Santo Stefano il Giovane

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Santo Stefano il Giovane
Religioso
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al secolo
battezzato
Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 49 anni
Nascita Costantinopoli
715
Morte Costantinopoli
28 novembre 764
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa 730
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da Chiesa cattolica, Chiesa ortodossa
Venerabile il [[]]
Beatificazione [[]]
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 28 novembre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 28 novembre, n. 3:
« A Costantinopoli, santo Stefano il Giovane, monaco e martire, che, sotto l'imperatore Costantino Coprónimo, sottoposto a vari supplizi per aver difeso il culto delle sacre immagini, confermò con l'effusione del suo sangue la verità cattolica. »

Santo Stefano il Giovane in greco Στέφανος ό Νέος, Stéphanos ó Néos (Costantinopoli, 715; † Costantinopoli, 28 novembre 764) è stato un monaco e abate bizantino ; morì martire durante la persecuzione iconoclasta di Costantino V Copronimo.

Vita

Nacque a Costantinopoli nel 715. In giovane età Stefano si mise sotto la direzione di un eremita; in seguito entrò nel monastero di Monte Sant'Aussenzio, in Bitinia, dove divenne abate. Qui visse pregando e svolgendo il lavoro di copiatura di testi. In quel periodo l'imperatore iconoclasta Costantino Copronimo nella sua battaglia contro le immagini sacre aveva preso di mira in particolare i monaci. In seguito al concilio di Hiera, che nel 753 condannò i difensori delle icone.

L'egumeno Stefano si schierò apertamente contro le norme di questo Concilio, indetto dall'imperatore e non dal Papa, norme che saranno poi sconfessate con l'approvazione della venerazione delle immagini, nel successivo II Concilio di Nicea del 787.

Intanto Costantino V Copronimo nel giugno 762, ingiunse all'egumeno di Monte Sant'Aussenzio, il rispetto e l'adesione dei canoni promulgati a Hiera; essendosi questi rifiutato, fu condotto al monastero di Chrysopoli presso Costantinopoli e da lì inviato in esilio sull'isola di Proconneso, dove fu raggiunto anche dalla madre e da una sorella in precedenza monache presso il convento di Trikhinaréai.

Dopo un anno, nel 763, fu riportato a Costantinopoli dove più di 300 monaci erano stati messi in carcere a motivo del loro attaccamento alla causa del culto delle immagini. Dopo un altro anno di continue vessazioni e ingiurie, il 28 novembre 764, l'abate Stefano fu ucciso da alcuni ufficiali di palazzo, mentre erano in corso i festeggiamenti per l'imperatrice Eudossia, ma senza alcun ordine dell'imperatore.

Voci correlate