San Teofane il Cronografo
San Teofane il Cronografo Monaco | |
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Santo | |
monaco | |
Icona del santo | |
Età alla morte | circa 59 anni |
Nascita | Costantinopoli 758 |
Morte | Samotracia 12 marzo 817 o 818 |
Venerato da | Chiesa cattolica, Chiesa ortodossa |
Ricorrenza | 12 marzo |
Altre ricorrenze | 25 marzo Chiesa ortodossa |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 12 marzo, n. 7:
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San Teofane il Cronografo detto il Confessore o Isauro (Costantinopoli, 758; † Samotracia, 12 marzo 817 o 818) è stato un monaco, storico, asceta aristocratico bizantino. Famoso per una Cronaca, continuazione di quella di Giorgio Sincello. È venerato come santo sia dai cattolici, che lo festeggiano il 12 marzo, sia dagli ortodossi, che lo festeggiano il 25 marzo..
Biografia
Teofane nacque in una nobile famiglia iconodula, ossia senza pregiudizi sull'uso delle immagini. Sposò la nobile Mégalo, figlia del patrizio Leone all'età di dodici anni. Alla morte del suocero decisero di abbracciare entrambi una vita monacale. Teofane entrò nel monastero di Polychronius presso Cizico, sulla costa asiatica del Mar di Marmara. Più tardi fondò dapprima un monastero sull'isola Calonymus e in seguito quello di Campogrande a Sigriana in Bitinia. Fu coinvolto nelle dispute circa il culto delle immagini. Egli, coerente col suo grande bisogno di preghiera e di contemplazione, difese il culto delle immagini (iconodulia) contro l'imperatore e qualche patriarca i quali, in quel periodo, scatenarono una persecuzione iconoclasta. Per questo venne dapprima imprigionato a Costantinopoli e poi esiliato, dall'imperatore Leone V, nell'isola Samotracia, dove morì di stenti il 12 marzo 817 o 818.
La Cronaca
Venne redatta da Teofane agli inizi del IX secolo, proseguendo il lavoro iniziato da Giorgio Sincello che aveva scritto una storia universale che copriva gli anni dalla creazione del mondo fino al regno di Diocleziano. In nostro monaco proseguì portando la cronaca fino al regno dell'imperatore bizantino Michele I, nell'813. In essa vi si trovano oltre alle sequenze degli imperatori e dei papi, anche quelle dei Patriarchi di Costantinopoli, Gerusalemme, Alessandria e Antiochia. Pur non essendo sempre particolarmente precisa è da sempre una fonte importante per lo studio della storia bizantina in particolare del VII e VIII secolo. Questa cronaca venne tradotto in latino da Anastasio il Bibliotecario nell'870.
Culto
È venerato come santo sia dai cattolici, che lo festeggiano il 12 marzo, sia dagli ortodossi, che lo festeggiano il 25 marzo.
Bibliografia | |
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