Museo Diocesano di Pistoia
Museo Diocesano di Pistoia | |
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Palazzo Rospigliosi (metà del XVI secolo), sede museo | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Toscana |
Regione | Toscana |
Provincia | Pistoia |
Comune | Pistoia |
Diocesi | Diocesi di Pistoia |
Indirizzo | Ripa del Sale, 3 51100 Pistoia (PT) |
Telefono | 39 0573 28740 |
Posta elettronica | museodiocesano@diocesipistoia.it |
Proprietà | Diocesi di Pistoia |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, dipinti, manoscritti, metalli, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, visite guidate |
Sede Museo | Palazzo Rospigliosi |
Datazione sede | XVI secolo, metà |
Data di fondazione | 1968 |
Il Museo Diocesano di Pistoia, inaugurato nel 1968, in alcuni ambienti del Palazzo Vescovile, dal 1990 è stato trasferito nel Palazzo Rospigliosi (metà del XVI secolo), dove ha sede anche il Museo "Clemente Rospigliosi". Esso venne istituito con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di San Zeno e dal territorio diocesano.
Il Museo ha due sedi distaccate presso:
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in otto sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XIII al XIX secolo.
Pittura e scultura
Il Museo conserva pregevoli dipinti e sculture, tra cui spiccano:
- Crocifissione di Gesù Cristo (fine XIV - inizio XV secolo), tavola di Cenni di Francesco di Ser Cenni.[1]
- Madonna con Gesù Bambino in trono (prima metà del XIV secolo), tavola, di anonimo pittore pistoiese, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria a Faltognano.
- Statua di Maria Vergine orante (1460 - 1470), in terracotta dipinta, attribuita alla bottega di Matteo Civitali.
- Statua di San Rocco (XVI secolo), in terracotta dipinta, di bottega robbiana.
- Pala d'altare con Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Giovanni Battista, san Jacopo, san Filippo e sant'Antonio Abate detta Sacra conversazione (1491), tavola di Bernardino di Antonio del Signoraccio, proveniente dalla Pieve di San Giovanni Battista in Saturnana.[2]
- Stendardo processionale con Madonna con Gesù Bambino detta Madonna dell'Umiltà (1509), olio su tela, di Giuliano Sollazzino, proveniente dall'Oratorio di San Giuseppe.[3]
- Stendardo processionale con San Giuseppe con Gesù Bambino (1537 - 1546), olio su tela, di Giovanni Battista Volponi detto lo Scalabrino, proveniente dall'Oratorio di San Giuseppe.[4]
Suppellettile liturgica e paramenti sacri
Nel Museo sono esposti preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri. Di rilievo:
- Croci astili umbro-toscane (XII - XIII secolo), in bronzo dorato, provenienti dalla Chiesa di San Pietro ad Albano e dalla Chiesa di San Michele in Cioncio;
- Croce (seconda metà del XIII secolo), in bronzo con tracce di smalti, di bottega legata alla produzione di Limoges, proveniente dalla Chiesa di San Michele a Baggio.
- Croce processionale (1370 - 1380), in argento, attribuibile all'orafo Pietro d'Arrigo Tedesco, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria e San Biagio a Piuvica.
- Scrigno (inizio del XIV secolo), in rame dorato, decorato da smalti, opera di bottega senese, proveniente dalla Chiesa di Santo Stefano a Serravalle.
- Turiboli e calici (XIV - XV secolo), in bronzo e rame dorato.
- Cofanetto (prima metà del XIV secolo), in avorio e legno, realizzato dalla bottega degli Embriachi, proveniente dalla Chiesa di Sant'Ilario alle Piastre: costruito per uso profano fu successivamente adattato per contenere gli oli santi;
- Pianeta rosa (inizio del XVIII secolo), con decorazione a bizzarre, proveniente dalla Chiesa di San Donato a Momigno.
- Pianeta azzurra (inizio del XVIII secolo), con decorazione a bizzarre, proveniente dalla Chiesa di San Donato a Momigno.
Note | |
Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |