Museo Diocesano di Ogliastra (Lanusei)
Museo Diocesano di Ogliastra | |
Lanusei, Museo Diocesano, sala espositiva | |
Categoria | Musei diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Sardegna |
Regione | Sardegna |
Provincia | Ogliastra |
Comune | Lanusei |
Diocesi | Diocesi di Lanusei |
Indirizzo |
Via Roma, 106 08045 Lanusei (OG) |
Telefono | +39 0782 42158 |
Fax | +39 0782 482212 |
Posta elettronica | ubclanusei@gmail.com |
Proprietà | Diocesi di Lanusei |
Tipologia | arte sacra, archeologia, architettura |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, dipinti, grafica e disegni, lapidi, libri antichi a stampa, monete, manoscritti, metalli, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, archivio storico, biblioteca, didattica, fototeca, visite guidate |
Sede Museo | Seminario Diocesano |
Datazione sede | 1936 - 1954 |
Fondatori | mons. Antioco Piseddu |
Data di fondazione | 27 maggio 1995 |
Il Museo Diocesano di Ogliastra a Lanusei ha sede al primo piano del Seminario Diocesano, aperto al pubblico il 27 maggio 1995 per volontà del vescovo Antioco Piseddu (1981-2014), con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico e storico-artistico proveniente dalla Cattedrale di Santa Maria Maddalena e dal territorio diocesano.
Storia
Il Museo Diocesano di Ogliastra nasce per volontà del vescovo Antioco Piseddu che già nel 1985 aveva deciso di ristrutturare un'ala del Seminario Diocesano, costruito tra il 1936 e il 1954, al fine di ospitarvi le preziose collezioni archeologiche e storico-artistiche. Al termine dei lavori il Museo fu inaugurato nel 1995 con l'allestimento delle prime due sale alle quali si è affiancata nel 2015 una terza sala, sistemata per impegno del vescovo Antonello Mura.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa in cinque sezioni espositive allestite con l'obiettivo di dare al visitatore un quadro, sia pure sommario, del territorio e della storia dell'Ogliastra e della Diocesi. Nel percorso sono presentati reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dal IV millennio a.C. al XX secolo.
Sezione I - Storia naturale e Archeologia
Nella prima sezione è custodia la raccolta di minerali e fossili e quella dei reperti archeologici, che documentano l'età preistoria, il periodo nuragico, punico e romano. Inoltre, sono esposti anche oggetti di cultura etrusca, con la quale la civiltà nuragica ebbe frequenti contatti.
Sezione II – Storia della Diocesi
La seconda sezione documenta la storia della Diocesi che comincia con il periodo giudicale. Fu, infatti, fondata intorno all'anno Mille, dal vescovo san Giorgio di Suelli, del quale si conservano in questo spazio alcuni oggetti e immagini.
Inoltre, nella sezione è esposta:
Sezione III – Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Sono esposti numerosi oggetti, provenienti dal territorio ogliastrino, e preziosi paramenti sacri.
Sezione IV – Testimonianze storiche
Tra le opere e gli oggetti esposti, in questa sezione, si segnalano::
- Reliquiario di Santa Maria Navarrese (XI secolo), di bottega ispano–mussulmana, con scritta augurale in caratteri cufici.
- Pergamena in ebraico e latino (XIII secolo), rinvenuta nella legatura di un libro del XVI secolo della Biblioteca diocesana e contenente un testo di letteratura rabbinica.
- Madonna di Monserrato (XIV secolo), in pietra arenaria, di bottega iberica: l'opera è probabilmente appartenuta ad un'aragonese, venuto in Sardegna nel 1324 per conquistare l'isola.
- Frammento cartaceo con una preghiera coranica (XVIII secolo), di ambito marinaresco, scritta in arabo magrebino.
- Lunga striscia di pergamena con disegni e scritta in caratteri amarici (XVIII secolo), proveniente dall'Etiopia, contenente preghiere deprecatorie contro il male.
- Statuetta di Ercole (II secolo), in bronzo, di fattura ellenistica.
- Copia del celebre "Libro de todas las gracias", contenente i privilegi e le concessioni dei re e dei feudatari alle popolazioni di Ogliastra. La stampa è dovuta alla tipografia dei frati Domenicani di Cagliari del 1738.
- Alcuni documenti che recano la firma dei re Carlo Alberto (1798 – 1849) e Carlo Felice di Savoia (1765 – 1831).
- Lettera autografa del beato Michele Rua (1837 – 1910), recante in terza pagina, una riproduzione di un'epistola di san Giovanni Bosco.
Sezione V – Documenti vari
Nella sezione sono custoditi vari documenti del periodo fascista e della Seconda Guerra mondiale, una collezione di oggetti di arte africana e di porcellane cinesi.
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