Chiesa. Le sue principali opere furono dunque "Introduzione alla vita devota" e "Trattato dell'amore di Dio", testi fondamentali della letteratura religiosa di tutti i tempi. Quello dell'amore di Dio fu l'argomento con il quale convinse i recalcitranti ugonotti a tornare in seno alla Chiesa cattolica.
Morte
L'11 dicembre 1622 a Lione ebbe l'ultimo colloquio con la sua penitente e qui morì per un attacco di apoplessia il 28 dicembre dello stesso mese, nella stanzetta del cappellano delle Suore della Visitazione presso il monastero. Il 24 gennaio 1623 le spoglie del santo furono traslate ad Annecy, nella chiesa oggi a lui dedicata, ma in seguito furono poste alla venerazione dei fedeli nella basilica della Visitation, sulla collina adiacente alla città, accanto a quelle di Santa Giovanna Francesca di Chantal.
Influenza sulla cultura del seicento francese ed europeo
San Francesco di Sales, considerato quale padre della spiritualità moderna, ha influenzato le maggiori figure non solo del grand siècle francese, ma anche di tutto il Seicento europeo, riuscendo a convertire al cattolicesimo addirittura alcuni esponenti del calvinismo. Francesco di Sales a ragione può essere considerato uno dei principali rappresentanti dell'umanesimo devoto di tipica marca francese. Fu un vescovo santo, innamorato della bellezza e della bontà di Dio.
È infine doveroso ricordare come al suo nome si siano ispirate parecchie congregazioni, tra le quali la più celebre è indubbiamente la Famiglia Salesiana fondata da San Giovanni Bosco, la cui attenzione si rivolge più che altro alla crescita e all'educazione delle giovani generazioni, con un'attenzione tutta particolare alla cura dei figli delle classi meno abbienti.
A Thonon fondò la sezione locale della Congregazione dell'Oratorio. Francesco attraverso l'Oratorio svolse un'intensa attività apostolica, convinto che la "santità" era impegno di tutti i cristiani e non solo di quelli consacrati.
È considerato il "San Carlo piemontese" in quanto il culto di San Francesco si sviluppò in Piemonte quanto il culto di San Carlo Borromeo si sviluppò in Lombardia. San Francesco di Sales è il patrono del Piemonte.
Il culto
Fu beatificato nel 1661 e canonizzato nel 1665 dalla Chiesa cattolica, che, con papa Leone XIII, nel 1887 lo proclamò Dottore della Chiesa.
Viene considerato una delle grandi figure della Controriforma e della mistica cattolica francese.
Il 26 gennaio 1923 in occasione del III centenario della morte papa Pio XI lo commemorò con l'enciclica Rerum Omnium Perturbationem, con cui lo proclamò "Patrono dei giornalisti" e di "tutti quei cattolici che, con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina". Si ricorda, infatti, che il santo, non soddisfatto della risposta che avevano le sue prediche dal pulpito, si ingegnò a pubblicare fogli volanti, che poi affiggeva ai muri o faceva scivolare sotto le porte delle case.
San Francesco di Sales è patrono anche del Terz'Ordine dei Minimi, di cui entrò a far parte nel 1617.
Le congregazioni di san Francesco di Sales
La spiritualità e l'intensa attività missionaria di Francesco di Sales hanno ispirato nei secoli i fondatori di numerose famiglie religiose. Tra le congregazioni intitolate al santo vanno ricordate:
- i Missionari di San Francesco di Sales d'Annecy (detti Fransaliani), fondati nel 1838 ad Annecy da Pierre Marie Mérmier per la ricattolicizzazione della Francia;
- la Società Salesiana di San Giovanni Bosco, fondata a Torino nel 1859 da Giovanni Bosco per l'educazione dei ragazzi.
