Abbazia di Saint-Michel du Tréport
Abbazia di Saint-Michel du Tréport | |
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Abbaziale | |
Stato | Francia |
Regione | Normandia |
Dipartimento | Manica |
Comune | Le Tréport |
Diocesi | Arcidiocesi di Rouen |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Abbazia |
Dedicazione | San Michele arcangelo |
Sigla Ordine qualificante | O.S.B. |
Inizio della costruzione | 1036 |
Distruzione | 1840 |
Soppressione | 1791 |
Coordinate geografiche | |
Francia | |
L'Abbazia di Saint-Michel du Tréport, dedicata a san Michele Arcangelo, era un edificio religioso dell'ordine benedettino situata a Le Tréport, nel dipartimento della Manica, in Francia.
La data di fondazione è incerta, 1036 per Pierre-Paul Laffleur de Kermaingant e altri storici mentre Jean Mabillon la colloca nel 1059. Fu fondata da Roberto, conte di Eu, su consiglio di Mauger[1], arcivescovo di Rouen, che le diede abbastanza ricchezze da farne un'importante abbazia. I primi monaci giunsero all'abbazia di Sainte-Catherine du Mont vicino a Rouen.
Storia
Nel 1149, il conte Giovanni concesse ai monaci di Saint-Michel importanti privilegi per quanto riguarda le giurisdizioni a cui potevano appartenere, e l'abate estese il potere, in particolare quello di alta giustizia su alcuni territori. Questi vantaggi furono poi contestati dagli ufficiali dei conti di Eu. All'inizio del XV secolo, l'abate era costretto ad attendere l'esito di un'inchiesta per vedersi riconosciuto il suo diritto di giustiziere, e i limiti del suo potere non oltrepassavano più le mura del cortile del suo monastero.
La ricchezza dell'abbazia aumentò fino all'inizio del XII secolo, poi le donazioni diminuirono, dopo che la contessa Alix, i conti di Eu smisero di concedere nuovi favori all'abbazia. Le decime e i diritti di patronato sono all'origine di molte difficoltà con i parroci, con gli arcivescovi di Rouen e talvolta anche con gli abitanti del paese.
Nel 1161 fu istituita la confraternita tra l'abbazia di Eu e l'abbazia di Tréport, indicando che se un religioso di una delle due comunità era in disaccordo con il suo abate, poteva ritirarsi nell'altra abbazia fino a quando il tutto non fosse stato placato. Nel 1220, il monastero di Le Tréport fu collegato a quello di Saint-Martin d'Auchy. Mantiene stretti rapporti con le abbazie di Briostel e Bec.
Fu devastata dagli inglesi sotto Filippo Augusto. Durante la Guerra dei Cent'anni, gli inglesi bruciarono Le Tréport e Mers nel 1340. L'abbazia fu attaccata dagli inglesi e distrutta nel 1365. Nel 1412, gli inglesi commisero nuovamente terribili devastazioni nella regione, bruciando Mers, Le Mont-Huon e Le Tréport. Il monastero soffrì la furia della guerra.
Intorno al 1523, Michel, un monaco di Tréport, eletto abate dal convento, fu destituito; François de Clèves prese l'abbazia in commenda con la ratifica del concordato del 1516 tra Santa Sede e re di Francia.
Da allora fu gestita da abati commendatari, incameravano per se la maggior parte dei redditi del cenobio. L'abbazia fu abitata solo da pochi monaci, che vi abitano miseramente. Si disattende lo stretto obbligo di sottomettersi al priore, si dimentica il voto di povertà individuale. I monaci sono pagati per cantare l'ufficio e pregare per il riposo dei morti.
Incendiata nuovamente dagli inglesi e dagli ugonotti nel 1545, fu rovinata dalle guerre di religione, che portarono all'alienazione di alcune delle sue più belle tenute intorno al 1574.
Nel 1639, i monaci conducevano una vita dissoluta, due monaci erano nelle prigioni di Rouen. Francesco II de Harlay, arcivescovo di Rouen, sospese tutti i monaci dell'abbazia di Tréport e diede la custodia dell'abbazia e le rendite a padre Douchard, priore dell'abbazia di Eu. Fece sciogliere Louis du Héron dalla sua sospensione e lo nominò priore.
Il 18 ottobre 1659, l'abbazia si unì alla congregazione di San Mauro.
Il 13 febbraio 1790, l'Assemblea Costituente pronunciò l'abolizione dei voti monastici e la soppressione delle congregazioni religiose. L'abbazia fu venduta come proprietà nazionale al signore di Bonnaire.
Durante la Rivoluzione, gli edifici furono utilizzati come caserme, e caddero gradualmente in rovina dal Primo Impero in poi. Nel 1840 gli edifici rimanenti furono rasi al suolo e fu costruito un grande edificio lungo la nuova rue des Casernes.
- 1135-1139 : Osmond
- 1139-1147 : Hugues
- 1147-1166 : Guillaume I
- 1166-1180 : Raoul
- 1180-1184 (?) : Roger I
- 1185-1190 (?) : Odon ou Eudes
- 1190-1196 : Philippe
- 1196-1203 : Renaud
- 1203-1205 : Jean I
- 1205-1208 : Robert
- 1208-1211 : Roger II
- 1211-1223 : Guillaume II de Châtillon
- 1223-1226 (?) : Simon
- 1227-1228 : Joscelin
- 1229-1251 : Pierre I
- 1251-1262 : Gilbert
- 1262-1274 : Pierre II
- 1274-1280 : Guillaume III
- 1280-1309 : Jean II
- 1309-1317 : Pierre III
- 1318-1335 (?) : Richard
- 1335-vers 1350 : Martin
- 1350-1366 : Guillaume IV
- 1366-1382 : Isambart
- 1382-1410 : Simon de la Haye
- 1410-vers 1420 : Pierre IV du Fresne
- 1420-1432 : Henri
- 1432-1448 : Jean III
- 1448-1466 : Pierre V Pipon
- 1466-1480 : Antoine de Mets
- 1480-1512 : Jean IV Asseline
- 1512-1528 : Christophe de Bonnière
- 1528-1536 : François de Fresne
- ~1523 : François de Clèves (1545), terzo genito del comte de Nevers et d'Eu Engilbert de Clèves, protonotaio apostolico, priore di Saint-Éloi e di Notre-Dame d'Argenteuil.
- ~1537-1541 : cardinal Charles de Bourbon-Vendôme
- ~1547-1550 : cardinal Philippe de la Chambre (1490-1550)
- 1550-1573 : cardinal Innocenzo Ciocchi del Monte
- 1574 : Alexandre Salvagien o Salvagiani, nipote del precedente, protonotaio apostolico.
- 1603-1615 : Nicolas de Bellengreville (prima del 1615), signore di Alleux,
capitano ugonotto
- ~ 1622 : Jean de Bellengreville, ccugino del precedente.
- 1624-1627 : Charles de Fontaines de Pellevert
- ~1659-1670 : Jacques de Souvré[2] (1600-1670)
- 1670-1699 : Nicolas de Béthune-Charost (1660-1699), docteur en Théologie.
- 1699-1702 : Daniel de Francheville[3] (1648-1702)
- 1702-1717 : Gilles-Jean-François de Beauveau[4] (1652-1717).
- 1717-1740 : Claude Louis de La Châtre[5] (1698-1740)
- 1740-1758 : Jacques de Saint-Pierre
- 1758-1779 : Charles Taparelli, comte di Lagnasco
- 1781-1790 : Jacques de Ligniville
Note | |
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Collegamenti esterni | |
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