Miracoli di Lourdes
« | Non dimenticherò mai l'esperienza sconvolgente, di quando vidi come una grossa formazione cancerogena sulla mano di un lavoratore si riduceva davanti ai miei occhi a una piccola cicatrice; non posso capirlo, ma non posso dubitare di ciò che ho visto con i miei occhi. » | |
Lourdes è un comune francese, nel cui territorio - tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858 - la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne del luogo, assisté a diciotto Apparizioni della Madonna, in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle.[2]
Per approfondire, vedi la voce Nostra Signora di Lourdes |
Tali apparizioni sono tra le più famose riconosciute dalla Chiesa cattolica, che ha anche riconosciuto ufficialmente come miracolose 67 guarigioni, fra quelle che si sono verificate tra gli ammalati recatisi a Lourdes in pellegrinaggio.[3]
I 67 miracoli
« | Chi crede nei miracoli li accetta perché sono evidenti per lui; chi non ci crede li nega perché ha una dottrina contro i miracoli.[4] » |
Presso il Santuario di Lourdes si trova il Bureau des constatations médicales (L'Ufficio delle constatazioni mediche), costituito nel 1905 da papa Pio X, che opera secondo i criteri definiti nel XVIII secolo dal cardinale Lambertini, futuro papa Benedetto XIV, per i processi di beatificazione.
Tale ufficio esamina i casi di possibili guarigioni miracolose, arrivando eventualmente a definire una guarigione come inspiegabile secondo le attuali conoscenze scientifiche; successivamente, dopo altre valutazioni, la Chiesa cattolica può affermare il carattere "miracoloso" di una guarigione. Attualmente i casi riconosciuti ufficialmente come tali sono 67 su oltre 2000 casi di guarigione inspiegabile.[5][6]
Perché una guarigione sia definita inspiegabile dal punto di vista medico, da parte del Bureau, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
- La diagnosi originale deve essere verificata e confermata senza alcun dubbio.
- La malattia deve essere considerata incurabile secondo le attuali conoscenze mediche.
- La guarigione deve essere in relazione con una visita a Lourdes, sebbene non sia richiesta l'immersione nell'acqua o il berla.
- La guarigione deve essere immediata, con rapida remissione dei sintomi o dei segni della malattia.
- La guarigione deve essere completa, senza disturbi residui.
- La guarigione deve essere definitiva, senza ricadute.
Elenco delle guarigioni di Lourdes riconosciute come miracolose dalla Chiesa cattolica
Nome, età e nazionalità | Natura della malattia | Data della guarigione |
---|---|---|
Louis Bouriette (54, Fr) | Cecità da trauma all'occhio destro | 27 febbraio 1858 |
B. Soupenne-C. (50, Fr) | Disturbi oculari cronici | 27 febbraio 1858 |
C. Latapie Chouat (38, Fr) | Paralisi da strappo del plesso brachiale | 1º marzo 1858 |
Henri Busquet (15, Fr) | Infiammazione muscolare con stato tifoso | 29 aprile 1858 |
Justin Bouhort (2, Fr) | Tubercolosi. Paralisi degli arti inferiori | 2 maggio 1858 |