- gli Oblati di San Francesco di Sales, fondati a Troyes nel 1871 da Louis Brisson e dalla visitandina Marie de Sales Chappuis; giovani poveri;
- le Suore di San Francesco di Sales (dette anche Salesie), fondate a Ponte di Brenta nel 1740 da Domenico Leonati, dedite all'educazione delle famiglie povere;
- le Suore Oblate di San Francesco di Sales, fondate a Troyes nel 1866 da Louis Brisson e Léonie Aviat;
- le Figlie di San Francesco di Sales, fondate nel 1872 a Lugo da don Carlo Cavina e da madre Teresa Fantoni, dedite all'educazione della gioventù e l'assistenza agli ammalati;
- le Salesiane di Don Bosco, fondate nel 1872 a Mornese da don Bosco e da Maria Domenica Mazzarello, dedite all'istruzione e all'educazione femminile;
- le Suore Salesiane Missionarie di Maria Immacolata, sorte nel 1889 all'interno della congregazione delle Figlie di San Francesco di Sales.
Scritti
- Introduction a la vie devote par S. François de Sales eveque et prince de Geneve, Derniere edition, revue, corrigee, & augmentee, A Lyon: chez Louis Servant, 1608;in edizione italiana: La filotea, ouero l'introduttione alla vita diuota di S. Francesco di Sales vescouo e prencipe di Gineura,... Diligentemente confrontata con l'originale francese... Dal... Francesco Maria Battaglia..., In Genoua, nella stamperia del Franchelli, 1609;
- Traicte de l'amour de Dieu par François de Sales euesque de Geneue, A Lyon, Chez Pierre Rigaud, rue Merciere, au coing de rue Ferrandiere, a l'enseigne de la fortune, 1620;
- Tutte le opere spirituali di S. Francesco di Sales vescouo e prencipe di Geneua, In Venetia, appresso Giacomo Didini, 1634;
- Il direttore delle religiose, cauato dalle opere di monsignor Francesco di Sales..., in Roma, & in Napoli, per Egidio Longo, a istanza di Adriano Scoltore, 1652;
- I veri trattenimenti, o discorsi spirituali di monsignor Francesco di Sales vescouo di Geneua. Istitutore e fondatore dell'Ordine delle monache della visitatione di santa Maria. Tradotti dal franzese nell'italiano da d. Paolo Battista Vso di mare genouese monaco casinese..., In Roma, appresso Francesco Caualli, 1652;
- Aforismi sacri, overo Detti notabili raccolti dalle opere di S. Francesco di Sales e della venerabile primogenita sua figlia spirituale madama di Chantal, dal p. Pellegrino Pellegrini sacerdote della Congregazione della Madre di Dio, In Bologna, per il Longhi, 1667;
- Sermoni famigliari di s. Francesco di Sales vescouo e prencipe di Geneua. Fedelmente raccolti dalle monache della Visitatione di Santa Maria d'Annesy. Tradotti dal francese nell'italiano da vn suo diuoto, In Venetia, presso Paolo Baglioni, 1668;
- Pensando e pregando, pensieri scelti, a cura di Nicola Gori, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2004;
Lettere e carteggi
- Les epistres spirituelles du bien-heureux François de Sales euesque & prince de Geneue,... Diuisees en sept liures. Le 1. Contenant celles qu'il a escrit aux papes, cardinaux, euesques, roys, princes. Le 2. Plusieur beaux enseignemens... Recuillies par messire Loys de Sales, preuost de l'eglise de Geneue, A Lyon, pour Vincent de Coeursilly en rue Tupin a la fleur de Lis, 1628;
- Lettere spirituali di S. Francesco di Sales vescouo e prencipe di Geneua, fondatore dell'ordine della Visitazione di Maria, tradotte dal francese nell'italiano da un suo diuoto. Libri sette. Parte 1., In Roma, a istanza di Gregorio e Giouanni Andreoli, 1666;
- Lettere di amicizia spirituale, a cura di Andre Ravier S.J., Milano, Paoline, 2003;
- Lauro Aime Colliard, Une lettre inedite de Saint François de Sales concernant la bastonnade d'un jeune homme fort eveille, Roma, LAS, 2002, estratto da "Salesianum", a. 64. (2002), pp.525-543;
Predecessore: | Vescovo titolare di Ginevra | Successore: | |
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Claude di Granier 1578-1602 | 1602-1622 | Jean-François di Sales 1622 - 1635 |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
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Collegamenti esterni | |
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