Pontificio Istituto Missioni Estere

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Pontificio Istituto Missioni Estere
in latino ''Pontificium Institutum pro Missionibus Exteris''
Pime logo.jpg
Il logo del PIME
Società di vita apostolica clericale maschile di diritto pontificio
Fondatore Pio XI
Data fondazione 1926
Motto '
Prima fondazione Angelo Ramazzotti
Pietro Avanzini
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Scheda su gcatholic.com
Scheda su catholic-hierarchy.org

Il Pontificio Istituto Missioni Estere (in latino Pontificium Institutum pro Missionibus Exteris) è una società di vita apostolica della Chiesa cattolica, dedita all'attività missionaria. I membri di questa compagnia pospongono al loro nome le sigle P.I.M.E..

Le origini

Papa Pio IX aveva invitato i fedeli cattolici a dedicarsi all'attività missionaria,[1] l'invito era già stato preceduto dalla nascita dell'associazione "Propagazione della Fede" a Lione (1822), che aveva esteso la sua influenza anche sul clero dell'arcidiocesi di Milano. Padre Angelo Ramazzotti, superiore degli Oblati dei Santi Ambrogio e Carlo di Rho, fondò il "Seminario lombardo per le missioni estere" nella sua casa paterna di Saronno, con cinque sacerdoti milanesi e due laici. L'anno successivo si trasferirono a Milano.

La fondazione del "Seminario missionario" vide l'approvazione e il sostegno di tutti i vescovi lombardi.

I primi sette missionari furono inviati in due isolette dell'Oceania, (Rook e Woodlark), abbandonate dai missionari maristi, ma dopo soli tre anni furono costretti a ritirarsi, lasciando sul posto due morti, tra cui il beato Giovanni Mazzucconi. Da qui nacque uno dei tratti peculiari dell'Istituto: "andare alle frontiere estreme della cristianità, accettando anche dalla Santa Sede missioni abbandonate o rifiutate da altri".

Nel 1871 monsignor Pietro Avanzini fondò, a Roma, il "Pontificio Seminario dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Roma per le Missioni Estere", con caratteristiche simili a quello milanese e approvato da Pio IX nel 1874. Il "Santi apostoli" inviò, ben presto, i suoi membri in Messico, Cina, Sudan, Australia, Egitto, Stati Uniti d'America.

La fondazione

Come Pontificio Istituto Missioni Estere, la comunità è nata per volontà di papa Pio XI,[1] che nel 1926 unì l'"Istituto per le Missioni Estere di Milano" e il "Pontificio Seminario dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Roma per le Missioni Estere".

I due Seminari missionari avevano, fin dall'inizio, mandato in missione sacerdoti diocesani (il Seminario lombardo anche laici), senza farne dei religiosi, con lo scopo esclusivo della missione alle genti.

I cambiamenti

Il "Seminario lombardo per le missioni estere" ha registrato due cambiamenti rispetto all'origine. Il primo è stato il passaggio da "Seminario lombardo" a "Pontificio istituto", dovuto, soprattutto, al graduale disinteresse dei vescovi lombardi, che non avevano accettato più in diocesi i reduci dalle missioni.

Ciò obbligò il Seminario lombardo a darsi una struttura propria. Nel 1911 fu fondata a Monza la prima "casa apostolica", poi altri seminari e, a Lecco, la casa di riposo per i reduci. Nel 1951 la direzione generale fu portata a Roma.

Il secondo cambiamento è stato il processo di internazionalizzazione, iniziato negli anni cinquanta del XIX secolo e compiuto nel 1989, quando il Pime aprì le porte anche a membri non italiani.

Dal Pime, inoltre, sono nate nel 1936 le Missionarie dell'Immacolata, oggi circa 900, suore che lavorano accanto ai missionari e, negli ultimi anni, Le Missionarie Laiche, donne laiche che hanno pronunciato i voti di "castità, povertà e obbedienza". Sono, inoltre, nate le Associazione laici Pime, uomini e donne che si impegnano in progetti missionari, pur rimanendo nella loro condizione di vita.

In 155 anni, con un limitato numero di missionari (sacerdoti e laici consacrati), che non ha mai superato le 700 unità, il Pime ha fondato 40 diocesi. Oggi lavora, oltre che in Italia, in 17 paesi. Ha due seminari in Italia, quattro in India e uno negli Stati Uniti, in Brasile e nelle Filippine.

Al 31 dicembre 2005, il PIME contava 58 case e 532 membri, 475 dei quali sacerdoti.[2]

Note
  1. dati statistici riportati dall'Annuario Pontificio per l'anno 2007, Città del Vaticano, 2007, p. 1512
Voci correlate
Collegamenti esterni