Madeleine Rizan (58, Fr) | Paralisi degli arti | 17 ottobre 1858 |
Marie Moreau (17, Fr) | Gravissimo deficit della vista all'occhio destro | 9 novembre 1858 |
Pierre de Rudder (52, Be) | Frattura esposta alla gamba | 7 aprile 1875 |
Joachime Dehant (29, Be) | Ulcera alla gamba ds con cancrena molto diffusa | 13 settembre 1878 |
Elisa Seisson (27, Fr) | Ipertrofia del cuore, edema agli arti inferiori | 29 agosto 1882 |
Suor Eugenia Mabille (28, Fr) | Peritonite, flebite purulenta | 21 agosto 1883 |
Suor J. Bruyère (25, Fr) | Tubercolosi polmonare con caverne ed emottisi | 1º settembre 1889 |
Suor J.M. Jourdain (36, Fr) | Tubercolosi polmonare, deformazione col. vertebr. | 21 agosto 1890 |
Amélie Chagnon (17, Fr) | Osteoartrite tubercolare del ginocchio e del piede | 21 agosto 1891 |
Clémentine Trouvé (14, Fr) | Osteoperiostite del piede destro fistolizzata | 21 agosto 1891 |
Marie Lebranchu (35, Fr) | Tubercolosi polmonare | 20 agosto 1892 |
Marie Lemarchand (18, Fr) | Tubercolosi polmonare con ulcere a viso e gambe | 21 agosto 1892 |
Elise Lesage (18, Fr) | Osteoartrite tubercolare del ginocchio | 21 agosto 1892 |
Suor Marie Delporte (46, Fr) | Gastroenterite cronica di origine tubercolare | 29 agosto 1892 |
Abate Cirette (Fr, 46) | Sclerosi della colonna frontale e laterale | 31 agosto 1893 |
Aurélie Huprelle (Fr, 26) | Etisia polmonare acuta | 21 agosto 1895 |
Esther Brachmann, (Fr, 15) | Peritonite tubercolare | 21 agosto 1896 |
Jeanne Tulasne, (Fr, 20) | Infiammazione tubercolare della colonna vertebrale | 8 settembre 1897 |
Clémentine Malot, (Fr, 25) | Tubercolosi polmonare | 21 agosto 1898 |
François Rose (Fr, 36) | Flemmone con fistole al braccio ds con edema | 20 agosto 1899 |
Padre S. Taburel (Fr, 38) | Peritonite tubercolare | 25 giugno 1900 |
Suor Maximilien (Fr, 43) | Cisti idatidea al fegato, flebite alla gamba sinistra | 20 maggio 1901 |
Marie Savoye (Fr, 24) | Vizio mitralico scompensato di origine reumatica | 20 settembre 1901 |
Johanna Bézenac (Fr, 28) | Cachessia di origine ignota, impetigine al volto | 8 agosto 1904 |
Suor Saint-Hilaire (Fr, 39) | Tumore addominale | 20 agosto 1904 |
Suor Sainte-Béatrix (Fr, 42) | Laringo bronchite di probabile origine tubercolare | 31 agosto 1904 |
Marie-Thérèse Noblet (Fr,15) | Spondilite dorso lombare di origine tubercolare | 31 agosto 1905 |
19) | Peritonite tubercolare | 21 settembre 1905 |
Antonia Moulin (Fr, 30) | Osteite fistolizzata al femore destro | 10 agosto 1907 |
Marie Borel (Fr, 27) | Fistole alle regioni lombare e addominale | 21 agosto 22 agosto 1907 |
Virginie Haudebourg (Fr, 22) | Cistite di origine tubercolare e nefrite | 17 maggio 1908 |
Marie Biré (Fr, 41) | Cecità da atrofia bilaterale del nervo ottico | 5 agosto 1908 |
Aimée Allope (Fr, 37) | Numerosi ascessi di origine tubercolare, fistolizzati | 28 maggio 1909 |
Juliette Orion (Fr, 24) | TBC a polmoni e laringe, mastoidite purulenta | 22 luglio 1910 |
Marie Fabre (Fr, 32) | Enterite muco-membranosa e prolasso uterino | 26 settembre 1911 |
