Natività di Gesù nella notte (Geertgen tot Sint Jans)

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GBR Londra NationalGallery G.SintJans NativitaGesu 1490ca.jpg

Geertgen tot Sint Jans, Natività di Gesù nella notte (1490 ca.), olio su tela
Natività di Gesù nella notte
Opera d'arte
Stato bandiera Regno Unito
Nazione bandiera Inghilterra
Regione ecclesiastica [[|]]
Contea City of London
Comune Londra
Diocesi Westminster
Ubicazione specifica National Gallery, sala 63
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto Natività di Gesù nella notte
Datazione 1490 ca.
Ambito culturale
Autore Geertgen tot Sint Jans
Materia e tecnica olio su tela
Misure h. 34 cm; l. 25,3 cm
Virgolette aperte.png
Ora, mentre si trovavano in quel luogo (Betlemme), si compirono per lei i giorni del parto. (Maria) diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama».
Virgolette chiuse.png

La Natività di Gesù nella notte è un dipinto, eseguito nel 1490 circa, ad olio su tela, dal pittore olandese Geertgen tot Sint Jans (1455 ca. - 1495 ca.), conservato presso la National Gallery di Londra.

Descrizione

Soggetto

Nella scena, che si svolge in notturna, compaiono:

  • Gesù Bambino, deposto nella mangiatoia e circondata da alcuni angeli oranti, rischiarati dalla sua luce brillante;
  • Maria Vergine con le mani giunte in preghiera e in adorazione del Figlio, è illuminata nel volto chino e stupito dalla luce irradiata da Gesù Bambino.
  • San Giuseppe rimane discretamente in disparte e appare defilato nella penombra chiaroscurata, copre, di fronte a tanta luce soprannaturale, la fiammella della sua candela. Come in tutte le Natività anteriori alla Riforma cattolica il ruolo di questo Santo è decisamente secondario.
  • Asino e bue, i cui musi appaiono nella penombra e che sembrano anch'essi partecipi dell'evento. La presenza dei due animali, divenuta tradizionale nei presepi è giustificata nei Vangeli apocrifi.
  • Angelo luminoso, sullo sfondo in alto, annuncia ai pastori la nascita di Gesù, i quali, intorno ad un falò accesso sulla collina spoglia per vincere il freddo invernale, stavano vegliando di notte per fare la guardia al loro gregge: anche essi vengono toccatti da un bagliore celeste, il cui misterioso fulgore supera quello della pira.

Note stilistiche, iconografiche e iconologiche

  • La piccola e splendida opera è tra i primi, più coinvolgenti e convincenti, dipinti della Natività di Gesù come una scena di notte.
  • Nel dipinto il pittore ha immaginato una scena notturna la cui fonte luminosa principale è il Bambino nella mangiatoia: egli emana luce e dall'intensa sua luce attingono poi, in diversa misura, gli altri personaggi. L'idea di Gesù Bambino che illumina la scena della Natività viene dagli scritti di santa Brigida di Svezia (1303 - 1373), dove racconta che nelle sue visioni la luce del neonato era così brillante che:
« Il sole non era paragonabile ad essa »
Bibliografia
  • Jean Leymarie, La pittura olandese. Da Geertgen Tot Sint Jans a Vermeer, Editions d'Art Albert Skira, Ginevra 1961
  • Timothy Verdon, La bellezza nella Parola. L'arte a commento delle letture festive. Anno A, Editore San Paolo, Milano 2008, pp. 52 - 54 ISBN 9788821563904
  • Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo, Editore Mondadori-Electa, Milano 2002, p. 71 ISBN 9788843582594
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 17 giugno 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.