Monastero di Montserrat

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Monastero di Santa Maria del Montserrat
Montserrat monastery3.JPG
Stato bandiera Spagna
Comunità Catalogna Catalogna
Comune Monistrol de Montserrat
Diocesi Sant Feliu de Llobregat
Religione Cattolica
Sito web Sito ufficiale Sito ufficiale
Oggetto tipo Monastero
Sigla Ordine qualificante O.S.B.
Sigla Ordine reggente O.S.B.
Inizio della costruzione 1011 c.a.
Coordinate geografiche
41°35′36″N 1°50′15″E / 41.59322, 1.83737 bandiera Spagna
Mappa di localizzazione New: Spagna
Monastero di Montserrat
Monastero di Montserrat
Barcellona
Barcellona
Madrid
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Il Monastero di Santa Maria de Montserrat (Monestir de Montserrat in catalano) è un monastero benedettino situato ad un'altitudine di 720 m.s.l.m. sulla montagna di Montserrat, nel comune di Monistrol de Montserrat, (Bages), nella comunità autonoma spagnola della Catalogna, di cui rappresenta un simbolo, nonché un importante sito di pellegrinaggio e di visita per i turisti.

Storia

L'origine del monastero è incerta. Si sa che, intorno al 1011, un monaco proveniente dal monastero di Santa Maria di Ripoll raggiunse la montagna di Montserrat per incaricarsi di dirigere il monastero di Santa Cecilia di Montserrat, per cui quest'ultimo sarebbe passato agli ordini dell'abate Oliba di Ripoll. Santa Cecilia non accettò la situazione e l'abate decise di fondare il monastero di Santa Maria di Montserrat nel luogo dove esisteva un antico eremo con lo stesso nome, il 1025. A partire dal 1082 Santa Maria ebbe un priore proprio e smise di dipendere da quello di Ripoll.

Questo eremo rapidamente divenne il più importante fra quelli presenti su quella montagna grazie all'immagine della Madonna venerata fin dal 880 e si trasformò in un santuario, per cui ebbe accesso a un maggior numero di donazioni che gli permisero una crescita costante in dimensioni ed importanza. Alla fine del XII secolo il reggente sollecitò le autorità ecclesiastiche ad aumentare il numero di monaci a 12 unità, minimo richiesto per poter considerare il santuario un'abbazia.

Nel XIII secolo iniziò la lotta del monastero per ottenere la piena indipendenza da quello di Ripoll: durante lo Scisma d'Occidente infatti il priorato di Montserrat era fedele al Papa di Roma Urbano VI nonostante quello di Ripoll appoggiasse Benedetto XIII, perciò il re Martino l'Umanista consigliò Benedetto XIII di promuovere Montserrat ad abbazia ed a porre come abate Marco di Villalba, che era abate di Ripoll dal 1408. L'11 marzo 1409 una bolla di papa Benedetto istituì l'Abbazia di Montserrat, nonostante Ripoll continuasse comunque a mantenere alcuni privilegi su Montserrat, finché il papa Eugenio IV liberò completamente Montserrat con una bolla datata 11 marzo 1431.

Nel 1493 però l'abbazia perse di nuovo l'autonomia in quanto re Ferdinando il Cattolico inviò al monastero 14 monaci dalla città di Valladolid e Montserrat passò alle dipendenze di questa città della Castiglia. Nei secoli seguenti vi fu un alternarsi di abati catalani e castigliani. Proprio nel 1493 Bernat de Boïl un monaco del monastero, accompagnò Cristoforo Colombo in uno dei suoi viaggi in America.

Nel corso del XIX secolo il Monastero di Montserrat fu incendiato e saccheggiato per ben due volte dalle truppe napoleoniche, nel 1811 e 1812, mentre nel 1835 i monaci dovettero abbandonare il monastero in seguito alla desamortització de Mendizábal, una sorta di asta pubblica per ridistribuire i terreni non coltivati che spesso erano di proprietà della Chiesa.