Henriette Bressolles (Fr, 28) | Morbo di Pott (spondilite tubercolare), paraplegia | 3 luglio 1924 |
Lydia Brosse (Fr, 41) | Fistole multiple di origine tubercolare | 11 ottobre 1930 |
Suor M. Marguerite (Fr, 64) | Infezione renale con edema e crisi cardiache | 22 gennaio 1937 |
Louise Jamain (Fr, 22) | Tubercolosi polmonare, intestinale e peritoneale | 1º aprile 1937 |
Francis Pascal (Fr, 3) | Cecità e paralisi degli arti inferiori | 31 agosto 1938 |
Gabrielle Clauzel (Alg., 49) | Spondilosi reumatica | 15 agosto 1943 |
Yvonne Fournier (Fr, 22) | Sindrome di Leriche | 19 agosto 1945 |
Rose Martin (Fr, 46) | Cancro all'utero | 3 luglio 1947 |
Jeanne Gestas (Fr, 50) | Occlusioni intestinali post-operatorie | 22 agosto 1947 |
Marie-Thérèse Canin (Fr, 37) | Morbo di Pott e peritonite tubercolare fistolizzata | 9 ottobre 1947 |
Maddalena Carini, (Ita., 31) | Tubercolosi al peritoneo, alla colonna e ai polmoni | 15 agosto 1948 |
Jeanne Frétel, (Fr, 34) | Peritonite di origine tubercolare | 8 ottobre 1948 |
Angele Théa (Germ., 20) | Sclerosi a placche (da sei anni) | 20 maggio 1950 |
Evasio Ganora (Ita., 37) | Linfoma di Hodgkin | 2 giugno 1950 |
Edeltraud Fulda (Austria, 34) | Morbo di Addison | 12 agosto 1950 |
Paul Pellegrin (Fr, 52) | Fistola postoperatoria (ascesso al fegato) | 3 ottobre 1950 |
Fr. Léo Schwager (Sui., 28) | Sclerosi a placche (da cinque anni) | 30 aprile 1952 |
Alice Couteault (Fr, 34) | Sclerosi a placche (da tre anni) | 15 maggio 1952 |
Marie Bigot (Fr, 31) | Cecità, sordità ed emiplegia da aracnoidite | 8 ottobre 1953 |
Ginette Nouvel (Fr, 26) | Trombosi venose da sindrome di Budd-Chiari | 21 settembre 1954 |
Elisa Aloi (Ita, 26) | Tubercolosi osteo-articolare fistolizzata | 5 giugno 1958 |
Juliette Tamburini (Fr, 22) | Osteo-periostite femorale fistolizzata | 17 luglio 1959 |
Vittorio Micheli (Ita, 23) | Sarcoma all'anca sinistra | 1º giugno 1963 |
Serge Perrin (Fr, 41) | Emiplegia con lesioni oculari per disturbi circolatori | 1º maggio 1970 |
Delizia Cirolli (Ita, 12) | Sarcoma di Ewing al ginocchio destro | 24 dicembre 1976 |
Jean-Pierre Bély (Fr, 51) | Sclerosi a placche | 9 ottobre 1987 |
Anna Santaniello (Ita, 41) | Scompenso cardiaco da febbre reumatica | 19 agosto 1952 |
L'intermezzo 1911 - (1924) 1946
Esaminando l'elenco delle guarigioni di Lourdes riconosciute come miracolose dalla Chiesa, si osserva una lunga interruzione dal 1911 al 1924; non solo, le guarigioni verificatesi successivamente al 1924 furono riconosciute dalla Chiesa solo a partire dal 1946.
Le ragioni di queste interruzioni sono complesse e non completamente note: da un lato papa Pio X aveva chiesto nel 1905 una riorganizzazione delle strutture mediche di Lourdes, con un aggiornamento dei metodi, anche a causa del nuovo clima culturale e politico (Il 1° gennaio 1906 era avvenuta in Francia la divisione tra Stato e Chiesa); dall'altro questa riorganizzazione si protrasse certamente per un tempo eccessivo, anche tenendo conto dei periodi bellici.
