Template:Pagina principale/LiturgiaRA/DP 9 domenica A
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- Lettura - 2Sam 12, 1-13 : Il peccato e il pentimento di Davide.Intorno al 1000 a.C. si colloca il re Davide, santo e peccatore. Con l'astuzia e con la forza del potere egli cerca di nascondere il proprio peccato di adulterio e di vile omicidio di un suo bravo soldato. Ma l'occhio del suo amico, il profeta Natan, scopre tutto e glielo rimprovera in faccia, con il linguaggio di allora e rischiando la vendetta del re. Per sua fortuna Davide riconosce la verità, si pente, riceve perdono (ma subirà la morte del figlio) e così ritorna «santo» e «retto di cuore», in quanto riconosce anche la santità di Dio e del suo servo, il profeta.
- Salmo - Sal 31, 1-2. 5. 7. 11 - Rit.: Ridonami, Signore, la gioia del perdono.
- Epistola - 2Cor 4, 5b-14 : Noi abbiamo un tesoro in vasi di creta.In una difesa appassionata del suo apostolato, contestato da certi corinzi, Paolo parla di Gesù come il vero servo di Dio e della sua luce; ma parla anche di sé come autentico servo di Cristo. Con entusiasmo Paolo ricorda la sua fragilità umana e le tribolazioni già subite a servizio dell'evangelo nel mondo: in sé egli porta segni di morte, eppure ne è spuntata tanta vita.
- Vangelo - Mc 2, 1-12 : Il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati.Gesù è servo della parola di Dio e della sua opera di misericordia verso l'uomo colpito dal peccato e da altri mali. Per lui anche uno come il paralitico resta «figlio» da salvare. Anche qui però vi furono collaboratori per Gesù: i simpatici barellieri.