Abbazia di San Giorgio di Boscherville
Abbazia di San Giorgio di Boscherville | |
---|---|
Stato | Francia |
Regione | Alta Normandia |
Dipartimento | Senna Marittima |
Comune | Saint-Martin-de-Boscherville |
Località | Saint-Martin-de-Boscherville |
Diocesi | Arcidiocesi di Rouen |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Abbazia |
Oggetto qualificazione | benedettina |
Dedicazione | San Giorgio |
Sigla Ordine qualificante | O.S.B. |
Stile architettonico | romanico gotico |
Inizio della costruzione | XI secolo |
Completamento | 1093 |
Soppressione | 1791 |
Coordinate geografiche | |
Francia | |
L'Abbazia di San Giorgio di Boscherville (francese: Abbaye Saint-Georges de Boscherville) si trova nel comune di Saint-Martin-de-Boscherville, nel dipartimento della Senna Marittimo. La chiesa abbaziale ancora esistente è quasi interamente in stile romanico.
Storia
La prima occupazione del sito in cui fu costruita l'abbazia risale al periodo gallo-romano quando nel I secolo d.C. fu costruito un tempio quadrato con galleria in legno. Fu sostituita nel II secolo da un fanum e poi, nel periodo franco, da una cappella funeraria installata nella cella del fanum. Il sito fu occupato dal I al III secolo, poi, a partire dal VII secolo, da diversi edifici cristiani che furono all'origine dell'abbazia.
Nel 1055, Raoul de Tancarville o Raoul-le-Chambellan installò una comunità di canonici nella piccola cappella funeraria lunga 15,50 m e larga 7,50 m. La cappella era diventata troppo piccola per la comunità, la collegiata dedicata a San Giorgio fu costruita sul sito dei precedenti edifici, il suo coro con un chevet piatto si trova sotto l'attuale sala capitolare e ha un piccolo chiostro. Un documento del 1080 descrive in dettaglio l'opera.
I canonici furono sostituiti da una dozzina di monaci benedettini dell'abbazia di Saint-Évroult. L'abbazia madre voleva mantenerla come priorato, ma i fondatori fecero donazioni a Luigi, primo abate dal 1114 al 1157, per costruire la chiesa e gli edifici di clausura. Il suo successore, Vittorio, abate dal 1157 al 1211, era un ex monaco di Saint-Victor de Caux. Costruì il chiostro e un edificio principale, ma soprattutto la sala capitolare che mostrava il suo gusto per le arti e dove fu sepolto. Nella sua tomba troveremo un magnifico pastorale in ottone inciso e punzonato a partire dall'inizio del XIII secolo. Durante i quindici anni della sua conduzione, Riccardo I dovette difendere la sua autonomia, che era ancora contesa dall'abbazia di Saint-Évroult, ma una bolla di papa Onorio III del 1225 pose fine alle loro pretese. Nella chiesa, nel 1235, l'impianto originario fu sostituito da una volta gotica. Dalla sua fondazione fino al 1244 conobbe la sua maggiore espansione.
Le donazioni che affluivano sotto il dominio inglese, quando i Tancarville erano ciambellani del re, rallentarono, poiché Guglielmo IV di Tancarville condivise i suoi favori con i Cordeliers di Rouen.
Tra il 1249 e il 1269, mons. Eudes Rigaud[1], O.F.M., arcivescovo di Rouen, si recò all'abbazia quasi ogni anno e notò un rilassamento nei costumi dei monaci che erano solo una ventina, essi permettevano agli stranieri di accedere al chiostro, i resti della mensa non venivano più distribuiti ai poveri ma ai servi, non leggevano più la Bibbia in comune e l'abate non si occupava della conduzione del cenobio. L'arcivescovo raccomandò di mettere le cose in ordine e nel 1267 ne constatò i miglioramenti.
Nel 1412, l'abate Guillaume-Étienne ottenne dal papa, per sé e per i suoi successori, il diritto di indossare il pastorale e la mitra.
Durante la Guerra dei Cent'anni, l'abbazia fu devastata e la chiesa e il chiostro dovettero essere riparati. Nel XV secolo rimasero solo otto monaci che non riuscirono ad adempiere ai doveri imposti dai benefattori, ma le vocazioni ripresero 1502 erano dodici e nel 1530 erano vendi. Antoine Bohier fu l'unico degli abati regolari ad accedere alle alte funzioni ecclesiastiche e morì cardinale arcivescovo di Bourges.
Dal 1506 al 1535, l'abate Antoine Le Roux, di cui si conosce la bellissima lapide, ricostruì parte del chiostro. Con lui termina la lunga lista degli abati regolari.
