Abbazia di Sainte-Marie de Fontfroide

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Abbazia di Sainte-Marie de Fontfroide
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Abbazia di Sainte-Marie de Fontfroide.png
Altre denominazioni
Stato bandiera Francia
Regione Linguadoca-Rossiglione
Dipartimento Picardia
Comune Narbona
Località Narbona
Diocesi Diocesi di Carcassonne e Narbona
Religione Cattolica
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Fax {{{Fax}}}
Posta elettronica [mailto: ]
Sito web

Sito ufficiale

Sito web 2
Proprietà {{{Proprietà}}}
Oggetto tipo Abbazia
Oggetto qualificazione benedettina
Dedicazione Maria Vergine
Vescovo {{{Vescovo}}}
Sigla Ordine qualificante O.Cist.
Sigla Ordine reggente O.Cist.
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Architetto


Stile architettonico romanico
Inizio della costruzione
Completamento 1093
Distruzione {{{Distruzione}}}
Soppressione 1791
Ripristino
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Data di inaugurazione {{{AnnoInaugur}}}
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Data di consacrazione
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Titolo
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Coordinate geografiche
43°07′39″N 2°53′54″E / 43.127373, 2.898335 bandiera Francia
Mappa di localizzazione New: Francia
Abbazia di Sainte-Marie de Fontfroide
Abbazia di Sainte-Marie de Fontfroide
Parigi
Parigi
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
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Scheda UNESCO
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L'Abbazia di Sainte-Marie de Fontfroide fu un'abbazia cistercense situata nel territorio del comune di Narbona, nel dipartimento francese dell'Aude. Inizialmente abbazia benedettina, fu integrata nell'ordine cistercense nel 1145. Nella seconda metà del XII secolo ricevette importanti donazioni di terreni da Ermengarda di Narbona, poi, a metà del XIII secolo, da parte di Olivier de Termes che le permisero di realizzare nuove costruzioni. Durante la crociata albigese fu la punta di diamante dell'ortodossia cattolica. Nel XIV secolo, uno dei suoi abati, Jacques Fournier, fu eletto papa con il nome di Benedetto XII. L'abbazia è stata classificata come monumento storico nel 1862. Oggi, l'abbazia di Fontfroide è membro della Carta delle Abbazie e dei Siti Cistercensi d'Europa.

Storia

Venne fondata nel 1093 dal visconte di Narbona, ma rimase povera e sconosciuta fino al 1144 quando venne affidata ai cistercensi. Poco dopo il conte di Barcellona donò della terra in Spagna, per la costruzione del grande monastero catalano di Poblet, del quale Fontfroide era la casa madre, e nel 1157 la viscontessa Ermengarda di Narbona donò una grande quantità di terra a livello locale, garantendo in tal modo la sua ricchezza. L'abbazia ha combattuto insieme a papa Innocenzo III contro la dottrina eretica dei catari che vivevano nella regione.

Come ex abate di Fontfroide, Jacques Fournier, O.Cist., che era stato inizialmente vescovo di Pamiers dal 1317 e Mirepoix dal 1326, divenne il terzo papa a risiedere ad Avignone nel 1334 con il nome di Benedetto XII. A lui si deve la parte più antica del Palazzo dei Papi di Avignone, realizzata secondo il rigoroso spirito cistercense. Probabilmente durante il mandato di Jacques Fournier come abate dell'abbazia di Fontfroide (1311-1317), la navata meridionale dell'abbaziale fu ampliata con cinque cappelle rettangolari.

Nel 1348 la peste raggiunse anche Frontfroide e l'abbazia non si riprese mai più dalla perdita di tre quarti dei suoi monaci. Sebbene abbia svolto ancora un ruolo importante nel XV secolo, durante il periodo del Grande Scisma d'Occidente, l'originario rigoroso spirito cistercense andò perduto già nel XIII secolo a causa della ricchezza acquisita e dell'interferenza negli affari secolari.

La grande ricchezza di Fontfoide suscitò desideri e nel 1476 cadde sotto la commenda. Nel XVII e soprattutto nel XVIII secolo, gli abati commendatari e i loro priori apportarono numerose modifiche agli edifici conventuali: il dormitorio dei fratelli conversi fu trasformato in un'ala per gli ospiti e in un'ala residenziale per l'abate, un'orangerie delimitò il cortile interno, fu eretto un elegante muro nel cortile, furono disposti giardini terrazzati e un nuovo grande portale schermava questo piccolo mondo dall'esterno.

Gli ultimi monaci lasciarono Fontfroide nel 1791, ma fortunatamente gli edifici del monastero sopravvissero ai tumulti della rivoluzione senza troppe perdite. Una nuova vita monastica nacque nel 1858, quando una piccola comunità di monaci di Sénanque si stabilì a Fontfroide. L'ultimo abate, Père Jean, morì nel 1895, considerato un santo. Con la legge contro le comunità religiose religiose del 1901, la vita monastica cessò definitivamente. Gli ultimi monaci fuggirono in Spagna e il complesso fu abbandonato a se stesso fino al 1908. Fontfroide è stata acquistata all'asta da appassionati amanti dell'arte e quindi salvata dal decadimento.

Venne rifondata nel 1858 dai monaci dell'abbazia di Sénanque. La comunità venne condotta fuori dalla Francia, a causa di cambiamenti giuridici, nel 1901. I locali, che sono di grande interesse architettonico, passarono in mani private nel 1908, quando gli artisti Gustave Fayet e Madeleine d'Andoque li acquistarono, per proteggerli, da un collezionista statunitense di sculture. Essi ripristinarono gli edifici in un certo numero di anni e li utilizzarono poi come un centro per progetti artistici[1].

Il complesso è ancora oggi in mani private ed è un museo visitabile. Nei terreni adiacenti all'abbazia si produce il vino doc Corbières sotto il controllo dell'"Institut national des appellations d'origine" francese.

L'abbazia di Fontfroide è attualmente un monumento privato di proprietà dei discendenti di Gustavo e Madeleine Fayet.

Note
  1. Mario d'Angelo (ed) La musique à la Belle Époque. Autour du foyer artistique de Gustave Fayet. Béziers, Paris, Fontfroide. Éditions du Manuscrit, Paris, 2013
Collegamenti esterni