Santa Paolina del Cuore Agonizzante di Gesù
Santa Paolina del Cuore Agonizzante di Gesù Visintainer, C.I.I.C. Religiosa | |
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al secolo Amabile Lucia | |
Santa | |
Età alla morte | 76 anni |
Nascita | Vigolo Vattaro 16 dicembre 1865 |
Morte | San Paolo del Brasile 9 luglio 1942 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 8 febbraio 1989, da Giovanni Paolo II |
Beatificazione | 18 ottobre 1991, da Giovanni Paolo II |
Canonizzazione | 19 maggio 2002, da Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 9 luglio |
Nel Martirologio Romano, 9 luglio, n. 9:
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Santa Paolina del Cuore Agonizzante di Gesù Visintainer, al secolo Amabile Lucia (Vigolo Vattaro, 16 dicembre 1865; † San Paolo del Brasile, 9 luglio 1942) è stata una religiosa e fondatrice italiana, (assieme a Virginia Nicolodi) della congregazione delle Piccole Suore dell'Immacolata Concezione: è stata proclamata santa da Giovanni Paolo II nel 2002.
Biografia
Amabile Lucia Visintainer nacque a Vigolo Vattaro, nell'Arcidiocesi di Trento secondogenita dei 14 figli che Napoleone Visintainer, muratore, ebbe da Anna Domenica nata Pianezzer, pia e virtuosa donna di casa che, per vivere, d'estate coltivava un campicello, d'inverno filava e tesseva lino e cotone per procurare il vestiario alla famiglia [1]. Al Battesimo ricevette i nomi Amabile e Lucia. I genitori, come tutta la gente del paese, erano ottimi cristiani praticanti, ma poveri.
A seguito della crisi economica che affliggeva il Trentino nel 1875 emigrò in Brasile con la sua famiglia e insieme a tanti altri trentini, nello stato di Santa Catarina, dove suo padre e altri capifamiglia fondarono il paese di Vigolo nell'attuale comune di Nova Trento (attualmente nella Arcidiocesi di Florianópolis). Qui Amabile, all'età di 14 anni, insieme a Virginia Rosa Nicolodi, cominciò a occuparsi dell'assistenza ai malati, della catechesi ai fanciulli e della manutenzione della chiesetta di San Giorgio. Il 12 luglio 1890, con l'amica, accolse e assistette Angela Viviani, che era gravemente malata di cancro. Nacque così nell'ospedaletto di san Vigilio, il primo germoglio della nuova congregazione delle Piccole Suore dell'Immacolata Concezione, approvata dal vescovo di Curitiba, José de Camargo Barros, il 25 agosto 1895; con la professione religiosa Amabile prese il nome di Suor Paolina del Cuore Agonizzante di Gesù.
Nel 1903 divenne superiora generale delle prime due comunità e si trasferì a San Paolo del Brasile dove, eletta superiora generale a vita, guidava la Congregazione con semplicità e saggezza, organizzando scuole, ospedali, laboratori, educandati, dedicandosi totalmente ai poveri.
Mostrò eroica obbedienza e umiltà quando nel 1909 fu deposta da Superiora Generale dall'Arcivescovo di São Paulo, Duarte Leopoldo e Silva e mandata a lavorare con i malati e gli anziani a Bragança Paulista.
Proprio questa circostanza, però, ci offre la possibilità di averne una descrizione: infatti, nel 1912, quando la nuova Superiora Generale richiese alla Badessa della Casa di Forlì, Suor Maria Angelica, un ritratto a olio di Madre Paolina, Padre Rossi ne indicò queste caratteristiche: statura media, pelle leggermente scura, occhi castani, aspetto serio e abbastanza riservato[2].
Richiamata a San Paolo nel 1918 continuò nella casa madre una vita di umiltà e di preghiera come semplice suora.
Negli ultimi anni di vita sopportò con serenità la sofferenza causata dal diabete: dopo due interventi chirurgici, subì l'amputazione prima del dito medio e poi del braccio destro e trascorse gli ultimi mesi nella cecità totale.
Prima di morire, il 9 luglio 1942, ebbe la gioia di vedere approvata dalla Santa Sede la Congregazione nel 1933 e di celebrarne il 50º di fondazione nel 1940.
Culto
Giovanni Paolo II ne riconobbe l'eroicità delle virtù l'8 febbraio 1989, la proclamò beata a Florianópolis il 18 ottobre 1991 e la canonizzò il 19 maggio 2002 a Roma.
Spiritualità
La spiritualità ignaziana ricevuta dai suoi direttori spirituali presenta in Madre Paolina caratteristiche proprie, facendone una religiosa nella quale si possono ammirare le virtù teologali e religiose in grado eminente o eroico.
Fede profonda e fiducia illimitata in Dio, amore appassionato a Gesù-Eucaristia, devozione tenera e filiale a Maria Immacolata, devozione e fiducia nel "nostro buon padre San Giuseppe" e venerazione per le autorità della Chiesa, religiose e civili. Carità senza limiti verso Dio, tradotta in gesti di servizio ai fratelli più poveri e bisognosi.
Tutta la vita di Madre Paolina può essere sintetizzata dal titolo datole dal popolo di Vigolo (Nova Trento): "infermiera", cioè, "essere-per-gli-altri"; o oggi dai suoi devoti e dalle sue Piccole Suore: "tutta di Dio e tutta dei fratelli". Umiltà che condusse Madre Paolina all'annientamento di sé stessa perché la Congregazione potesse andare avanti. La pagina più luminosa della santità e umiltà di Madre Paolina fu scritta dall'atteggiamento che ebbe allorché il vescovo Duarte le annunciò la deposizione dal governo generale: "Si gettò in ginocchio... si umiliò... rispose che era prontissima a consegnare la Congregazione... si offrì spontaneamente a servire nella Congregazione come suddita".
« | L'azione dello Spirito Santo si manifesta in modo particolare anche nella vita e nella missione di Madre Paulina, ispirandola a costituire, insieme a un gruppo di giovani amiche, una casa di accoglienza, battezzata poco dopo dal popolo come "Piccolo Ospedale San Virgilio" e destinata all'assistenza materiale e spirituale delle persone malate e abbandonate. Nacque così, in risposta ai piani della Provvidenza, la prima Comunità religiosa del Sud del Brasile, chiamata Congregazione delle Piccole Suore dell'Immacolata Concezione. Fu in questo ospedale che l'essere-per-gli-altri rappresentò il motivo principale della vita di Madre Paulina. Nel servizio ai poveri e ai malati divenne la manifestazione dello Spirito Santo, "consolatore perfetto; dolce ospite dell'anima; soavissimo refrigerio" (Sequenza). » | |
([http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/homilies/2002/documents/hf_jp-ii_hom_20020519_canonization_it.html Dall'omelia di Giovanni Paolo II in occasione della canonizzazione, 19 maggio 2002.)
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Il carisma lasciato da Madre Paolina alla sua Congregazione e a tutta la Chiesa consiste nella sensibilità a percepire il grido della realtà con i suoi bisogni e nella disponibilità a servire, nella Chiesa, i più bisognosi e coloro che vivono in situazione di grande ingiustizia, in spirito di semplicità, di umiltà e di vita interiore.
Note | |
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Bibliografia | |
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