San Cesario di Nazianzo

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San Cesario di Nazianzo
Laico
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Santo
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San Cesario di Nazianzo
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 39 anni
Nascita Azianzio
330
Morte 369
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
Venerato da Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa
Venerabile il [[]]
Beatificazione [[]]
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 25 febbraio
Altre ricorrenze 9 marzo Chiesa ortodossa
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 25 febbraio, n. 2:
« A Nazianzo, in Cappadocia, nel 369, san Cesario, medico, fratello di san Gregorio Nazianzeno, il teologo. »

San Cesario di Nazianzo (Azianzio, 330; † 369) è stato un medico e confessore greco.

Biografia

Nacque nella numerosa famiglia di san Gregorio Nazianzeno il Teologo, suo fratello maggiore. I suoi genitori, Gregorio e Monna, anch'essi santi, sono venerati dalla Chiesa. Per gran parte della sua vita restò un catecumeno, ma si fece battezzare quando sfuggì miracolosamente alla morte durante un terremoto a Nicea nel 368.

Il fratello Gregorio ci documenta nella sua orazione funebre, la maggior parte delle informazioni in nostro possesso sulla vita del santo. Tornato in patria si dedicò egregiamente all'esercizio di medico tanto da aggiudicarsi una grande fiducia dell'imperatore Costanzo che lo chiamò a Costantinopoli. Giuliano l'apostata, successo a Costanzo, confermò il suo incarico come medico di corte, sebbene Cesario si rifiutava di aderire al culto pagano.

Nel 368 fu nominato questore della Bitinia dall'imperatore Gioviano. Qui si verificò l'episodio miracoloso che modificò la sua vita, una crisi spirituale che lo convinse ad abbandonare ogni incarico professionale e a dedicarsi assiduamente alla salvezza della propria anima. Nel 369, dopo una vita dedicata alla preghiera e alla penitenza, fu colto da morte precoce. Nel testamento dispose che ogni sua ricchezza fosse donata ai poveri.

Culto

La prima menzione della sua santità si trova nel Martirologio Romano al 25 febbraio, infatti il suo culto si sviluppò assai tardi. Tuttavia, presso i greci, il culto è senz'altro più antico e la memoria del santo è celebrata il 9 marzo.

Bibliografia
Voci correlate