Santa Maria Bertilla Boscardin
| Santa Maria Bertilla Boscardin, S.D.VI. Religiosa | |
|---|---|
| al secolo Anna Francesca | |
| Santa | |
| Età alla morte | 34 anni |
| Nascita | Gioia di Brendola 6 ottobre 1888 |
| Morte | Treviso 20 ottobre 1922 |
| Professione religiosa | 8 aprile 1902 |
|
Iter verso la canonizzazione | |
| Venerata da | Chiesa cattolica |
| Beatificazione | 8 giugno 1952, da Pio XII |
| Canonizzazione | 11 maggio 1961, da Giovanni XXIII |
| Ricorrenza | 20 ottobre |
| Santuario principale | Brendola (Casa natale), Vicenza (Istituto delle Suore Maestre di Santa Dorotea, figlie dei Sacri Cuori, luogo di sepoltura) |
| Attributi | Giglio |
| Collegamenti esterni | |
| Scheda su santiebeati.it | |
Nel Martirologio Romano, 20 ottobre, n. 9:
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Santa Maria Bertilla Boscardin, al secolo Anna Francesca (Gioia di Brendola, 6 ottobre 1888; † Treviso, 20 ottobre 1922) è stata una religiosa italiana.
Vita
Maria Bertilla nacque presso una famiglia di contadini a Brendola, un paese alle falde dei colli Berici in provincia di Vicenza, ed entrò nelle Suore Maestre di Santa Dorotea, Figlie dei Sacri Cuori a sedici anni, l'8 aprile 1905.
Dopo un periodo iniziale in cui si trovò a lavorare in cucina, si diplomò infermiera all'ospedale di Treviso dove era stata inviata.
Trovò la sua vocazione nella cura degli infermi, in particolare dei bambini, durante la prima guerra mondiale.
A 22 anni fu operata una prima volta di tumore.
Pochi anni dopo scoppiò la prima guerra mondiale, e quando Treviso venne a trovarsi in pericolo suor Maria Bertilla fu trasferita in Lombardia con tutto l’ospedale. Incomprensioni e dissensi provocarono la sua retrocessione da infermiera a donna di fatica in lavanderia.
Dopo il rientro a Treviso, la religiosa venne reintegrata nelle funzioni di infermiera. Ma lei era anche qualcosa d’altro, come dirà Giovanni XXIII canonizzandola l’11 maggio 1961: "La irradiazione di suor Bertilla si allarga: nelle corsie, a contatto con gli epidemici, a consolare, a calmare: pronta e ordinata, esperta e silenziosa, fino a far dire anche ai distratti che Qualcuno – cioè il Signore – fosse sempre con lei a dirigerla".
Dopo un'altra operazione che non valse a sconfiggere la malattia, ripresentatasi per la seconda volta, morì il 20 ottobre 1922 assistita da mons. Andrea Giacinto Longhin, vescovo di Treviso.
Regole di vita
- In punto di morte, disse alla madre superiora di dire alle consorelle di:
| « | lavorare solo per il Signore, che tutto è niente, niente è tutto. » | |
- Frase celebre: A Dio tutta la gloria, al prossimo tutta la gioia, a me tutto il sacrificio.
- Con umiltà seguì questa regola del Vangelo "Colui che vorrà diventare grande fra voi si farà vostro servo, e colui che vorrà diventare il primo tra voi si farà vostro schiavo" (Mt 20,26 27).
- Alle sue consorelle disse: "facciamoci sante anche noi, ma da Paradiso, non da altare".
Canonizzazione
Il processo di canonizzazione iniziò nel 1925 e suor Bertilla fu proclamata beata l'8 giugno 1952 da papa Pio XII. Maria Bertilla Boscardin fu proclamata santa da papa Giovanni XXIII l'11 maggio 1961.
Viene ricordata il 20 ottobre.
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