Tesoro della Basilica del Santo Sepolcro di Barletta
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Stauroteca (seconda metà del XII - XIII secolo), lamina d'argento dorato e smalti di Limoges | |
Categoria | Musei di Basilica |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Puglia |
Regione | Puglia |
Provincia | Barletta-Andria-Trani |
Comune | Barletta |
Diocesi | Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie |
Indirizzo | Corso Vittorio Emanuele 70051 Barletta (BT) |
Telefono | +39 0883 531782 |
Proprietà | Parrocchia |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | manoscritti, suppellettile liturgica |
Servizi | visite guidate |
Sede Museo | Basilica del Santo Sepolcro, cappella sovrastante il nartece |
Data di fondazione | 1954 |
Il Tesoro della Basilica del Santo Sepolcro di Barletta, allestito nella cappella sovrastante il nartece della Basilica del Santo Sepolcro, è stato istituito nel 1954 per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dal Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Storia
Nel 1291, dopo la presa di San Giovanni d'Acri, furono messe in salvo alcune delle reliquie del Santo Sepolcro di Gerusalemme e condotte a Barletta, nella Basilica omonima: attualmente queste costituiscono il cosiddetto Tesoro del Santo Sepolcro.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale presenta manoscritti e suppellettile liturgica, databili dal XII al XX secolo. Di notevole interesse storico-artistico:
- Ostensorio gotico (XII secolo), in argento e cristallo.
- Breviario di origine gerosolimitana del XII secolo, con aggiunte del XIV secolo: questo contiene anche una cronaca delle imprese dei crociati dal 1097 al 1202.
- Stauroteca (seconda metà del XII - XIII secolo), in lamina d'argento dorato e smalti di Limoges, portato a Barletta nel 1291 dal patriarca di Gerusalemme Randulphus.
- Tabernacolo portatile con Gesù Cristo in maestà con simboli degli Evangelisti e due angeli (primo quarto dl XIII scolo), in rame e smalti champlevé.
- Colomba eucaristica (fine XII secolo), in rame dorato, inciso, sbalzato e smalti champlevé, di bottega orafa di Limoges. La colomba presenta alcuni rifacimenti ed integrazioni effettuate nel corso del XIII secolo, forse ascrivibili ad una bottega araba, ed alla base della coda la data 1184, iscrizione che però è risultata, ad un'analisi paleografica, risalente al XVII o al XVIII secolo, forse per tramandare la data originaria, scomparsa nei restauri successivi.
Galleria fotografica
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Bibliografia | |
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