Abbazia di Santa Maria di Rosano (Rignano sull'Arno)

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Abbazia di Santa Maria di Rosano
RignanoArno Abb.S.MariaRosano complesso.JPG
Abbazia di Santa Maria di Rosano,
complesso monastico
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Toscana
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Toscana
Provincia Firenze
Comune Rignano sull'Arno
Località Rosano
Diocesi Fiesole
Religione Cattolica
Indirizzo Borgo del Monastero, 13
50067 Rignano sull'Arno (FI)
Telefono +39 055 8303006
Fax +39 055 8303477
Sito web Sito ufficiale
Oggetto tipo Abbazia
Oggetto qualificazione benedettina
Dedicazione Maria Vergine
Sigla Ordine qualificante O.S.B.
Sigla Ordine reggente O.S.B.
Data fondazione 780
Stile architettonico Romanico, rinascimento
Inizio della costruzione 780
Altitudine 84 s.l.m.
Coordinate geografiche
43°46′11″N 11°25′20″E / 43.769814, 11.422172 Stemma Toscana
Mappa di localizzazione New: Toscana
Abbazia di Santa Maria
Abbazia di Santa Maria
Rignano sull'Arno
Rignano sull'Arno
Firenze
Firenze

L'Abbazia di Santa Maria di Rosano è un monastero benedettino, situato nella località di Rosano, piccolo borgo raccolto attorno al vetusto cenobio, posto nel territorio del comune di Rignano sull'Arno (Firenze): è il più antico monastero, ancora attivo, esistente in Toscana.

Storia

L'abbazia, che ha accolto fin dall'inizio una comunità femminile, fu fondata, secondo la tradizione nel 780 da un certo Ursone e dalla moglie Rosana: da quest'ultima sarebbe derivato il nome del cenobio, sottoposto alla Regola benedettina. Dal più antico documento conservato nell'archivio del monastero, datato 1003, si ricava anche che esso fu fin dall'inizio dedicato a Maria Vergine.

Nell'XI secolo, l'abbazia entrò nella sfera di influenza dei conti Guidi, e per questo fu saccheggiata dai fiorentini nel 1143 negli anni di lotta fra questo nobile casato e la città toscana. Nel 1147 fu sede della pace siglata tra la potente famiglia comitale e la Repubblica, con il patrocinio dell'abbadessa Sofia Guidi.

Nella prima metà del XII secolo, la chiesa subì lavori di ampliamento che riguardarono anche il campanile, e che si conclusero probabilmente già nel 1130 sotto l'abbaziato di Matilde. A questo periodo risale anche la grande croce dipinta, collocata sull'altare maggiore. Verso la fine del XII secolo doveva essere già attivo uno "spedale" ad uso di foresteria per i pellegrini ed i viaggiatori in transito verso Roma o la Romagna.

Nel XVI secolo il complesso monastico fu ristrutturato ed ampliato con l'edificazione del grande chiostro.

Nel 1810 il monastero fu ufficialmente soppresso, anche se un gruppo di monache rimase nella foresteria e vi rientrarono solo dopo la sconfitta napoleonica. Con la successiva soppressione degli enti ecclesiastici del 1866 la comunità poté rimanere nel monastero, che però venne messo all'asta dal governo. Le religiose, tuttavia, riuscirono a rientrare in possesso del complesso abbaziale.

Nel corso del XIX e XX secolo, l'abbazia fu più volta ristrutturata e rinnovata in particolare dopo il terremoto del 1887, il bombardamento della seconda guerra mondiale nel 1944 ed, infine, successivamente all'alluvione del 1966.

Descrizione

Il complesso monastico è attualmente costituito da vari corpi di fabbrica, dei quali si evidenziano:

Chiesa

Attraverso un portale si accede ad un cortile cinquecentesco, dove affaccia la chiesa, costruita nel XII secolo.

L'edificio sacro, fu più volte rinnovato e restaurato nel XVI e nel XVIII secolo, quando venne decorato - tra il 1707 ed il 1709 - da stucchi di Giovanni Martino Portogalli e di Giovan Battista Ciceri, sotto la direzione di Antonio Maria Ferri.

Esterno

La facciata romanica, a salienti, presenta un oculo ed un portale del XVI secolo, dove è collocata un'iscrizione settecentesca che ricorda le date di fondazione e rifacimento (780 e 1523).

Interno

L'interno della chiesa, articolato in tre navate scandite da pilastri a sezione quadrangolare, ha il tetto a capriate ed il presbiterio sopraelevato, al di sotto del quale si apre la cripta (XI secolo) che presenta colonne con capitelli romanici a foglie lisce e volte a crociera.

Fra le opere di particolare interesse storico-artistico conservate, si ricordano:

Campanile

A sinistra della chiesa, s'innalza il campanile, databile fra l'XI e il XII secolo, che rivela caratteri architettonici lombardi.

La torre campanaria quadrangolare presenta cinque ordini di aperture che aumentano di numero progressivamente verso l'alto (monofora al primo livello, bifore al secondo e terzo, trifore nel quarto e quinto), al fine di alleggerirne la struttura, conferendogli così un aspetto di particolare slancio.

Chiostri

I tre chiostri, databili tra il XIII ed il XVIII secolo, si alternano agli edifici del complesso monastico che ha visto nel corso dei secoli ristrutturazioni ed ampliamenti.

Curiosità

Il monastero ha più volte ospitato il cardinale Joseph Ratzinger (futuro papa Benedetto XVI), che, prima della sua elezione pontificia, amava venire in questo luogo per brevi periodi di ritiro spirituale e di preghiera.[4]

Galleria fotografica

Note
Bibliografia
  • AA.VV., Dodici secoli dell'Abbazia di S. Maria di Rosano, 780/1980, Editore: Cassa di Risparmio di Firenze, Firenze 1981
  • Benedettine di Rosano, S. Maria di Rosano, Editore: Abbazia S. Maria di Rosano, Pontassieve 1997
  • Gian Maria Grasselli, Pietro Tarallo, Guida ai Monasteri d'Italia, col. "Piemme Pocket", Editore: Piemme, Casale Monferrato 1994, pp. 257 - 258 ISBN 9788838443558
  • Touring Club Italiano (a cura di), Firenze e provincia, col. "Guide Rosse", Editore: Touring, Milano 2005, p. 679 ISBN 9788836538966
Voci correlate
Collegamenti esterni