Template:Pagina principale/LiturgiaRA/TP 4 domenica A
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- Lettura - At 6, 1-7 : L'istituzione dei Sette.La Chiesa primitiva sentì il bisogno di qualche struttura organizzativa a servizio della preghiera, della carità e della predicazione. Sotto la spinta delle circostanze, con tutta libertà da schemi prestabiliti e con il concorso di tutta la comunità, vengono ordinati sette per la "diaconia-servizio" della carità, ma anche pronti a nuove mansioni, come avverrà per Stefano e Filippo (predicatori).
- Salmo - Sal 134, 1-4. 13-14. 19-21 - Rit.: Benedite il Signore, voi tutti suoi servi. Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.
- Epistola - Rm 10, 11-15 : Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.In un lungo discorso a i fedeli di Roma, Paolo, sottolinea il primato della parola di Dio e della risposta di fede da parte di "chiunque". Ma normalmente occorre chi annunci tale Parola in seguito a una vocazione-missione ricevuta da Dio e mediante la Chiesa. Già allora ci furono "piedi" per l'evangelizzazione e sempre dovrà esserci chi sente la "bellezza" di tale missione.
- Canto al Vangelo - cfr. Gv 10, 14 : Io sono il buon pastore, dice il Signore; conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
- Vangelo - Gv 10, 11-18 : Il buon pastore.Nella Chiesa ci sono tanti pastori, ma unico rimane sempre il "pastore bello e buono": Gesù. L'immagine di buon pastore viene dalla cultura di quel tempo (e non solo) ma soprattutto richiamava Dio buon pastore del suo popolo. Gesù ne è l'immagine più perfetta e si differenzia dai pastori normali perché non sfrutta le pecore, anzi per loro dà la vita, sia per le vicine sia per le lontane.