San Mosè di Roma
San Mosè di Roma Presbitero · Martire | |
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Santo | |
Martire | |
Morte | 251 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 25 novembre |
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Nel Martirologio Romano, 25 novembre, n. 3:
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San Mosè di Roma († 251) è stato un presbitero e martire latino della chiesa di Roma che, dopo la morte di Papa Fabiano, resse la Chiesa in un collegio di sacerdoti in attesa dell'elezione del nuovo Papa.
Biografia
Durante la persecuzione di Decio per molti mesi fu impossibile eleggere un nuovo pontefice. Per questo motivo la Chiesa romana venne amministrata da un collegio di sacerdoti, tra cui Mosè spiccava per prestigio e anzianità. Durante la persecuzione, molti cristiani avevano rinnegato la propria fede, questi vennero chiamati lapsi. Nacquero durissime polemiche fra chi sosteneva una linea di intransigenza come Novaziano e chi, come Mosè, era su posizioni più moderate, invocando tolleranza per coloro che avevano rinnegato o si erano sottratti prudentemente al pericolo.
Mosè morì nel 251, vittima di una lunga prigionia, anche se non fu martire nel senso stretto della parola. Il Martirologio Romano gli attribuisce questo titolo: per aver comunque testimoniato la propria fede fino alla morte in catene.
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