Religiose di Gesù-Maria
Religiose di Gesù-Maria | ||
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Istituto di vita consacrata | ||
Altri nomi (FR) Religieuses de Jésus-Marie | ||
Fondatore | Claudine Thévenet | |
Data fondazione | 6 ottobre 1818 | |
Luogo fondazione | Lione | |
sigla | R.J.M. | |
Approvato da | Pio IX | |
Data di approvazione | 21 dicembre 1847 | |
Scopo | istruzione ed educazione cristiana della gioventù, con particolare attenzione per quella povera e abbandonata | |
Santo patrono | Sacro Cuore di Gesù | |
Collegamenti esterni | ||
Sito ufficiale |
Le Religiose di Gesù-Maria (in francese Religieuses de Jésus-Marie) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla R.J.M..[1]
Cenni storici
Le origini della congregazione risalgono al 1816, quando Claudine Thévenet (1774-1837) aprì presso la parrocchia di San Bruno a Lione una casa della provvidenza per accogliere e formare le fanciulle orfane.
Con l'aiuto di André Coindre (1787-1826), il 6 ottobre del 1818 la Thévenet fondò una comunità di suore per dirigere l'opera: in origine la congregazione era dedicata al Sacro Cuore di Gesù (come quella di padre Coindre), ma nel 1842 l'arcivescovo di Lione Louis-Jacques-Maurice de Bonald consigliò alle religiose di assumere l'attuale nome.[2]
L'istituto ha ottenuto il riconoscimento di istituzione di diritto pontificio con il decreto di lode del 21 dicembre 1847.[2]
La fondatrice è stata canonizzata da papa Giovanni Paolo II il 21 marzo 1993.[3]
Attività e diffusione
Finalità dell'istituto è l'istruzione ed educazione cristiana della gioventù, con particolare attenzione per quella povera e abbandonata.
Sono presenti in Europa (Francia, Germania, Irlanda, Italia, Regno Unito, Spagna), Africa (Camerun, Guinea Equatoriale, Gabon, Nigeria), Asia (Filippine, India, Libano, Pakistan, Siria), e America (Argentina, Bolivia, Canada, Colombia, Cuba, Ecuador, Haiti, Messico, Stati Uniti d'America, Uruguay).[4] La sede generalizia è a Roma.[1]
Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 1.509 religiose in 193 case.[1]
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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