Parabola della luce
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Insegnamento - Messaggio teologico | |
Il discepolo è chiamato a rischiarare con la sua luce gli altri. | |
La parabola della luce è una parabola di Gesù raccontata nel Vangelo secondo Matteo (5,14-16)[1], che fà parte del Discorso della montagna che Gesù ha rivolto ai suoi discepoli e ad una grande folla (Mt 5,1-7,28 ). Tradizionalmente si pensa che Gesù abbia trasmesso questo discorso su una montagna al nord del mar di Galilea, vicino a Cafarnao.
Parabola
« | Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. » | |
Contesto letterario
I versetti del Vangelo (Mt 5,14-16 ) si trovano tra le otto beatitudini (Mt 5,1-12 ) e la spiegazione di come bisogna capire la Legge che fu trasmessa da Mosè (Mt 5,17-19 ). Poi viene la nuova lettura che Gesù fà dei comandamenti della Legge di Dio (Mt 5,20-48 ). Gesù chiede di considerare lo scopo della Legge che secondo lui è racchiuso nelle parole: "Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli!" (Mt 5,48 ). Gesù ci chiede di imitare Dio! Alla radice di questo nuovo insegnamento di Gesù, si trova la nuova esperienza che lui ha di Dio Padre. Osservando così la Legge, saremo Sale della terra e Luce del mondo.
Contesto storico
Molti giudei convertiti continuavano ad essere fedeli all'osservanza della legge, così come facevano fin dalla loro infanzia. Però ora, avendo accettato Gesù come Messia, ed essendo fedeli al contempo agli insegnamenti ricevuti dai loro genitori e dai rabbini, loro stavano tagliandosi fuori dal loro passato ebreo, erano espulsi dalle sinagoghe, dagli antichi maestri e perfino dai loro parenti (Mt 10,21-22 ).
Nella propria comunità cristiana sentivano dire, dai pagani convertiti, che la Legge di Mosè era superata e che non era necessario osservarla. Stavano tra due fuochi. Da un lato, gli antichi maestri e compagni che li scomunicavano, dall'altro i nuovi compagni che li criticavano. Tutto questo causava loro tensioni ed incertezze. L'apertura degli uni criticava la chiusura degli altri e viceversa. Questo conflitto generò una crisi che portò a rinchiudersi ognuno nella propria posizione. Alcuni volevano andare avanti altri volevano mettere la luce sotto il tavolo. E molti si chiedevano: "Ma in definitiva, quale è la nostra missione?" Le parabole del sale e della luce ci aiutano a riflettere sulla missione.
Note | |
Voci correlate | |