San Germano d'Auxerre

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San Germano d'Auxerre
Vescovo
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Santo
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Scultura in legno policromo di saint Germain l'Auxerrois del XV secolo, nella Chiesa di Saint Germain l'Auxerrois a Parigi
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 70 anni
Nascita Auxerre
378 ca.
Morte Ravenna
31 luglio 448
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Auxerre, 418
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Consacrazione vescovile Auxerre, 418
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Incarichi ricoperti Vescovo di Auxerre
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
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Extra San Germano d'Auxerre
Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da Tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei santi
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza 31 luglio
Altre ricorrenze
Santuario principale Chiesa di Saint-Germain d'Auxerre
Attributi Bastone pastorale, Libro
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Nomi postumi
Altri titoli
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Consorte

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Collegamenti esterni
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Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 31 luglio, n. 6:
« A Stilo in Calabria, san Giovanni, che, divenuto monaco secondo le regole dei Padri d'Oriente, meritò di essere chiamato Theristis, Mietitore, perché, mosso da somma carità verso i bisognosi, era solito prestare aiuto ai mietitori. »

San Germano d'Auxerre (Auxerre, 378 ca.; † Ravenna, 31 luglio 448) è stato un vescovo francese.

Vita

Figlio di Rustico e Germanilla, il vescovo Germano, nacque ad Auxerre (dipartimento dell'Yonne, Francia); i suoi genitori erano grandi proprietari terrieri, forse di rango senatoriale.

Dopo gli studi di trivio nella sua città natale, andò a Roma per acquisire il dottorato in Diritto ed esercitare la professione di avvocato.

Divenne governatore della Provincia Lionese Quarta a cui apparteneva Auxerre; il 1º maggio 418 morì il vescovo della città sant'Amatore e il clero, la nobiltà e il popolo, come si usava allora, lo elessero nuovo vescovo della città, pur essendo sposato; le leggi sul celibato ecclesiastico e della nomina dei vescovi da parte del papa vennero introdotti nella Chiesa cattolica in seguito.

Germano fu degno della nomina operata dai suoi fedeli e dal clero, distribuì i suoi beni ai poveri, adottò uno stile di vita umile e mortificato, si comportò con la sua sposa come fosse una sorella.

La sua opera di vescovo fu importante, ammaestrò i suoi chierici e i suoi monaci; sviluppò la vita monastica in Gallia, fondò un monastero maschile sulla riva destra del fiume Yonne dedicato ai santi Cosma e Damiano; eresse una basilica a Sant'Albano martire inglese e un'altra più piccola destinata alla propria sepoltura, dedicata a San Maurizio e compagni martiri e che in seguito sarà chiamata Chiesa di Saint-Germain d'Auxerre.

Fece da mediatore verso il capo degli Alani nella regione di Orléans, convincendolo a trattare, salvando così la regione dai saccheggi, (gli Alani erano una popolazione caucasica, che al seguito degli Unni, penetrò nell'Europa centrale, contribuendo alla caduta dell'impero romano); e prese posizione contro l'eccessivo peso delle imposte pagate dai suoi diocesani.

Fu impegnato anche in iniziative pastorali in Inghilterra, delegato di papa Celestino I nel 429-30, contro l'eresia pelagiana in collaborazione con il suo amico Ilario, vescovo di Arles.

Nel 448 si recò alla corte imperiale di Ravenna, per perorare la causa dell'Armorica (antico nome della Bretagna) in conflitto con Ezio, vicario imperiale della Gallia, che minacciava di farla invadere dagli Alani.

Durante quest'ultima missione, Germano morì a Ravenna il 31 luglio 448, fra il compianto generale, specie dell'imperatrice madre Galla Placidia e dei vescovi presenti, in particolare di san Pietro Crisologo, vescovo di Ravenna.

Culto

Il suo corpo fu imbalsamato, deposto in una cassa di cipresso e riportato ad Auxerre, come da suo desiderio. Giunse ad Auxerre il 22 settembre 448 e dopo otto giorni di esposizione solenne nella cattedrale, la salma venne inumata il 1º ottobre nella basilica da lui fatta costruire.

Il culto fu immediato non solo ad Auxerre, dove fu il primo santo locale, ma anche in tutta la Gallia, soprattutto presso i re franchi; la festa fu fissata al 31 luglio e la sua tomba divenne meta di pellegrinaggio.

Bibliografia
  • Costanzo di Lione, Vita di Germano di Auxerre, Traduzione e note a cura di E. Arborio, Roma, Città Nuova, 2015.