I motivi del lungo intermezzo non sono legati soltanto alla radicalità della ristrutturazione dell'Ufficio Medico di Lourdes, ma anche a tensioni tra l'Ufficio stesso e le gerarchie ecclesiastiche, e tra i medici stessi, spesso in contrasto con riferimento alle metodiche da adottare. Bisogna aggiungere però che la travagliata riorganizzazione ha certamente giovato alla scientificità dei procedimenti alla fine adottati.[7]
L'acqua della grotta di Massabielle
Nella grotta di Massabielle si trova la sorgente che la Madonna indicò a Bernadette il 25 febbraio 1858, durante la nona apparizione. Le analisi dell'acqua, la prima delle quali eseguita il 7 agosto 1858, hanno dimostrato che si tratta di comune acqua potabile, priva di sostanze che potrebbero conferirle un valore terapeutico, come confermato dagli esami dell'8 ottobre 1964.
L'acqua sgorga alla temperatura di 13/14°C, con un flusso compreso tra 17.000 e 72.000 litri al giorno, a seconda delle stagioni. Viene cambiata due volte al giorno, ma non dopo ogni singola immersione, nelle piscine dove si immergono i malati, affetti dalle patologie più diverse, anche contagiose, comprese svariate affezioni dermatologiche, senza che si verifichi alcun contagio. Si noti che circa duemila persone al giorno si immergono nelle vasche.
Il professor Prévot, direttore dell'Istituto Pasteur di Parigi, ha dichiarato: "L'acqua della fonte non è né antisettica né antibiotica...Se cura, certo non lo fa attraverso un meccanismo o una percentuale di sostanza terapeutica. Per essere precisi: come se non ci fosse dentro niente di miracoloso. Il miracolo è nel Guaritore, come nelle persone guarite miracolosamente; l'acqua della fonte è solo il segno che rende sensibile il miracolo."[8]
Alcuni casi famosi
Pieter De Rudder
Per approfondire, vedi la voce Pieter De Rudder |
La guarigione del fiammingo Pieter De Rudder, avvenuta il 7 aprile 1875, viene contata tra quelle di Lourdes, anche se avvenne in realtà nel santuario Della Madonna di Lourdes a Oostacker, presso Gand, in Belgio. La gamba sinistra di Pieter era stata fracassata dalla caduta di un tronco: dopo otto anni di inutili cure, con tibia e perone ridotte in frammenti, e il "terzo inferiore della gamba e il piede penzolanti come uno straccio", si recò al santuario "trascinandosi con le grucce", tornandone "senza stampelle e ballando". Aveva 44 anni, e visse fino a 75: quattordici mesi dopo la morte, il suo corpo fu riesumato e il fenomeno verificatosi, non spiegabile dalla scienza, fu constatato da oltre cento medici. La Chiesa cattolica riconobbe la guarigione come miracolosa il 25 luglio 1908[9]
Louis-Justin Duconte-Bouhort
Louis-Justin era un bambino di diciotto mesi, malato di una grave forma di tubercolosi, che aveva provocato la paralisi delle gambe. Il medico curante aveva detto alla madre che la fine del piccolo era "solo questione di ore". La madre, vicina di casa di Bernadette Soubirous, spinta dalla disperazione ma sorretta indubbiamente da una grande fede, fece una cosa apparentemente assurda: il 2 maggio 1858 prese il bimbo morente e lo tenne immerso per quindici minuti nell'acqua gelida della grotta di Massabielle. Tolto dall'acqua il corpicino rigido e blu, lo rimise nella culla: dopo un sonno profondo, il giorno dopo il bimbo si alzò da solo e si mise a camminare, completamente guarito. Il Vescovo di Tarbes, Bertrand-Sévère Laurence, dichiarò la guarigione come miracolosa il 18 gennaio 1862.[10]
Marie Biré
Marie Birè, nata Lucas, era una contadina francese robusta e attiva, madre di sei figli, ma nel 1904, a trentotto anni, si ammalò gravemente, arrivando a perdere la vista. Il 5 agosto 1908, dopo aver ricevuto la Comunione nella grotta di Massabielle, tornò improvvisamente a vedere.
