San Genebaldo di Laon

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San Genebaldo di Laon
Vescovo
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battezzato
Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 80 anni
Nascita Laon
470 ca.
Morte Laon
5 settembre 550
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
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Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale VI secolo
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Consacrazione vescovile
Consacrazione vescovile VI secolo
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Creazione
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Incarichi ricoperti Vescovo di Laon
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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pontificato
Segretario {{{segretario}}}
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione [[]]
Canonizzazione Pre-canonizzazione
Ricorrenza 5 settembre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Altri titoli
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San Genebaldo di Laon, in francese Génebaud (Laon, 470 ca.; † Laon, 5 settembre 550), è stato un vescovo francese, il primo della diocesi di Laon ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Biografia

Non si sa molto della vita di Genebaldo. Secondo Jacopo da Varagine[1] Genebaldo, appartenente a una nobile famiglia, avrebbe sposato una nipote di san Remigio, primo vescovo di Reims. In seguito i due coniugi avrebbero deciso di darsi alla vita religiosa. Dopo la consacrazione di Genebaldo a vescovo di Laon, diocesi suffraganea di Reims (496 o 497), i due coniugi avrebbero ripreso ad avere rapporti sessuali coronati con la nascita di un maschio, a cui sarà attribuito il nome di Latro e che diverrà anch'egli vescovo di Laon alla morte del padre e di una femmina, a cui sarà dato nome Volpina. Nel 510, pentito, Genebaldo avrebbe confessato la colpa a Remigio, suo metropolita e costui lo avrebbe condannato alla reclusione in una cella nel convento di San Giuliano in Laon. Dopo sette anni, nel 517, un angelo sarebbe apparso a Remigio per invitarlo a perdonare il nipote. Genebaldo avrebbe vissuto in santità il resto della sua vita.

La ricorrenza di Genebaldo è fissata al 5 settembre[2]

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Genebaldo fu il primo 496 - 550 Latro (o Larrone)
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Note
  1. Legenda Aurea, De sancto Remigio
  2. Adriano Cappelli. Cronologia, Cronografia e Calendario perpetuo. Dal principio dell'era cristiana ai nostri giorni. VII ed. Rivista, corretta e ampliata, a cura di Marino Viganò, Milano, Hoepli, 1998, ISBN 8820325020, ISBN 9788820325022, p. 168 [1]
Bibliografia
  • Gaetano Moroni, Genebaldo in Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Venezia, Tipografia Emiliana, 1840, Vol. XXVIII, pp. 227-8 [2]
  • M. Abbé Jager. Histoire de l'église catholique en France d'après les documents les plus authentiques, depuis son origine jusqu'au Concordat de Pie VII. Paris, A. Le Clère, 1862, vol. XII, p. 108 [3]