Utente:Quarantena/Abbazia di Jumièges
Abbazia di Notre-Dame de Jumièges | |
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Ruderi dell'abbazia con i resti della facciata armonica | |
Stato | Francia |
Regione | Alta Normandia |
Comune | Jumièges |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Abbazia |
Sigla Ordine qualificante | O.S.B. |
Stile architettonico | Romanico |
Inizio della costruzione | 1037 |
Completamento | 1050 |
Data di consacrazione | 1067 |
Coordinate geografiche | |
Francia |
Storia
L'Abbazia di Jumièges (Senna Marittima) deve la sua origine ad una chiesa fondata da San Colombano e poi ingrandita in abbazia sempre di Regola colombaniana fondata da san Filiberto, figlio di un conte guascone verso il 654. La città di Jumièges crebbe attorno all'abbazia, famosa tra le altre cose per il numero di monaci e per il suo scriptorium. Nel 851 in seguito alle incursioni normanne fu distrutta e i monaci fuggirono in altre abbazie della stessa regola monastica celtico-irlandese. Nel 934 su iniziativa di Guglielmo I di Normandia l'abbazia venne parzialmente restaurata da monaci benedettini dell'abbazia di Saint-Cyprien de Poitiers e dodici monaci vi tornarono a vivere, ma fu sotto la guida dell'abate Robert Champarti tra il 1037 e il 1050 che il monastero venne completamente riedificato e vi si adottò la regola benedettina. Nel 1067 l'arcivescovo di Rouen il beato Maurille, consacrò solennemente la grande chiesa abbaziale di Notre-Dame de Jumièges. Tra il XI secolo ed il XII secolo le sue scuole furono celebri. Più volte saccheggiata assieme alla città, l'abbazia decadde nel XVIII secolo e fu devastata durante la Rivoluzione francese. Nell'abbazia di Jumièges la tradizione vuole che sia nata la sequenza. Secondo Notker Balbulus, monaco dell'Abbazia di San Gallo (SVI), un frate cacciato da Jumièges dai Normanni verso l'860 avrebbe portato con sé a San Gallo un antifonario nel quale sotto i lunghi vocalizzi sulla parola Alleluia era posto un testo latino. Studi moderni hanno dimostrato che le sequenze assonanzate di San Marziale (X secolo) derivano da quelle di Jumièges. Alcuni manoscritti del XIII secolo e del XIV secolo rivelano che i frati continuarono a comporre sequenze e tropi dopo la restaurazione dell'abbazia.
Descrizione
Nell'XI secolo in Normandia si trovava un complesso di monumenti religiosi fra i più qualificati e rappresentativi del romanico. Oltre l'abbaziale di Bernay, ritroviamo anche quella di Notre-Dame de Jumièges, rifondata nel 1037 e consacrata nel 1067.
In essa risulta definito il sistema architettonico normanno della navata regolante la partitura generale dell'interno, sviluppato su tre piani. Nella parte inferiore reca la doppia cadenza dovuta all'accoppiamento di due archi intervallati da una colonna ed inquadrati da due pilastri con semicolonne addossate che salgono fino al tetto; al di sopra trova posto la galleria (o matroneo) segnata da trifore aperte sulla navata e sormontate da finestre corrispondenti. Questa imponente costruzione lunga 88m ed alta 25m, di cui restano solo dei ruderi, venne alterato in età gotica con la costruzione di un grande coro deambulato, che ne rivela la perdurante influenza della cultura germanica e dell'arte ottoniana, in questo stile si riconoscono: la copertura a tetto; la presenza di un massiccio occidentale con una facciata a due torri (facciata armonica normanna o westwerk) e una grande loggia rivolta verso l'interno con la gigantesca torre-lanterna. Dopo la costruzione di Jumièges, la compiuta definizione del sistema architettonico della navata, fissato in un'immagine stabile ed esemplare, è poi servita da spunto per la costruzione dell'abbaziale di Mont Saint-Michel, mediante una serrata concatenazione di tutti gli elementi architettonici costitutivi.
Lista degli abati
- 654-682: san Filiberto, fondatore dell'abbazia e primo abate;
- 682-687: Aycadre;
- 687-724: Cochin;
- 724–730: Sant'Ugo di Champagne, vescovo di Parigi e di Bayeux; 720–730, Abbazia di Saint Wandrille
- 730-v.750: Hildegard;
- v. 750-v. 787: Droctegand;
- v. 787-v. 814: Landric;
- v. 814-v. 820: Adam;
- v. 820-XXXX: Hélisacar;
- XXXX-XXXX: Angilbert;
- XXXX-XXXX: Angésise;
- v. 830-v. 833: Foulques;
- 930-943: Martin;
- 1037-1045: Robert III detto Champart, che fu in seguito vescovo di Londra e poi arcivescovo di Canterbury (Regno Unito)
- 1078-1097: Gontard;
- 1247-1248: Guglielmo V, detto de Fors;
- 1248-1258: Roberto V, detto d'Etelan;
- 1391-1418: Simon du Bosc;
- 1418-1432: Nicolas Le Roux;
- 1432-1464: Jean V detto de la Chaussée;
- 1464-1473: Antoine Crespin;
- 1473-1474: Louis d'Amboise;
- 1474-1504: Jacques d'Amboise;
- 1504-1510: François de Clermont;
- 1510-1518: Philippe de Luxembourg;
- 1518-1525: Jean Durand;
- 1607-1614: Marian de Martinbos;
- 1614-1635: Baltasar Poitevin;
- 1635-1639: Jean-Baptiste de Croisilles;
- 1639-1641: Guillaume de Montaigu;
- 1719-1760: Claude de Saint-Simon;
- 1760-1788: François-Camille de Lorraine;
- 1788-XXXX: Pierre-François Martial de Loménie.
Collegamenti esterni | |
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