Tutto questo durò poco e già dal 1844 i monaci si ristabilirono nel monastero, senza ingerenze da parte della congregazione di Valladolid. Vennero ristrutturati gli edifici, danneggiati gravemente.

Attualmente la congregazione è formata da un centinaio di monaci; inoltre al Monastero vivono i ragazzi che compongono la Scuola di canto di Montserrat (chiamata Escolania de Montserrat in catalano), considerata la più antica d'Europa giacché risale al XIII secolo.

Il Monastero

Il complesso è costituito da due blocchi di edifici: da una parte la basilica con le dipendenze dei monaci, dall'altra gli edifici destinati ad accogliere i pellegrini e i visitatori: ristoranti, negozi e un albergo.

La basilica

La basilica di Montserrat fu ricostruita completamente nel XIX secolo ed è ad una sola navata, attorno la quale sono disposte diverse cappelle. La navata è sostenuta da colonne centrali, con intagli in legno dello scultore Josep Llimona. Ad un'estremità è posto l'altare maggiore e il coro. Il crocifisso d'ivorio, procedente d'Italia, dell'altare è stato riconosciuto come opera giovanile di Michelangelo, mentre precedentemente lo si attribuiva al Ghiberti.

Proprio sopra l'altare maggiore c'è la stanza nella quale è situata la statua della Vergine Moreneta de Montserrat, a cui si accede dopo aver attraversato un portale in alabastro scolpito con scene della Bibbia.

Il chiostro

Il chiostro, opera dell'architetto Josep Puig i Cadafalch, è costituito da due piani sostenuti da colonne di pietra. Il piano inferiore comunica con il giardino che dispone di una fonte nella parte centrale. Lungo le pareti del chiostro si vedono peces antiche, alcune del X secolo.

Il refettorio

Il refettorio è del XVII secolo ma fu restaurato nel 1925 da Josep Puig i Cadafalch: nella parte centrale un mosaico di Cristo e nella parte opposta è collocato un trittico con scene della vita di San Benedetto.

Altre strutture

Il Monastero dispone di un museo diviso in tra sezioni: quella preistorica, nella quale sono esposti diversi ritrovamenti di quest'epoca rinvenuti nella montagna circostante; quella dell'Oriente biblico, con materiale archeologico relativo alla Bibbia e, infine, la Pinacoteca, con opere dal 1500 ai giorni nostri, fra le quali opere di El Greco, Salvador Dalí e Pablo Picasso.

Le piazze

Nella parte esterna dell'edificio sono presenti diverse piazze che servono per assestare il congiunto dell'edificio con l'orografia della montagna. La principale è la Piazza Santa Maria, opera anch'essa di Puig i Caldafach. Dalla piazza si può osservare la nuova facciata costruita su progetto di Francesc Folguera con pietra proveniente dalla montagna stessa, alla cui destra si possono osservare i resti dell'antico claustrum gotico.

Nella piazza dell'Abate Oliba sono situati gli edifici che servono ad alloggiare i pellegrini e i turisti. Nella piazza vi è una statua dedicata al fondatore del Monastero, opera del 1933 dello scultore Manuel Xuclà.

Infine la piazza di Santa Croce dedicata a San Michele, il cui nome è dovuto alla croce opera dello scultore Josep Maria Subirachs.

La Madonna di Montserrat

La Moreneta

Secondo la leggenda, la prima immagine della Vergine (in catalano La Mare de Déu de Montserrat) fu ritrovata da alcuni bambini che accudivano un gregge dentro una grotta nel 880, dopo aver visto una luce sulla montagna. Quando il vescovo seppe del ritrovamento cercò di far trasportare la piccola statua a Manresa, ma non gli fu possibile perché la statua divenne troppo pesante. Perciò il vescovo interpretò questo segnale come il desiderio della Vergine di rimanere nei pressi del luogo del ritrovamento e perciò ordinò la costruzione del santuario.

