Museo dei Tesori del Santuario di Oropa (Biella)
Museo dei Tesori del Santuario di Oropa (Biella) | |
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Santuario della Madonna di Oropa, sede del museo | |
Categoria | Musei di santuario |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Piemonte |
Regione | Piemonte |
Provincia | Biella |
Comune | Biella |
Località o frazione | Oropa |
Diocesi | Diocesi di Biella |
Indirizzo | Via Santuario di Oropa, 480 13900 Biella (BI) |
Telefono | +39 0152 5551200 |
Fax | +39 0152 5551219 |
Posta elettronica | info@santuariodioropa.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Santuario |
Tipologia | arte sacra, archeologico, architettura |
Contenuti | dipinti, disegni e grafica, ex voto, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, archivio storico, biblioteca, biglietteria, bookshop, caffetteria, fototeca, ristorante, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | Santuario della Madonna di Oropa |
Datazione sede | XVII - XVIII secolo |
Data di fondazione | 1913 |
Coordinate geografiche | |
Italia |
Il Museo dei Tesori del Santuario di Oropa, situato nel territorio del comune di Biella, venne istituito nel 1913, con lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico e archeologico, proveniente del Santuario della Madonna di Oropa, da lasciti e donazioni di privati.
Storia
Risale al 1913 una prima sala detta "del Tesoro", nel quale furono raccolti gli oggetti liturgici, i paramenti sacri e i gioielli di valore storico-artistico del Santuario.
Nel 1947 furono aperte ulteriori sale nelle quali vennero esposti gli antichi disegni e progetti del Santuario, i dipinti e gli oggetti più preziosi. Questo primo piccolo museo ebbe una breve esistenza e il materiale che lo costituiva fu successivamente collocato nei più diversi angoli del complesso santuariale.
Il Museo attuale è stato inaugurato nel 2003, dopo lunghi lavori di ristrutturazione e di riallestimento della sede espositiva.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale, disposto su due livelli, si sviluppa in quattro sale espositive, lungo il quale sono esposte opere e suppellettile ecclesiastica, databili dal II secolo a.C. al XX secolo, e include anche la visita dell'appartamento reale dei Savoia.
Sale I e II
Nelle due sale, insieme ai reperti archeologici risalenti al II secolo a.C. rinvenuti ad Oropa, sono raccolte alcune delle più preziose testimonianze storico-artistiche del Santuario:
- Pala d'altare con Madonna con Gesù Bambino in trono e quattro santi (1522), opera di Bernardino Lanino, dono votivo della città di Biella.
- Ritratti dei primi due miracolati oropensi (seconda metà del XVII secolo).
- Ex voto e documenti dell'Archivio storico, tra cui i Regi stabilimenti.
- Disegni e progetti degli architetti coinvolti nell'opera di edificazione del Santuario della Madonna di Oropa, tra cui F. Conti, P. Arduzzi, F. Gallo, F. Juvarra ed I.A. Galletti.
Sala III
Nella sala sono esposti preziosi paramenti sacri e suppellettile liturgica del Santuario:
- Pianeta azzurra (XV secolo), in velluto, che secondo la tradizione è stata realizzata con il manto del beato Amedeo IX Savoia (1435 - 1472).
- Paramenti sacri (XVII al XIX secolo), in broccato e damasco, donate al Santuario dai sovrani sabaudi o da famiglie nobili.
- Baculo pastorale (XIV secolo), in avorio, tradizionalmente legato alla figura di sant'Eusebio di Vercelli.
Sala IV
Nella sala sono conservati gli oggetti liturgici gli ex voto e i gioielli che hanno adornato la sacra statua, in occasione delle incoronazioni centenarie che si sono susseguite a cominciare dal 1620:
- Pomo con foglie e croce (1672), in oro, diamanti e smalti.
- Corona di stelle a due ordini ed aureola di stelle.(1720), realizzate in oro, diamanti e pietre preziose dall'orafo Bertolero di Torino.
- Ostensorio (primo quarto del XVIII secolo), in argento dorato, decorato da circa 800 pietre preziose, donato da Maria Giovanna Battista di Savoia (1644 - 1724), madre del re Vittorio Amedeo II di Savoia.
- Calice (1836), in argento dorato con brillanti e rubini, donato da Maria Cristina di Savoia (1812 - 1836).
- Croce processionale (XV secolo), in ottone argentato e dorato;
- Pala d'altare, detta di Mons. Losana, in lamina argentata, ornamento fino al 1920 del sacello eusebiano che custodisce la Madonna di Oropa.
Appartamento reale dei Savoia
Completano la visita al Museo, l'Appartamento reale dei Savoia che testimonia i legami molto antichi tra il Santuario della Madonna di Oropa e la famiglia reale, infatti risulta dai documenti che sin dal XVII secolo una dignitosa residenza fosse a loro disposizione.
L'appartamento attuale risale alla prima metà del XVIII secolo: lo attestano i ritratti del Re di Sardegna Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III che furono i primi sovrani sabaudi ad utilizzarlo in occasione delle loro visite ad Oropa. Re Umberto I nel 1880, la regina Margherita tra il 1906 e il 1923, il futuro re Umberto II nel 1926 e la regina Maria Josè nel 1989 furono gli ultimi sovrani a fare visita al Santuario.
Nell'anticamera, nel salone e nelle due camere da letto, arredate con letti a baldacchino, sono conservati:
- Ritratti di tutti i re di Sardegna e poi d'Italia, fino ad Umberto II.
- Dipinto con la Madonna di Oropa (metà del XIX secolo).
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