San Pellegrino Laziosi

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San Pellegrino Laziosi, O.S.M.
Religioso
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al secolo
battezzato
Santo
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Filippo Lippi (attr.), Circoncisione di Gesù con san Filippo Benizi, san Pellegrino Laziosi e donatori (1465 - 1468 ca.), tavola; Prato, Chiesa dello Spirito Santo
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 80 anni
Nascita Forlì
1265 ca.
Morte Forlì
1º maggio 1345
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
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Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da
Venerabile il [[]]
Beatificazione 15 aprile 1609, da Paolo V
Canonizzazione 27 dicembre 1726, da Benedetto XIII
Ricorrenza 1º maggio
Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di Forlì (co-patrono), malati di tumore, di AIDS e degli infermi per ogni altra malattia di particolare gravità
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 1º maggio, n. 17:
« A Forlì, san Pellegrino Laziosi, religioso dell’Ordine dei Servi di Maria, che, in coerenza con la sua condizione di servo della Madre di Dio, rifulse nella devozione verso il Figlio Gesù e nella sollecitudine per i poveri. »

San Pellegrino Laziosi, conosciuto anche come San Pellegrino da Forlì (Forlì, 1265 ca.; † Forlì, 1º maggio 1345), è stato un religioso italiano dell'Ordine dei Servi di Maria.

Vita

Dopo una giovanile militanza tra le fila dei ghibellini (secondo la tradizione di molte famiglie forlivesi), che lo portò in contrasto con Filippo Benizi, Priore Generale dell'ordine dei Servi di Maria (la leggenda vuole che Pellegrino lo abbia schiaffeggiato), si convertì e, circa trentenne, entrò proprio in quello stesso ordine, del quale è considerato il santo più famoso e venerato.

Fu miracolosamente guarito da una cancrena ad una gamba, motivo per cui oggi è noto come protettore degli ammalati di cancro.

Il culto reso a Pellegrino Laziosi fu approvato nel 1609 da papa Paolo V, che lo ascrisse nel catalogo dei Beati. Esaurite le formalità del processo canonico, papa Benedetto XIII, nel 1726, lo annoverò tra i Santi.

È copatrono della città di Forlì, dove ancora oggi, il 1° maggio di ogni anno, si svolge una fiera in suo onore, caratterizzata dalla vendita di cedri.

Casa natale e grotta

La casa natale corrisponde all'attuale numero 15 di Via Giovita Lazzarini a Forlì. Una lapide, datata 27 dicembre 1951, recita:

« SALUTI REVERENTE IL POPOLO / LA CASA IN CUI ALL'ITALIA AL MONDO / PELLEGRINO LAZIOSI / TUMULTUANTI LE FAZIONI UMANE / NACQUE GHIBELLINO E SANTO --- I FORLIVESI AL CONCITTADINO / I SERVI DI MARIA AL CONFRATELLO. »

Sotto la casa è ancora presente una grotta, protetta da un cancelletto con lo stemma della famiglia Laziosi, nella quale Pellegrino si ritirava in preghiera.

750° della nascita

Nel 2016, in occasione delle celebrazioni per il 750° anno dalla nascita di San Pellegrino Laziosi, con il convenire in diocesi di Servi di Maria da tutto il mondo, si tiene a Forlì anche la XXXI marcia nazionale della Famiglia dei Servi di Maria[1].

Note
Bibliografia
  • E. Peretto, Un amico del crocifisso e dei sofferenti: san Pellegrino Laziosi da Forlì. Atti del Convegno di studio nel 650° anniversario della morte, Facoltà teologica Marianum, Roma 1998.
Collegamenti esterni