Chiesa di San Galgano in Montesiepi (Chiusdino)
Chiesa di San Galgano in Montesiepi | |
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Chiusdino, Chiesa di San Galgano in Montesiepi (1182 - 1185) | |
Altre denominazioni | Eremo di Montesiepi, Rotonda di Montesiepi |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Siena |
Comune | Chiusdino |
Località | Montesiepi |
Diocesi | Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino |
Religione | Cattolica |
Indirizzo | Loc. Montesiepi 53012 Chiusdino (SI) |
Telefono | +39 0577 756700 |
Sito web | |
Proprietà | Confraternita di San Galgano |
Oggetto tipo | chiesa |
Dedicazione | San Galgano |
Sigla Ordine qualificante | O.Cist. |
Fondatore | Sant'Ugo Saladini |
Stile architettonico | Romanico, gotico |
Inizio della costruzione | 1182 |
Completamento | 1185 |
Data di consacrazione | 1185 |
Consacrato da | Ildebrando Pannocchieschi |
Pianta | circolare |
Materiali | pietra; mattoni in cotto |
Marcatura | stemma dei Medici |
Coordinate geografiche | |
Toscana | |
La Chiesa di San Galgano in Montesiepi, detta anche Eremo di Montesiepi o Rotonda di Montesiepi, è un piccolo edificio sacro, situato nel comune di Chiusdino (Siena), nel territorio della Val di Merse. La chiesa s'innalza su una collina a poche centinaia di metri dall'Abbazia di San Galgano.
Storia
Nel 1182, per volontà del vescovo di Volterra, sant'Ugo Saladini (1173 - 1184), nel luogo dove san Galgano si ritirò a vita eremitica nel 1180 e dove morì l'anno successivo, fu costruita una cappella, che venne consacrata dal suo successore Ildebrando Pannocchieschi (1184 - 1212 ca.) nel 1185, anno di canonizzazione di san Galgano ad opera del papa Lucio III (1181 - 1185).
Tra la fine del XII secolo e l'inizio del secolo successivo, la comunità monastica che si era costituita intorno al cavaliere-eremita e che aveva aderito all'Ordine dei Cistercensi, si era accresciuta, tanto che dovette trasferire la propria sede in un nuovo e più ampio cenobio: dalla collina fu necessario scendere nel pianoro sottostante, dove lo stesso vescovo Ildebrando Pannocchieschi aveva fatto la realizzare una grande abbazia.
Per approfondire, vedi la voce Abbazia di San Galgano (Chiusdino) |
La cappella fu concepita come un mausoleo, poiché doveva custodire la tomba di san Galgano e la roccia nel quale il Santo aveva conficcato la sua spada di cavaliere; infatti, va ricordato che la destinazione funeraria della Rotonda è in stretto rapporto con la sua architettura che ricorda le tombe monumentali romane, come il Mausoleo di Adriano (oggi Castel Sant'Angelo) o quello di Cecilia Metella al quale l'anonimo architetto probabilmente si era ispirato.
Nel XIV secolo venne aggiunto, alla struttura originaria, una cappella quadrangolare e alla fine del XVIII secolo fu costruita la canonica, addossandola alla chiesa, alterandone così l'aspetto esteriore originale.
Descrizione
Esterno
La chiesa esternamente si presenta nella sua forma circolare costruita con:
- il basamento in pietra di circa 4 metri d'altezza;
- la parte centrale con la pietra alternata da file di mattoni a vista;
- la parte superiore, aggiunta nel XIV secolo, in cotto costituita da un anello a dente di sega (in basso) ed uno in pietra (in alto), culmina con una lanterna cieca.
L'edificio presenta in facciata un largo e profondo nartece, che sottolinea il portale d'ingresso, caratterizzato da un arco a tutto sesto con motivi a spicchi di pietra e cotto, al di sopra del quale si notano:
- lo stemma dei Medici;
- un cornicione decorato cinque piccole sculture (una foglia, tre teste umane ed una bovina).
Accanto, al nartece d'ingresso svetta il campanile a vela, in cotto, a due monofore sovrapposte.
Interno
La chiesa, orientata (ossia con l'abside rivolto ad Est), si presenta a pianta centrale a tamburo, interrotta soltanto ad oriente da un'abside semicircolare con monofora a doppio strombo ed un corpo quadrilatero con funzione di pronao; la copertura è attuata da un'ardita cupola semisferica con fasce cromatiche alternate, che creano l'illusione dell'infinito.
Nelle pareti interne si ripete la medesima successione di materiali e cromatica dell'esterno e si aprono quattro monofore a doppio strombo sormontate da altrettanti oculi.
Spada nella roccia
Al centro della chiesa è collocata la celebre spada conficcata nella fessura di una roccia da san Galgano, in segno di rinuncia perpetua al mestiere delle armi e della guerra, il quale poi la utilizzò come croce davanti al quale pregare.
Recenti studi hanno permesso di assegnare la spada al XII secolo, confermando in questo la datazione tradizionale riferita alla vita del Santo.[1]
Cappella
Nella parete sinistra si apre la cappella, edificata nel 1340, grazie ad un lascito testamentario, che venne realizzata in cotto su basamento in pietra, in stile gotico, con pianta rettangolare e volta a crociera ogivale.
Le pareti sono decorate con dipinti murali (purtroppo deteriorati), eseguiti ad affresco tra il 1334 ed il 1345 da Ambrogio Lorenzetti, raffiguranti:
- al centro,
- sulla parete di fondo, Annunciazione;[2]
- nella lunetta: Madonna con Gesù Bambino in trono tra angeli, santi ed Eva;[3]
- a sinistra, Incontro di san Galgano e san Michele arcangelo;[4]
- a destra, Storie della vita di san Galgano.[5]
Galleria fotografica
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Note | |||||||
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Bibliografia | |||||||
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Voci correlate | |||||||
Collegamenti esterni | |||||||
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