Piccolo Museo San Paolo di Reggio Calabria
Piccolo Museo San Paolo di Reggio Calabria | |
Antonello da Messina (attr.), San Michele arcangelo uccide il drago (terzo quarto del XV secolo), tavola | |
Categoria | Musei di Fondazione ecclesiastica |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Calabria |
Regione | Calabria |
Provincia | Reggio Calabria |
Comune | Reggio Calabria |
Diocesi | Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova |
Indirizzo |
Via Sorgonà, 4/A 89126 Reggio di Calabria (RC) |
Telefono | +39 0965 892426 |
Fax | +39 0965 892426 |
Posta elettronica | museosanpaolo@libero.it |
Proprietà | Fondazione Piccolo Museo San Paolo |
Tipologia | arte sacra, archeologia |
Contenuti | dipinti, grafica e disegno, libri antichi a stampa, manoscritti, monete, paramenti sacri, reperti archeologici, sculture, suppellettile liturgica, tessuti |
Servizi | archivio storico, biblioteca, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Musei della Calabria in Rete |
Sede Museo | Palazzo dell'ex brefotrofio provinciale |
Fondatori | mons. Francesco Gangemi |
Data di fondazione | 1992 |
Il Piccolo Museo San Paolo di Reggio Calabria, allestito nel Palazzo dell'ex brefotrofio provinciale che sorge dietro il Santuario di San Paolo (o San Paolo alla Rotonda), è stato inaugurato nel 1992, per volere di mons. Francesco Gangemi, parroco della Parrocchia di San Paolo della Rotonda, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza della collezione d'arte raccolta dallo stesso prelato ed ampliata con donazioni successive.
Storia
Il Museo si forma, negli anni Settanta, grazie alla passione di mons. Francesco Gangemi il quale, con grande amore per l'arte ed una tenacia straordinaria nella ricerca delle opere, ha raccolto una collezione di grande pregio artistico e storico. L'idea dell'apertura di una sede espositiva delle collezioni si concretizza, solo dopo almeno venti anni di progettazione, nel 1992, rappresentando da subito, una delle realtà artistiche e culturali più importanti della città e della regione.
Le collezioni del Museo riflettono, nella loro eterogeneità, la volontà del suo fondatore di documentare la storia di Reggio e del suo territorio, attraverso le testimonianze archeologiche e le opere d’arte, che coprono la sua intera storia, dal periodo della Magna Grecia a quello bizantino, dal Medioevo all'epoca contemporanea.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa in tre sale espositive, lungo il quale sono presentati reperti archeologici, opere e suppellettile liturgica, databili dall'età magno-greca XIV al XX secolo.
I - Sala di Antonello da Messina
Dipinti
La sala conserva alcuni pregevoli dipinti, tra i quali spiccano:
- San Michele arcangelo uccide il drago (terzo quarto del XV secolo), tempera su tavola, attributo ad Antonello da Messina.
- Madonna con Gesù Bambino (inizio del XVI secolo), attribuito a Cima da Conegliano.
- Santa Maria Maddalena (fine del XVI secolo), olio su tavola.
- Due dipinti con Prometeo e Sant'Andrea (prima metà del XVII secolo), olio su tela, attribuiti a Jusepe de Ribera.
- Madonna addolorata fra gli angeli (1711), olio su tela, di Antonino Cilea.
- Visione di santa Teresa d'Avila (prima metà del XVIII secolo), di Sebastiano Conca.
- Transito di san Giuseppe (XVIII secolo), olio su tela, bozzetto per un'opera attualmente collocata nella Cattedrale di Santa Maria Santissima Assunta in Cielo.
Sculture e bassorilievi
La sala presenta notevoli sculture e bassorilievi, databili dal periodo medievale al XVIII secolo, fra le quali si notano:
- Ritratto di Federico II di Svevia (XIII secolo), in pietra scolpita, ritrovata a Reggio.
- Due formelle a bassorilievo con Crocifissione e Deposizione (XIII - XIV secolo), di ambito dell'Italia centro-settentrionale.
- Madonna con Gesù Bambino in trono (XV secolo), in marmo rosa di Taormina.
- Bassorilievo con San Michele arcangelo, in arenaria (XVIII secolo).
- Piccola statua della Madonna con Gesù Bambino (XVIII secolo), in alabastro, di bottega siciliana.
Avori
All'interno della collezione trovano un piccolo, ma rilevante spazio gli avori, fra i quali emergono:
- Madonna con Gesù Bambino, scolpita su un frammento di zanna di ippopotamo, risalente al periodo gotico francese.
- Gesù Cristo crocifisso (XVII secolo), in avorio.
Suppellettile liturgica
Nella sala sono esposti preziosi oggetti liturgici, tra cui spiccano:
- Croce filigranata macedone (XVI secolo).
- Serie di ostensori (XVIII secolo), in argento di bottega napoletana.
- Calice ed ostensorio (1770), in argento, realizzati da Filippo Juvarra.
- Reliquiario a cofanetto (1776), commissionato da Carlo III di Borbone, re di Spagna.
- Calice (1863), in argento, di ambito russo.
- Uovo (seconda metà del XIX secolo) del celebre orafo francese Gustav Fabergé.
II - Sala delle Icone
Nella sala è esposta la raccolta di 169 icone, databili dal XIV al XX secolo, suddivise per provenienza, tra le più significative:
- dalla Russia:
- Gesù Cristo crocifisso con storie della sua vita (XV secolo);
- San Nicola il taumaturgo (XIX secolo);
- Madre di Dio Tichoniskaja (XIX secolo);
- Madre di Dio detta Consola la mia pena (XVIII - XIX secolo);
- Madre di Dio dalle tre mani (XIX - XX secolo).
- dalla Grecia:
- Ancona portatile a trittico con Madonna d'Odigitria e Annunciazione (XVI secolo).
- San Giorgio a cavallo traffigge il drago (XVIII - XIX secolo).
- dalla Bulgaria:
- da Creta o dal Dodecanneso:
- Ancona portatile a dittico con Annunciazione (XVI - XVII secolo)
- dalla Lituania:
- Calendario mensile con le figure dei Trenta santi del mese, giorno per giorno.
- dalla Calabria:
- Madonna con Gesù Bambino e san Gerasimo (XV secolo).
III - Sala delle Pergamene
Nella sala è conservato un fondo libraio e una miscellanea di materiale cartaceo. Particolarmente pregiati per il valore artistico e storico sono:
- Due incunaboli
- 130 cinquecentine
- Manoscritti di Lorenzo Perosi (1872 – 1956), compositore e presbitero .
- Manoscritti di Francesco Cilea (1866 – 1950), compositore.
Completano il percorso museale:
- Raccolta di reperti archeologici, di notevole interesse culturale e storico.
- Collezione di monete che spaziano dalla Magna Grecia ai giorni nostri.
Galleria fotografica
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