Il dottor Lainey, famoso oculista e membro del Bureau Médical di Lourdes, avendola visitata subito dopo la guarigione, scrisse: "La visita degli occhi con l'oftalmoscopio ha rivelato da entrambe le parti una pupilla bianca, madreperlacea, senza colorazione di sorta. Le vene e le arterie erano sottili come fili...si trattava di atrofia bianca del ottico con origini cerebrali, una delle più gravi e incurabili malattie degli occhi. La signora Birè ha però recuperato oggi la vista. Era in condizioni di leggere le lettere più piccole e la sua vista a distanza era altrettanto buona".
La capacità visiva era "normale e acuta", benché l'atrofia dei nervi non fosse stata eliminata: solo un mese dopo l'atrofia scomparve e il nervo ottico si ricostituì. Il dottor Merlin scrisse: "Analizzando questo caso bisogna prendere particolarmente in considerazione il fatto che la signora Biré poteva vedere già poco tempo dopo il verificarsi del miracolo, benché sotto l'aspetto oftalmologico il suo nervo ottico fosse ancora malato e lo stato delle sue pupille non permettesse teoricamente la vista".
Nel suo libro Le grandi guarigioni di Lourdes, il dottor Boissarie, per oltre 25 anni capo del Bureau Médical, scrisse che le guarigioni di malattie degli occhi sono "uno dei capitoli più interessanti della storia di Lourdes", e il prof. Alfred Läpple aggiunge: "Probabilmente, dal punto di vista della medicina, il caso più notevole tra queste guarigioni di malattie agli occhi è quello di Maria Biré".
Il 30 luglio 1910, dopo il processo canonico, il vescovo di Luçon, Catteau, dichiarò la guarigione miracolosa.[11]
Francis Pascal
Francis Pascal era nato il 3 ottobre 1934 nel piccolo comune francese di Sault, e viveva con i genitori a Beaucaire, vicino ad Avignone. Il 15 dicembre 1937 si ammalò di meningite, che lo lasciò in pochi mesi cieco e paralizzato.
I genitori decisero di portare il bambino a Lourdes, consegnando al dottor J. Roman, che accompagnava i malati, il seguente referto del medico curante, dottor Dardé di Beaucaire:
« | Io, sottoscritto Dr. Dardé, dichiaro di avere in cura il piccolo Francis Pascal di quattro anni, per meningite e per le sue conseguenze con paralisi degli arti inferiori e cecità assoluta. Le lesioni accertate sono nello stesso stato da quattro mesi e sembrano resistere a qualunque trattamento. » |
Il 31 agosto 1938, dopo la seconda immersione nell'acqua della piscina di Lourdes, ci fu un'improvvisa remissione dei sintomi, così descritta dal dottor Dardè:
« | Il bambino malato era paralizzato e la sua capacità viviva era nulla. Al suo ritorno da Lourdes la signora Pascal mi portò il bambino: camminava! Dovetti constatare la scomparsa della paralisi e il ritorno della vista. Dal momento del viaggio a Lourdes il miglioramento è stabile. » |
A causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e della conseguente interruzione dell'attività dell'Ufficio Medico di Lourdes, il caso di Francis Pascal potè essere esaminato dalla commissione medica soltanto nel 1948. Nella relazione conclusiva, il dottor Leuret scrisse:
« | La guarigione non è umanamente spiegabile, sia per quanto riguarda la natura della malattia che la durata dei danni e l'improvviso recupero della vista e della deambulazione, e perciò è stata passata alla commissione canonica della diocesi perché sia giudicata. » |
Charles de Provenchères, arcivescovo di Aix, Arles ed Embrun, diocesi competente, il 31 maggio 1949 così concluse la sua dichiarazione:
« | ...appellandoci al Santo Nome di Dio, e in forza dell'autorità conferitaci dal Concilio di Trento in materia e previa sottomissione della Nostra decisione all'autorità del Papa, decidiamo e dichiariamo che la guarigione di Francis Pascal avvenuta il 31 agosto 1938 accadde in modo miracoloso e che deve essere ascritta a una speciale intercessione della Santissima Vergine Maria, l'Immacolata Madre di Dio[12] » |
Leo Schwager
Bernard-Josef Schwager nacque il 19 maggio 1924 a Balterswil, in Svizzera, da una famiglia contadina. A 21 anni, il 2 novembre 1945, entrò in una comunità religiosa benedettina. Si manifestarono però i primi sintomi di una sclerosi multipla; nel 1947 fu ugualmente accettato come professo provvisorio, con il nome di fratel Leo, e l'8 dicembre 1950 emise i voti.