La statua di Maria attualmente venerata è una scultura lignea romanica del XII secolo. Misura circa 95 cm di altezza e rappresenta la Beata Vergine Maria con il Bambin Gesù. Nella mano destra la Madonna regge una sfera che simboleggia l'universo, mentre Gesù, sempre con la mano destra, benedice e nella sinistra regge una pigna. Ad eccezione dei volti e delle mani, l'immagine è dipinta d'oro, mentre la Vergine è rappresentata con volto di carnagione scura, cosa che le è valsa il soprannome popolare di moreneta

L'11 settembre 1881, ricorrenza della Festa nazionale della Catalogna, papa Leone XIII dichiarò ufficialmente la Madonna di Montserrat patrona della Catalogna e di avere un propria festività nel calendario liturgico, festa che si celebra il 27 aprile.

Curiosità

Il Monastero è al centro della leggenda del sacro graal: nell'opera di Wolfram von Eschenbach, il Graal fu messo in salvo nel castello di Munsalvaesche (mons salvationis) o Montsalvat, affidato a Titurel, il primo re del Graal. Alcuni hanno identificato il castello con il Monastero di Montserrat; Richard Wagner, nel suo Parsifal dice che Montsalvat è "nelle montagne del nord della Spagna". Nel 1940, il capo nazista Himmler fece una breve visita al monastero per domandare dati sopra la possibilità che ci fosse il Graal. Questa leggenda non ha tradizione a Montserrat; la tradizione ispanica del Graal lo situa nel monastero di San Juan de la Peña (Huesca) e, dopo, al palazzo di Barcelona e a la Catedrale de Valencia, dove è ora.

È invece storicamente provata la visita al Monastero il 25 marzo del 1522 da parte di Sant'Ignazio di Loyola che proprio qui maturò la sua conversione, lasciando la sua spada all'altare della Moreneta come ex-voto; scambiò le sue vesti di cavaliere con quelle di un povero pellegrino e si avviò verso Manresa e la Terra santa.

Come arrivare

La montagna di Montserrat è a circa un'ora e mezza da Barcellona. È possibile raggiungere in treno o in automobile l'apposita stazione di Aeri Montserrat e da qui prendere la funicolare detta Aeri che in pochi minuti arriva nei pressi del Monastero, oppure raggiungere la stazione di Monistrol de Montserrat ove è possibile il collegamento mediante treni a cremagliera. È pure possibile raggiungere il sito direttamente in automobile previo pagamento di un pedaggio, oppure a piedi grazie all'antico sentiero che comunica con il fondovalle (circa 1h45).

Lista dei priori ed abati del monastero

Elenco degli abati del monastero di Montserrat nel corso della storia. Per il periodo 1070-1408, quando Montserrat dipendeva dal Monastero di Santa Maria di Ripoll, indicazione dei priori che la governavano a nome dell'abate di Ripoll.

Abati nel periodo 1409-1493, quando il monastero era nella Congregazione di Clausura di Tarragona

Monastero di Montserrat (1493-1835) Abati nel periodo 1493-1838, quando il monastero era nella Congregazione di San Benito de Valladolid, fino alla confisca di Mendizábal

Monastero di Montserrat dalla riapertura del 1844

[4]

Note
  1. cfr. Bishop Juan de Peralta, O.S.B. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 28-08-2020
  2. cfr. Bishop Benito Tocco, O.S.B. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 28-08-2020
  3. cfr. Bishop Simón Rojas Guardiola y Hortoneda, O.S.B. † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 28-08-2020
  4. Voce Llista d'abats de Montserrat di ca.wiki: il materiale ivi presente è stato rielaborato in senso cattolico e integrato
Collegamenti esterni
Bibliografia
  • Antoni Pladevall, Els monestirs catalans, Edicions Destino, Barcelona, 1970
  • Jordi Tomàs Bonell, Descobrir Catalunya, Premsa Catalana, Barcelona, 1994