Pròsfore

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Le Pròsfore προσφορά, prosphorá in italiano Offerte, sono il pane destinato alla consacrazione, utilizzato nelle Chiese orientali, che viene tagliato prima della Divina Liturgia, durante la pròtesi, da una forma, preparata possibilmente per questo scopo, recante incisa con uno stampino apposito una croce contornata dalla scritta ΙΣ ΧΣ ΝΙ ΚΑ Ἰησοῦς Χριστός νικᾶ, IS ChS NI KA Iesoûs Christós nikâ (Gesù Cristo vince).

Il sacerdote taglia da questo pane una particola più grande, l'Amnos, l'agnello, contenente la croce e la depone sul diskos[2] e i veli, quindi vi pone la panaghia di forma triangolare, dedicata alla Madre di Dio. Aggiunge poi altre nove particole in tre serie ricordando gli angeli, i profeti, gli apostoli, i santi Padri, i martiri, i santi monaci, i taumaturghi e anargiri, i Santi Gioacchino e Anna col santo della chiesa e quello del giorno e tutti i santi, e infine San Giovanni Crisostomo o San Basilio Magno, a seconda della Liturgia celebrata.

Un'altra serie di particole è posta sul diskos[2] dedicata a tutto l'episcopato, in particolare al vescovo del luogo, ai sacerdoti e ai diaconi.

Altre particole sono dedicate alle persone vive e defunte che il celebrante vuole ricordare. Qualora la Liturgia sia celebrata dal vescovo, questi completa la protesi iniziata da un sacerdote subito prima del grande isodos con le commemorazioni che desidera. In alcune comunità i fedeli sogliono chiedere la commemorazione di altri vivi e defunti scrivendone il nome su fogli di carta e ponendovi insieme altre particelle di pane che vengono portate all'altare della protesi prima del grande ingresso.

Note
  1. ἀστερίσκος, asterískos in italiano piccola stella. Strumento liturgico composto da un doppio archetto metallico con una stella appesa al centro posto sul diskos per tenere i veli lontano dai Doni. Talvolta l'asteriskos può essere a forma di calotta e unito al diskocallima cioè i due veli che coprono rispettivamente il diskos e il calice.
  2. 2,0 2,1 δίσκος, dískos Patena più ampia di quella latina e di solito sorretta da una base, su di essa vengono posti l'Amnos e le altre particole, l'asteriskos[1]
Bibliografia
  • Giovanni Fabriani, Piccolo glossario dei termini liturgici ed ecclesiastici bizantini, Roma, febbraio 2017