Nel 1951 la malattia peggiorò: subentrarono afasia ed emiplegia. Gli fu concesso di recarsi a Lourdes, dove arrivò il 30 aprile 1952. Dopo due immersioni nella piscina, una al mattino e una nel pomeriggio, senza che fosse accaduto nulla, verso le sedici invece, durante la processione del Santissimo Sacramento, mentre riceveva la benedizione, fratel Leo fu attraversato, come riferì in seguito, da una specie di scossa elettrica e si sentì improvvisamente guarito: lasciò la carrozzella e si inginocchiò a pregare.[13]
Fu esaminato il giorno dopo nell'Ufficio Medico del santuario, e successivamente nel 1956, 1957 e 1958. Il 15 aprile 1959, davanti al Comitato Medico Internazionale di Parigi, il professor Jacques Thiébaut dichiarò:
« | Le condizioni nelle quali la guarigione avvenne restano inspiegabili per la medicina. » |
Dopo il rituale controllo da parte della commissione ecclesiastica vescovile competente, il 18 dicembre 1960 il vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo, Françoise Charrière, dichiarò:
« | Viste le molte testimonianze e i resoconti medici...vista la dichiarazione del Comitato Medico Internazionale...visto il resoconto della commissione canonica...dopo aver invocato il nome di Dio, in forza dell'autorità del nostro incarico e sottoponendo la nostra decisione all'autorità papale, decidiamo e dichiariamo: la guarigione del reverendo fratel Leo Schwager OSB, avvenuta a Lourdes il 30 aprile 1952 , è un miracolo e deve essere attribuita a un intervento straordinario della Onnipotenza divina su intercessione della Santissima Immacolata Vergine, la Madre di Dio. » |
La vicenda di fratel Leo è descritta dettagliatamente nel libro Sono stato guarito a Lourdes, della scrittrice svizzera Ida Luthold-Minder, redatto sulla base di numerose dichiarazioni scritte del religioso.
Vittorio Micheli
Vittorio Micheli era nato il 6 febbraio 1940 a Scurelle, piccolo centro in provincia di Trento. A ventidue anni, durante il servizio militare, fu colpito da un osteosarcoma al bacino. Dopo dieci mesi trascorsi all'ospedale militare di Trento, gli esami radiografici e istologici e i referti relativi sembravano non lasciare speranze:
« | La metà sinistra del bacino è quasi completamente distrutta (18 luglio 1962)...I frammenti di osso hanno un aspetto necrotico...Non c'è più nessun elemento scheletrico (nella parte inferiore del bacino), ma solo una massa informe di consistenza pastosa. Il malato è impossibilitato a fare il minimo movimento con la gamba sinistra (24 maggio 1963).[14] » |
Micheli decise di recarsi a Lourdes. Come risulta dalle dichiarazioni sue e dei suoi accompagnatori, portato in barella alla grotta, il 1 giugno 1963, dopo essere stato immerso nell'acqua della fonte, improvvisamente si sentì guarito[15]. Tornò all'ospedale di Trento, dove fu tenuto per alcuni mesi in osservazione: le radiografie effettuate in questo periodo mostrano una progressiva ricostituzione delle parti ossee distrutte. Micheli riprese inoltre a camminare.
