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- Lettura - Os 1, 9a; 2, 7b-10. 16-18. 21-22 : L'attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.Vissuto intorno al 740 a.C., questo profeta ha lasciato una delle più belle pagine della Bibbia, qui riassunta: il suo popolo, chiamato qui «loro madre» e «sposa infedele di Dio», amava più idoli come Ba'al, che non il vero Dio, suo sposo fedele e generoso. Ma Dio, con severità e dolcezza, tornerà a parlare al cuore della sua sposa e farà in modo che essa torni a Lui. La valle di Acor è presso Gerico e il suo nome richiamava «afflizione»; ma qui diventa segno di gioia.
- Salmo - Sal 102, 1-4. 8. 10 - Rit.: Il Signore è buono e grande nell'amore.
- Epistola - Rm 8, 1-4 : Non c'è più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo.Dio Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, Trinità d'amore, rendono possibile ciò che la legge, in quanto tale, poteva: la vera liberazione dell'uomo dalla potenza del peccato e della morte e quindi una vita nuova di speranza, di amore, di vera giustizia. Dio «condanna» il peccato, non il peccatore che, come il figliol prodigo, sa pentirsi e ritornare al Padre.
- Vangelo - Lc 15, 11-32 : Il figlio perduto e ritrovato.Tre cammini da scoprire in questo capolavoro di Gesù: quello del figliol prodigo, che con le sue illusorie pretese finisce tra porci e gente egoista, ma poi, con umiltà, ritrova la via verso il Padre; quello del figlio maggiore, che resta chiuso nel suo «io» e nei suoi meriti e quindi anche verso il Padre e il fratello; e quello del Padre, che ascolta, attende, «esce anche a supplicare», vuol fare gioiosa festa. La parabola non è conclusa, «io» la devo concludere: entro o no a quella festa di famiglia?