Utente:Elvezio Del Pietro/Abbazia di Sankt Emmeram

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Abbazia Imperiale di Sankt Emmeram
Abbazia Imperiale di Sankt Emmeram - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome ufficiale Reichsabtei Sankt Emmeram
Lingue parlate tedesco
Capitale Ratisbona
Dipendente da Sacro Romano Impero
Politica
Forma di governo teocrazia
Nascita 1295
Causa Diploma imperiale
Fine 1803
Causa mediatizzazione del Sacro Romano Impero
Economia
Valuta tallero di Sankt Emmeram
Commerci con Sacro Romano Impero
Religione e società
Religioni preminenti cattolicesimo
Religione di Stato cattolicesimo
Classi sociali clero, patrizi, popolo
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Evoluzione storica
Preceduto da Palatinato
Succeduto da Principato di Ratisbona

L'Abbazia di Sankt Emmeram (Kloster Sankt Emmeram o Reichsabtei Sankt Emmeram) fu un monastero benedettino con sede a Ratisbona in Baviera, sorto sul sepolcro di Sant'Emmerano[1].

Storia

Quando il monastero venne fondato nel 739, i vescovi di Ratisbona avevano ottenuto la reggenza di questo sito religioso in commendam. Nel 975, San Volfango di Ratisbona, vescovo di quella città e abate, volontariamente, rinunciò alla propria posizione di sovranità sull'abbazia e dichiarò Sankt Emmeram indipendente dall'arcivescovato, distinguendosi per essere stato uno dei primi vescovi tedeschi a prendere queste posizioni verso l'indipendenza delle strutture monastiche. Il primo abate indipendente fu dunque Ramwold (poi Beato Ramwold).

Lo scriptorium di Sankt Emmeram nel medioevo fu un centro di produzione libraria di altissimo livello per le delicate miniature che vi venivano eseguite. Sono giunti fino a noi: il Codex aureus di Sant'Emmerano (890 ca.) l'Evangeliario di Enrico II e prodotto tra il 1002 ed il 1014) ed il Codice Uta (poco dopo il 1002).

Nel 1295 Adolfo di Nassau garantì all'Abbazia il titolo di Abbazia Imperiale e lo pose un dominio indipendente soggetto solo all'autorità imperiale che egli rappresentava.

Dopo il declino della sua importanza durante il XVI secolo, l'abbazia ritrovò vigore tra il XVII ed il XVIII secolo con gli abati Frobenius Forster, Coelestin Steiglehner, Roman Zirngibl e Placidus Heinrich, grandi scolastici, in particolari nelle scienze naturali. Sotto la loro guida, l'abbazia divenne un'accademia rivale di quella di Monaco di Baviera, anche se aveva una tradizione ben più antica di quella della capitale bavarese: già dal Medioevo vantava un astrolabio costruito da Wilhelm von Hirsau.

Nel 1731 gli abati ottennero il titolo di Principe e tra il 1731 ed il 1733 si pose mano alla ristrutturazione in stile barocco della chiesa abbaziale andata distrutta in un incendio.

Nel 1803, Sankt Emmeram, assieme alla città di Ratisbona, passarono alla diocesi di Ratisbona e come le altre abbazie imperiali di Niedermünster e Obermünster, anche Sankt Emmeram perse la propria autonomia politica, passando sotto il controllo diretto del Primate della Confederazione del Reno, Karl Theodor von Dalberg e dopo l'1810 passò alla Baviera.

Il tesoro di Sant'Emmerano (tra cui spiccano esempi come il ciborio di Arnolfo di Carinzia) e la sua grande biblioteca (che include anche Muspilli e il Codex Aureus di Sankt Emmeram) venne trasferita a Monaco di Baviera.

Nel 1812 le costruzioni monastiche vennero garantite ai principi di Thurn und Taxis che la convertirono in residenza col titolo di castello.

La basilica di Sant'Emmerano

La chiesa abbaziale, alla soppressione del monastero, divenne chiesa parrocchiale alla quale, il 18 febbraio 1964, Paolo VI garantì lo status di basilica minore romana[2]. La basilica romanica godeva di tre transetti, tre cori, e parte della struttura risale addirittura alla metà dell'VIII secolo. Da allora, però, molte parti sono state ampiamente rimaneggiate o ricostruite: la parte più antica è ad oggi la cripta sottostante il coro a nord. Il portale, strombato, riporta opere d'arte risalenti al 1052 e rappresentano l'esempio più antico presente ancora oggi in Germania.

Le decorazioni rappresentano Gesù Cristo, Sant'Emmerano e San Dionigi. Nel transetto ovest, invece, si trova un soffitto dipinto raffigurante San Benedetto da Norcia. La cripta di San Wolfgang si trova sotto il coro di San Dionigi, presso il cui altare si trova la tomba della Regina Emma dei franchi (m. 876) e consorte di Ludovico il Germanico. L'altare maggiore risale al 1669, mentre la torre campanaria dispone di un concerto di sei campane

Chiesa di San Ruperto

La chiesa di San Ruperto era la chiesa parrocchiale annessa al monastero, avente due absidi e costruita nella seconda metà dell'XI secolo ma allargata nei secoli successivi. La navata principale, infatti, risale al XIV secolo ed il coro è del 1405 mentre l'altare maggiore rappresenta il battesimo del duca Todone di Baviera ad opera di San Ruperto, Vescovo di Salisburgo, in un'opera del 1690.

Abati

Principi-Abati

Coordinate

Note
  1. Sankt Emmeram è talvolta indicato come Sankt Emmeran.
  2. Pianta della vecchia chiesa
Bibliografia
  • (DE) Kallmünz, 1992. St. Emmeram in Regensburg. Geschichte - Kunst - Denkmalpflege. Thurn und Taxis-Studien 18.
  • (DE) Morsbach, P. (photos: A. Bunz), 1993: St. Emmeram zu Regensburg. Ehem. Benediktiner-Abteikirche. Großer Kunstführer Nr. 187. Schnell & Steiner: Regensburg.
  • (DE) 1803 – Die gelehrten Mönche und das Ende einer 1000-jährigen Tradition. Exhibition guide. Bischöfliches Ordinariat Regensburg: Regensburg, 2003.
Voci correlate
Collegamenti esterni