Il 3 maggio 1971 l'Ufficio Medico di Lourdes concluse le sue indagini con una relazione, nella quale si legge tra l'altro:
« | Vittorio Micheli era stato colpito da un tumore maligno al bacino, che lo avvolgeva tutto e aveva distrutto la maggior parte dell'osso iliaco. Questo tumore era un sarcoma, che improvvisamente, senza nessun trattamento, guarì. È inutile cercare una spiegazione medica per questa guarigione, non ce n'è nessuna. » |
La relazione della commissione medica fu inviata alla competente arcidiocesi di Trento. Dopo il parere positivo della commissione canonica, il 26 maggio 1976 l'arcivescovo Alessandro Gottardi dichiarò:
« | La guarigione di Vittorio Micheli è dovuta a un intervento staordinario di Dio, Creatore e Padre, con l'azione congiunta e l'intercessione dell'Immacolata Vergine Maria. » |
Delizia Cirolli
Delizia Cirolli nacque il 17 novembre 1964 a Paternò, presso Catania. Nel 1976 manifestò un gonfiore doloroso al ginocchio destro; la bambina fu sottoposta a esami radiografici e istologici presso la Clinica Universitaria Ortopedica dell'Università di Catania: le fu diagnosticato un tumore maligno alla parte superiore della tibia.
Data la prognosi infausta fatta dai medici, che le avevano dato sei mesi di vita, fu deciso di non amputarle la gamba, trattandola solo con radioterapia e farmaci.
Grazie anche a una colletta, organizzata nel paese natale, la bambina fu portata a Lourdes dal 5 al 13 agosto 1976, senza ottenere alcun miglioramento. Ma nel giorno di Natale dello stesso anno cominciò a migliorare: i dolori e il gonfiore scomparvero, e poté riprendere a camminare e ad andare a scuola.
L'anno successivo Delizia Cirolli si presentò all'Ufficio Medico di Lourdes che, dopo accertamenti e controlli durati tre anni, il 28 luglio 1980 dichiarò la guarigione completa e inspiegabile per la scienza. La Chiesa cattolica riconobbe la guarigione come miracolosa il 28 giugno 1989[16].
Le guarigioni non riconosciute ufficialmente dalla Chiesa cattolica
Fino ad oggi, Lourdes ha visto circa settemiladuecento casi di guarigioni ufficialmente registrate[17][18] e circa duemila sono state dichiarate "non spiegabili dalla scienza"[19], secondo il giudizio del Comitato Medico Internazionale, formato da medici credenti e non. Le guarigioni inspiegabili a Lourdes sono molte, ad esempio, nel 2008 su circa 37 segnalazioni, ben 5 guarigioni sono state ritenute inspiegabili dalla scienza.[20] Di queste guarigioni, solo 67 sono state riconosciute come miracolose dalla Chiesa cattolica.
Tra i casi non riconosciuti ufficialmente, c'è quello della guarigione inspiegabile di Maria Bailly, verificatasi nel 1903, nota per essere stata descritta dal famoso medico e scienziato Alexis Carrel nel suo libro Viaggio a Lourdes. Dopo avere assistito personalmente a questa guarigione, l'agnostico Carrel ritornò alla fede cattolica.[21]
Per approfondire, vedi la voce Viaggio a Lourdes |
Il fenomeno del 1999
Nella basilica inferiore di Lourdes, nel novembre 1999, durante la celebrazione della Messa, al momento della Consacrazione l'ostia si è sollevata in aria ed è rimasta così fino al momento della Comunione.
La cerimonia era ripresa in diretta dalla televisione, ed essendo il filmato piuttosto lungo e ricco di primi piani, gli spettatori hanno potuto non solo seguire il fenomeno, ma anche rendersi conto che non si trattava di un'illusione ottica o di un effetto della prospettiva[22].
La Messa era celebrata dall'arcivescovo di Lione, concelebravano l'arcivescovo di Parigi, cardinale Jean-Marie Lustiger, diversi vescovi e sacerdoti, oltre ai superiori dei monasteri trappisti di tutto il mondo.
La Chiesa cattolica non si è finora pronunciata ufficialmente sull'episodio.[23]
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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