San Canuto IV
San Canuto IV Laico | |
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Santo | |
Christian Albrecht von Benzon, La morte di San Canuto - San Pietroburgo, chiesa di Sant'Albano | |
Età alla morte | 43 anni |
Nascita | 1043 |
Morte | Odense 10 luglio 1086 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 1101, da Pasquale II |
Ricorrenza | 10 luglio |
Re di Danimarca | |
In carica | 1080 – 1086 1080 - 1086 |
Predecessore |
Aroldo III di Danimarca |
Successore |
Olaf I di Danimarca |
Dinastia | Estridsen |
Padre | Sweyn II di Danimarca |
Consorte |
Adelaide di Fiandra |
Figli | Carlo I di Fiandra |
Religione | Cattolicesimo |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 10 luglio, n. 11:
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San Canuto IV, anche conosciuto come Canuto il Santo (in danese: Knud den Hellige) (1043; † Odense, 10 luglio 1086), fu re di Danimarca dal 1080 al 1086.
Era figlio illegittimo di Sweyn II Estridsson.
Biografia
Succeduto al fratellastro Harald III, Canuto dimostrò presto di essere un re tanto devoto quanto ambizioso. Il suo regno fu segnato da forti tentativi di aumentare il proprio potere in Danimarca. Egli emise editti che attribuivano alla corona la proprietà della terre comuni, il diritto sui relitti da naufragio e quelli di ereditare le proprietà degli stranieri e di coloro che non avevano discendenti. Sempre campione della Chiesa, emise anche leggi volte a proteggere i deboli, gli orfani, le vedove e gli stranieri e cercò di imporre la riscossione di tributi. Tale politica condusse allo scontento i suoi sudditi, che non erano usi ad un re che reclamasse tali poteri e pretendesse di interferire nella loro vita quotidiana.
Ma le ambizioni di Canuto non erano solamente nazionali. Come pronipote di Canuto il Grande, che fino al 1035 era stato re d'Inghilterra, di Danimarca e di Norvegia, egli ritenne di aver diritto anche alla corona inglese e vide Guglielmo il Conquistatore come un usurpatore.
Nel 1085, appoggiato dal suocero, conte Roberto di Fiandra, Canuto preparò l'invasione dell'Inghilterra: radunò una flotta a Limfjord, che tuttavia non salpò mai. Probabilmente Canuto temette l'intervento dell'imperatore Enrico IV, con il quale sia le Fiandre che la Danimarca non erano mai state in buoni rapporti.
Certamente Canuto sospettava del fratello Olaf[1], che pretendeva il comando della flotta e che egli fece arrestare e tradurre nelle Fiandre. La flotta destinata allo sbarco in Inghilterra quindi si sciolse.
Canuto aveva in progetto di ricomporre la flotta successivamente, ma il disegno fu vanificato da una rivolta di contadini scoppiata agli inizi del 1086 nel sud dello Jutland, dove risiedeva Canuto.
Egli cercò rifugio con il suo seguito nella chiesa in legno di Sant'Albano ad Odense, ma i ribelli irruppero nell'edificio il 10 luglio 1086 e trucidarono davanti all'altare Canuto con il fratello Benedikt e diciassette uomini del suo seguito.[2]
A causa del suo "martirio" e della sua devozione alla Chiesa, Canuto fu presto considerato santo. Si parlò subito di miracoli verificatisi presso la sua tomba. Nel 1101, a seguito delle pressioni degl'inviati del re di Danimarca Eric III, papa Pasquale II confermò il "culto di San Canuto". Nel 1300 i resti del suo corpo e quelli del fratello furono inumati nella Cattedrale di San Canuto.
Matrimonio e discendenza
Canuto sposò Adelaide delle Fiandre, figlia di Roberto I delle Fiandre, ed ebbe un figlio, Carlo il Buono, che divenne conte di Fiandra.
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | |
Canuto IV di Danimarca | Sweyn II di Danimarca | Ulf Thorgilsson | Thorgils Sprakalägg | … |
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Estrid Svendsdatter | Sweyn I di Danimarca | Aroldo I di Danimarca | ||
Tova degli Obodriti | ||||
Gunhildr di Venedia | … | |||
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Successione delle cariche
Predecessore: | Re di Danimarca | Successore: | |
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Harald III | 1080–1086 | Olaf I |
Note | |
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Bibliografia | |
Collegamenti esterni | |
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