San Franco da Assergi
San Franco da Assergi Religioso | |
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Santo | |
Nascita | Roio Piano 1154/1159 |
Morte | XIII secolo |
Professione religiosa | XII secolo |
Ricorrenza | 5 giugno |
Attributi | Lupo con un bambino tra le fauci |
Patrono di | Assergi e di Forca di Valle e compatrono di Francavilla al Mare |
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Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 5 giugno, n. 8:
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San Franco da Assergi (Roio Piano, 1154/1159; † XIII secolo) è stato un monaco ed eremita italiano.
Biografia
Figlio di contadini benestanti, dopo gli studi primari entrò in un monastero benedettino. Dopo circa vent'anni, lo lasciò per vivere come eremita sui monti, dapprima nei boschi di Lucoli, poi sui monti dell'Abruzzo centrale e sulla catena del Gran Sasso; si stabilì infine sui monti che circondano Assergi.
Miracoli
La tradizione popolare gli attribuisce numerosi miracoli: avrebbe salvato, tra l'altro, un bambino in fasce dalla bocca di un lupo che lo aveva rapito, convincendo l'animale a restituirlo alla madre: per questo episodio San Franco viene spesso rappresentato con accanto un lupo che stringe un bambino tra le fauci.
Culto e tradizioni locali
I resti mortali del Santo furono raccolti in un tumulo di pietra; da qui passarono nel 1480-81 a un'artistica urna d'argento, pregevole lavoro del maestro Giacomo di Paolo da Sulmona. La Chiesa locale lo venerò presto come Santo; un calendario manoscritto dei monaci di Santa Maria in Silice, dei primi anni del Trecento, già portava la festa di Franco. Verso quell'epoca il monastero di Assergi scomparve e subentrò ad esso un capitolo secolare, ma la devozione continuò, tanto che la chiesa di Santa Maria in Silice dei primi del XV secolo si arricchì di una facciata in pietra, che è un gioiello di arte romanica. Nel 1757 il vescovo dell'Aquila, Sabatini, otteneva dalla Sacra Congregazione dei Riti l'estensione della festa liturgica a tutta la diocesi.
La festa di questo santo si celebra ad Assergi il 5 giugno: in questa data i devoti del luogo usano compiere pellegrinaggi fino al monte che prende il nome dal Santo. Essi ascendono in canto fino al luogo dove sgorga la cosiddetta "acqua di San Franco", una sorgente che, secondo la tradizione locale, avrebbe fatto scaturire lui stesso da una roccia da lui medesimo. Si ritiene che quest'acqua abbia virtù terapeutiche.
Bibliografia | |
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