Legatura di libro liturgico

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Bottega romana, Legatura dell'Evangelario di Teodolinda (603), lamine d'oro, pietre preziose, smalti e cammei; Monza, Museo e Tesoro del Duomo

La legatura di libro liturgico è la rilegatura, costituita da uno o più elementi flessibili, atti ad ottenere un funzionale congiungimento e protezione delle pagine di un codice o di un libro a stampa.

Il termine legatura deriva dal latino tardo ligatura che significa "legare".

Nella rilegatura del libro liturgico si trova spesso un segnalibro, costituito generalmente da una striscia o da un cordoncino di lunghezza maggiore di quella del volume.

Storia

Dalle origini al Medioevo

La legatura ebbe origine in Egitto, nei monasteri copti, sin dal II secolo, quando ai rotoli furono affiancati codici con fogli di papiro. La legatura antica era costituita da strati di papiro incollati, con copertina di pelle e cinghie per tenere insieme i fogli.

I primi manoscritti europei, realizzati in fogli di pergamena, richiedevano invece legature più solide, con piatti di legno fissati sul dorso da strisce di cuoio e legati con cinghie in coincidenza del taglio. Di volumi rilegati fa riferimento san Girolamo e legature particolarmente preziose furono prodotte nel IV - V secolo.

Nel VI secolo, durante il papato di Gregorio Magno si ebbe un grande sviluppo dei libri liturgici e conseguentemente delle loro coperture, come confermano le alcune raffigurazioni iconografiche e le fonti letterarie dell'epoca. Tra gli esemplari più famosi si ricorda:

Legatura di Evangeliario (metà XII secolo), lamina d'oro e argento decorata con smalti e pietre preziose; Vercelli, Museo del Tesoro del Duomo

Successivamente, in età carolingia, i libri liturgici hanno spesso coperte in avorio con cammei e gemme.

Dopo il Mille si applicò anche nelle legature la produzione a smalto limosina. Successivamente, (in particolare a partire dal XIII secolo), vi fu una fase di decadenza, poiché mentre i fogli dei libri continuavano ad essere decorati di miniature, le rilegature si riducevano a coperture di cuoio con chiodi e borchie a protezione degli angoli.

Nel XIV secolo, con l'impiego della carta, le legature si fecero più leggere e l'invenzione della stampa a caratteri mobili (metà XV secolo) aumentò la produzione del libro rilegato. Il metodo tipografico condusse all'impiego delle impressioni a stampo e l'uso della pressa a mano rese possibile decorare l'intera superficie del piatto con una sola operazione. Inoltre, alla fine del XV secolo venne impiegato un rullo cilindrico per l'impressione di disegni seriali e fu introdotta in Europa la pratica islamica della doratura.

Epoca moderna e contemporanea

Le disposizioni dettate da san Carlo Borromeo dettavano legature di pelle fissata su tavoletta, con impressioni raffiguranti una croce o un altro soggetto sacro oppure coperte preziose con imprimitura in oro per i libri più importanti.

Nel XVII - XVIII secolo, oltre alla rilegatura in cuoio, continuavano ad essere prodotte, anche se più raramente, legature rivestite con stoffa ricamata in seta o fili d'oro e d'argento (già diffuse nel XV secolo); più comuni erano le coperte con piatti metallici e con fermagli in luogo delle antiche cinghie.

Una vera e propria rivoluzione nella produzione della legatura si verifica all'inizio del XIX secolo, che dopo che 1822 l'editore William Pickering cominciò a pubblicare libri ricoperti in tela.

Bottega lombarda, Legatura di evangeliario, detta Pace di Chiavenna (XI secolo), lamine d'oro lavorate a sbalzo e cesello, filigrana con perle, pietre preziose e smalti; Chiavenna, Museo del Tesoro della Collegiata di San Lorenzo

I libri liturgici rilegati in tela, in certi casi, furono decorati a rilievo, con scritte e disegni ornamentali sulla costa.

Esemplari significativi

Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricordano:

Bibliografia
  • Luigi Grassi et al., Dizionario di Antiquariato, Editore A. Vallardi-Garzanti, Milano 1992, pp. 608 - 613 ISBN 9788811917014
  • Sandra Vasco Rocca, Gli oggetti liturgici, in "Suppellettile ecclesiastica. 1", Editore Centro Di, Firenze 1988, pp. 274 - 277 ISBN 88703816412
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 20 gennaio 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.