Dal 1626 al 1676, l'abate commendatario Louis de Bassompierre, vescovo di Saintes, introdusse la riforma dei mauristi e ricostruì gran parte degli edifici di clausura. Nel 1659, la congregazione di San Mauro, che aveva già salvato molte abbazie, negoziò con i monaci in loco, che avevano mantenuto fino ad allora i loro abiti e il diritto di nominare il priore, di prendere la guida del monastero che preseso possesso dal 1º dicembre 1660.
Nel 1790 il numero dei religiosi scese a sette. Il 13 febbraio 1790, l'Assemblea Nazionale decretò la soppressione degli ordini religiosi, tra cui Saint-Georges de Boscherville. Il 28 aprile seguente, gli ufficiali municipali del comune di Saint-Martin-de-Boscherville presero nota del contenuto dell'abbazia e i monaci lasciarono l'abbazia.
- Robert du Châlet (vers 1050-). Eremita e primo abate di Lyre, che resse il cenobio con la recola di Sant'Ebrulfo di Ouche
- Louis I, 1114– morto il 10 octobre 1157 in odore di santità, in precedenza monaco di Saint-Évroult.
- Victor, 1157–1211, in precedenza monaco a Saint-Victor-en-Caux.
- Richard I, 1211–1224…
- Geoffroy, …1228–1236.
- Jean I, 1236–1244.
- Richard II, 1244–1270.
- Robert, 16 agosto 1270–1282…
- Richard III, …1289–1292…
- Pierre I, …1297– morto il 12 maggio 1305.
- Jean II, 1305– morto il 10 dicembre 1324.
- Pierre II 1324– morto il 9 novembre 1345.
- Raoul, …1355– morto il 18 maggio 1369.
- Richard IV des Champs, 1369– morto il9 ottobre 1393.
- Guillaume, dit Étienne, 29 novembre 1393– morto il 12 agosto 1417, in precedenza monaco di Fécamp, docteur en décrets.
- Jean III l'Abbé, 11 novembre 1417, résigne en 1444, in precedenza priore di Mont-Saint-Aignan presso Rouen.
- Philippe Auvré, 6 gennaio 1444- morto il 24 octobre 1465
- Thierry Davy, 3 ottobre 1465, dimissionò nel 1494, in precedenza monaco a Jumièges.
- Antoine Bohier, 1494 - 1505
- Antoine Le Roux[2] , 1506– morto il 22 dicembre 1535, in precedenza abate a Fécamp
- Jacques Hamelin[3], 1536– morto nel 1539, vescovo di Tulle.
- Jean de Gagny, 1540–1549, consigliere e grande elemosiniere di Francia del re Francesco I di Francia.
- Jean de Guyencourt, 28 febbraio 1550 – morto il 24 giugno 1553, dottore in teologia, O.P..
- Louis de Brézé[4], 1554, dimissionario nel 1555, vescovo di Meaux, ebbe anche la commenda di Pontlevoy, Igny (1556) et Saint-Faron de Meaux (1557).
- Ippolito II d'Este, 1556– morto il 2 dicembre 1572 a Roma
- Luigi d'Este, 1572– morto il 30 dicembre 1586
- Charles de Balsac[5], …1591– morto il 9 novembre 1625
- Louis de Bassompierre[6], maggio 1626 – morto il 1º giugno 1676 a Parigi
- Louis d'Épinay de Saint-Luc, settembre 1677 – morto il 7 octobre 1684, elemosiniere di Francia.
- Henri-Charles du Cambout de Coislin[7], 1684 – morto il 28 novembre 1732 a Parigi, vescovo di Metz.
- Henri-Marie-Bernardin de Rosset de Rocozel de Fleury[8], 1732 - dimissionario nel 1738.
- François, duc de Fitz-James
- Dal 1765 al 1770, l'abbazia rimase in economato
- Gaspard de Tressemanes de Brunet[9], 1771–1776.
- Claude du Cheylar, 1781–1790.
Note | |
| |
Collegamenti esterni | |
|
- Tutti i beni architettonici
- Beni architettonici in Francia
- Beni architettonici dell'XI secolo
- Beni architettonici dedicati a San Giorgio
- Abbazie in Francia
- Abbazie per nome
- Abbazie di Saint-Martin-de-Boscherville
- Abbazie benedettine
- Abbazie dell'XI secolo
- Saint-Martin-de-Boscherville
- Abbazie dedicate a San Giorgio
- San Giorgio
- Arcidiocesi di Rouen