Museo Diocesano e Battistero paleocristiano di Albenga

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Museo Diocesano e Battistero paleocristiano di Albenga
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Città di Albenga (XV secolo, affresco
Altre denominazioni
Categoria Musei diocesani
Stato bandiera Italia
Regione ecclesiastica Regione ecclesiastica Liguria
Regione Stemma Liguria
Provincia Savona
Comune Albenga
Località o frazione {{{Località}}}
Diocesi Diocesi di Albenga-Imperia
Indirizzo Via Episcopio 5 - 17031 Albenga (SV)
Telefono +39 0182 51933; +39 347 8085811
Fax +39 0182 51440
Posta elettronica museodiocesano@albengaimperia.chiesacattolica.it
Sito web
Facebook
Proprietà Diocesi di Albenga-Imperia
Tipologia arte sacra, archeologico, architettura
Contenuti arazzi, arredi sacri, codici miniati, dipinti, lapidi, mosaici, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica
Servizi archivio storico, biblioteca, bookshop, didattica, fototeca, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate
Sistema museale di appartenenza
Sede Museo Palazzo Vescovile
Datazione sede XV secolo
Sede Museo 2°
Datazione sede 2°
Fondatori mons. Alessandro Piazza
Data di fondazione 1982
Note
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Coordinate geografiche
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Il Museo Diocesano e Battistero paleocristiano di Albenga (Savona), allestito nel Palazzo Vescovile (XV secolo), venne inaugurato nel 1982, per volontà del vescovo Alessandro Piazza (1965 - 1990), con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico proveniente dalla Cattedrale di San Michele Arcangelo e dal territorio diocesano.

Percorso espositivo e opere

Manifattura fiamminga, Arazzo con Storie di Mosè (metà del XVI secolo)

L'itinerario museale si sviluppa in sette sale espositive, dove sono conservati reperti archeologici, opere d'arte e suppellettile ecclesiastica, provenienti dal V secolo a.C. al XVIII secolo.

I - Sala Nino Lamboglia

Questa sala conserva tracce della fase gotica del palazzo:

  • soffitto con volte a crociera;
  • porte a sesto acuto (ora murate);
  • colonna tardo-romana riadattata in periodo medievale ed inserita come elemento portante delle volte.

La sala, intitolata al celebre archeologo Nino Lamboglia (19121977), conserva reperti archeologici rinvenuti nel corso di scavi nella Cattedrale tra il 1948 e il 1967). Di notevole interesse:

  • Frammenti di pluteo decorato a girali vegetali (VIII secolo).
  • Lastre con iscrizioni tardo romane.

Inoltre, in questa sala sono esposti materiali, provenienti dal Battistero:

II - Sala delle Ceramiche

Nella sala sono esposti reperti ceramici di età rinascimentale rinvenuti negli scavi archeologici condotti nell'area della Cattedrale nel 1965 - 1967. Si possono qui ammirare, oltre a manufatti in ceramica blu di Albissola, frammenti provenienti dalla Toscana e dall'Italia settentrionale.

Inoltre, sono qui conservate alcune opere realizzate tra il XV ed il XVI secolo, fra cui:

III - Sala delle Verzure o dell'Alcova

La sala, che era la camera da letto del vescovo, è decorata ad affresco con figure e motivi zoomorfi (metà del XV secolo) e con uno splendido soffitto ligneo. La presenza dello stemma vescovile di Napoleone Fieschi suggerisce una datazione tra il 1459 e il 1466.

Inoltre, sono qui conservate opere e suppellettile liturgica, databile dal XV al XVII secolo, di bottega ligure e piemontese. Di rilievo:

IV Sala - Cappella vescovile

La quarta sala corrisponde alla Cappella del Palazzo Vescovile, ricavata a sua volta nel vano di una torre del XIII secolo e presenta la volta dipinta con:

  • Storie dell'infanzia di Gesù (1463), affresco, di anonimo pittore ligure-piemontese.
  • Evangelisti, Dottori della Chiesa, Storie di Maria Vergine e Sibille (1559 - 1566), affreschi attribuiti alla bottega del cosiddetto Maestro di Lucéram, attivo in quegli anni tra Liguria e Piemonte occidentale.

V - Sala degli Stemmi

In questo grande salone è ospitata una notevole raccolta di dipinti che presenta tavole di produzione locale, databili dal XV al XVI secolo, opera di artisti genovesi del XVII secolo, quali Domenico Fiasella e Orazio De Ferrari, in particolare si ricorda:

VI - Sala degli Arazzi

Nella sala sono conservati preziosi arazzi, databili dal XVI al XVII secolo, di manifattura fiamminga che furono qui portati dal vescovo Carlo Maria de Fornari (1715 - 1730) da un palazzo genovese appartenente alla sua famiglia. Di particolare interesse storico-artistico:

VII - Sala Rossa

Il percorso si conclude con questa sala, che in passato era destinata alle udienze del vescovo, che presenta alle pareti la tappezzeria originale in damasco di seta rosso del 1775, di produzione genovese, oltre ad arredi coevi. Inoltre, vi si conserva:

Mosaico con Cielo stellato con il Monogramma di Cristo e dodici colombe (VI secolo)

Battistero paleocristiano

Completa la visita al Museo, il Battistero, uno dei più importanti monumenti paleocristiani dell'Italia settentrionale, costruito in epoca tardo-romana, tra V e VI secolo. Di grande interesse storico-artistico, i mosaici policromi (primo quarto del VI secolo):

Al centro dell'aula è collocato:

Note
Bibliografia
  • Mario Marcenaro, Il Battistero paleocristiano di Albenga. Le origini del Cristianesimo nella Liguria marittima, Editore Le Mani, Genova 1994
  • Erminia Giacomini Miari, Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Editore Touring, Milano 2005, p. 110
Voci correlate
Collegamenti esterni